SPAZIO AL BENESSERE PSICOLOGICO |
L’ESPERTO RISPONDE A cura della Dott.ssa Stefania Bonomi Psicologa Gentile dottoressa, le scrivo per chiederle un suo parere. Sono mamma di tre figli che vivono fuori casa e che si stanno costruendo la loro famiglia(…). Io, dopo aver lavorato duramente per 40 anni sono in pensione e mi occupo della casa(…). Negli ultimi anni, mi capita sempre più spesso di non stare bene, soprattutto quando sono in casa sola o quando so che mio marito deve uscire. Tutto parte dallo stomaco, un senso di peso e di malessere che poi sale alla gola; il cuore inizia a battere senza sosta ed inizio a sudare, le gambe e la testa mi formicolano fino a non vedere più niente. Mi sembra di non capire più nulla e temo di morire. Il medico in queste occasioni è corso a casa e mi ha mandata in pronto soccorso ma tutti gli accertamenti che ho fatto anche dopo sono risultati negativi (…). Ora il mio dottore mi dice che probabilmente si tratta di forte ansia e di attacchi di panico. Io ho sempre sofferto di ansia ma son sempre stata una donna forte, in grado di fare molte cose, come è possibile che mi senta così insicura e paurosa? Come posso superare tutto questo? (P. 60 anni Gazzaniga)
Gentile Signora, rimango colpita dalla definizione che lei da di se stessa: “sono mamma”. Lei è molto più di una mamma! E’ una donna, è moglie, è sorella, è nonna e tante altre cose. Eppure sembra faticare ad uscire dal ruolo di madre che accudisce per dare spazio e trarre soddisfazione dalle altre identità che lei stessa non sembra riconoscersi. Con questo limite ecco che “il nido che si svuota”, già normalmente fonte di ansia e senso di solitudine, può diventare un evento ancor più difficile da superare. In questa fase alcuni stati d’animo, tristezza, ansia e insicurezza possono essere un segnale passeggero verso un nuovo adattamento. Se non accolti, ascoltati ed elaborati possono invece portare ad un incremento dell’ansia fino a scatenare l’attacco di panico. In altri termini ciò che non ha voce e viene controllato o negato sul piano delle emozioni si esprime, spesso in modo violento, attraverso il corpo. Cara Signora, le strade che lei può intraprendere per cercare di stare meglio sono diverse ma passano tutte attraverso l’accettazione del cambiamento che lei sta vivendo sia nel rapporto con i figli che a causa della cessazione del suo lavoro. Si guardi allo specchio e cerchi di riscoprire quante altre cose ci sono dentro ciò che vede! Frequenti amici, si avvicini e condivida con il marito ciò che sente, riscopra interessi messi nel cassetto, cerchi di comprendere cosa può far bene a se stessa attraverso se stessa. Questo può favorire anche il processo di adeguamento al nuovo ruolo ed identità di genitore attraverso un rapporto con i propri figli più paritario e diretto. Lei ha probabilmente dato molto ai suoi figli e ha riempito la sua vita attraverso di loro, ora deve riconsiderare la nuova situazione e soprattutto i suoi bisogni che stanno emergendo. A volte costruire un nuovo equilibrio e nuovi stili di vita attraverso i quali ritrovare la propria energia potrebbe non essere immediato. L’aiuto di un professionista potrà aiutarla a scoprire tutti quegli aspetti positivi che una maggiore libertà può dare. |