Quattro chiacchiere con… |
Clara Poli Sindaco di Fiorano al Serio Torna ad occupare la poltrona di primo cittadino Clara Poli. Per la Nata 62 anni fa a Gazzaniga, ma da sempre residente a Fiorano al Serio, Clara Poli è dallo scorso mese di giugno sindaco di Fiorano al Serio, paese per il quale nutre un grande amore. Imprenditrice del ramo tessile, attiva da sempre nell’azienda di famiglia, è laureata in scienze ambientali, si badi bene, dal novembre dello scorso anno! Donna in carriera, nutre molti interessi, come la lettura, i viaggi, quando è possibile, la musica, e anche la politica. Per Clara Poli, infatti, ricoprire la carica di primo cittadino è…un ritorno in cabina di regia, peraltro dopo una lunga carriera amministrativa, cominciata nel 1980, come consigliere, proseguita come assessore ai servizi sociali dal ’90 al ’94, come vice-sindaco dal ’94 al ’99 e come sindaco dal ’99 al 2004, e con una parentesi fra i banchi della minoranza, nello scorso mandato, dal 2004 al 2009. Nella scorsa primavera, invece, la nuova discesa in campo e la vittoria elettorale, che l’hanno rilanciata sullo scanno più alto in Palazzo Municipale. A lei, dopo cinque mesi di attività amministrativa, la redazione di Media Valle pone alcune domande, per conoscere dal vivo, in serenità, il suo parere su questa nuova esperienza amministrativa.Detto della sua lunga esperienza amministrativa, quali sono gli incarichi che ha assunto in questi mesi? Ormai sono trent’anni che mi trovo (politicamente parlando) in prima linea, per il bene del mio paese. Ora, sono tornata a fare il sindaco, ma è come se fosse la prima volta, sempre con la carica giusta, con la determinazione che credo non mi manchi e che molti mi riconoscono. Ma oltre a fare il sindaco del mio paese sono anche assessore ai Servizi Sociali della nuova Comunità Montana di Valle Seriana. Quali le questioni ereditate dalla vecchia amministrazione? Due sole questioni, ma molto importanti e pesanti da gestire. Beh, molto semplice la prima, non abbiamo in cassa nulla, zero euro. La seconda, invece, sono due piani integrati d’intervento non ancora ultimati, uno dietro la Chiesa Parrocchiale e l’altro quello relativo alla riqualificazione della ex-Fonderia. Tutto bene con il personale, il consiglio e la giunta comunale? I rapporti sono buoni da ogni punto di vista. C’è poco da dire. Si lavora, altrimenti non saremmo qui, a rappresentare i cittadini, non solo quelli che mi hanno votato, ma anche chi ha preferito fare altre scelte. Si sta lavorando bene, in armonia, in serenità, per il bene del paese. La giunta, in particolare, è coesa e determinata, forte di un programma concreto. E anche il consiglio comunale è fattivo. E, allora, parliamo degli interventi che ha già realizzato in così pochi mesi di insediamento. I lavori già effettuati sono: la mensa della scuola e la formazione di due nuove aule, la ristrutturazione degli uffici comunali, la sistemazione delle griglie di via Papa Giovanni XXIIII, la progettazione del campetto a 7 con nuovi spogliatoi. Inoltre, stiamo preparando la sistemazione del secondo piano della scuola, abbiamo concluso con ATO e Uniacque vari interventi di fognature e acquedotto in tutto il paese per circa un milione e 250.000 euro, abbiamo incaricato la SE.T.CO, nostra compartecipata, per la manutenzione del verde pubblico e le pulizie degli stabili comunali, abbiamo affidato a due dipendenti comunali lo sgombero neve e abbiamo messo in sicurezza con recinzioni il Parco della Buschina. Non poco, come si vede. Quali sono gli interventi che ha in animo di realizzare per il 2010? Gli interventi che più mi interessano per il 2010 sono quelli inerenti la fognatura, che è un problema annoso; da qui la speranza che i miei concittadini accettino l’impossibilità di effettuare gli asfalti, perché prima bisogna rompere quasi tutto il paese. Altro intervento è il nuovo campetto, che pensiamo di avviare in primavera. E la realizzazione di una nuova sala consiliare, visto che da cinque anni non c’è più. Quali, infine, i suoi sogni nel cassetto? I sogni sono terra terra e cioè avere la possibilità di risolvere i problemi dei miei concittadini, provati da questa grossa crisi che ci sta attanagliando, e poter sostenere sempre le opportunità di lavoro presenti. P.T. |