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GAZZANIGA: Si rifà la casa di riposo Stampa

Sabato 31 ottobre è stata posata la prima pietra del nuovo Istituto San Giuseppe di via Dante

La cerimonia si è svolta con semplice rito, culminato con la benedizione presieduta dal vescovo ausiliario emerito Lino Belotti e dal parroco di Gazzaniga Aldo Donghi. L’impresa Poloni di Alzano si occuperà della realizzazione dell’opera, in due anni di tempo, che dovrebbe quindi essere pronta nel 2011. L’istituto di via Dante è sorto nel secondo dopoguerra, nel 1946, grazie alla donazione di alcuni privati; e tra non molto rivivrà ex-novo, proponendosi quindi con una migliore offerta per gli utenti. La casa di riposo è di proprietà della parrocchia di Santa Maria Assunta e Sant’Ippolito martire e i lavori procederanno nell’area adiacente l’attuale edificio. A lavori ultimati, verranno trasferiti gli ospiti, per dare la possibilità agli operai di procedere con l’abbattimento dei vecchi comparti, al posto dei quali saranno realizzati i parcheggi.

Alla cerimonia della posa della prima pietra erano presenti anche le autorità comunali e il progettista architetto Cesare Rota Nodari, che ha predisposto un intervento di riqualificazione con adeguamento agli standard regionali dell’edificio, che ospita 68 anziani.

La struttura comprende, da progetto, un corpo centrale (che a lavori ultimati andrà a sostituirsi all’attuale casa San Giuseppe che verrà demolita), disposto su cinque piani fuori terra di 1.200 metri quadrati ciascuno; comprenderà, poi, un’area parcheggio in posizione nord-ovest rispetto al corpo principale, munita di giardino pensile. A nord verrà realizzata una zona residenziale di 8.000 metri cubi e a est parcheggi pubblici e, in parte, destinati alla vendita. Intervenendo, si andrà anche a strutturare diversamente l’assetto urbano della porzione interessata, facendo arretrare gli edifici su via Dante e quindi recuperando l’area che sarà poi destinata a parcheggio. Per quanto riguarda la carreggiata, si andrà a posizionare una fermata del pullman, che sarà utilizzata dalla scuola elementare. Il piano terra sarà reso accessibile con tre entrate e qui troveranno spazio le cucine e la lavanderia; al primo piano ci saranno la palestra e la sala soggiorno che fungerà anche da sala da pranzo con sbocco diretto sulla terrazza con giardino; poi ancora, l’ambulatorio medico, gli spogliatoi del personale e il portico destinato agli ambulatori ad uso degli utenti esterni. Salendo, dal secondo al quarto piano, prenderanno posto le stanze degli ospiti, con venti posti letto su ciascun piano. Il riscaldamento, il ricambio dell’aria e la refrigerazione d’estate della struttura saranno erogati da centrali, che troveranno alloggio sul piano di copertura, mentre sul tetto si installeranno pannelli solari che produrranno l’energia elettrica.

Mons. Lino Belotti, intervenuto alla cerimonia, ha rilevato il significato della posa della prima delle pietre che costituiranno l’edificio, vista come pietra angolare, così come Cristo lo è stato per la Chiesa. Da parte sua, il sindaco Marco Masserini, anch’egli ovviamente presente alla posa, ha evidenziato il valore sociale dell’intervento, e altresì economico, in quanto offrirà la possibilità a diverse persone di trovare occupazione. Dopo la benedizione, è stato sigillato nel terreno, a memoria di questo gesto, un cilindro contenente una pergamena firmata da Mons. Lino Belotti, dal parroco, dai tecnici e dai cittadini presenti, oltre che dai rappresentanti della associazioni e della pubblica amministrazione.

Gloria Belotti

 

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