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VERTOVA: La Regione aumenti i finanziamenti destinati alle case di riposo Stampa

Nelle prossime settimane sono destinate ad esaurirsi le disponibilità della casa di ricovero "Cardinal Giorgio Gusmini" di Vertova a finanziare, con risorse proprie, l'Hospice aperto nella stessa struttura in attesa e nella speranza di accreditamento da parte di regione Lombardia. Esiste il rischio concreto che questa importante struttura debba chiudere i battenti. Pur attivato in assenza di garanzie e di un progetto condiviso dalla Azienda sanitaria locale, dall'Azienda ospedaliera e dai comuni limitrofi, l'Hospice attivato ha fornito risposte concrete ai bisogni della popolazione, delle famiglie, degli anziani. Lo testimoniano i livelli di occupazione dei posti letto e l'alto gradimento riscontrato dall'utenza in termini di qualità dei servizi offerti.

Tenendo sempre presente che ci troviamo di fronte ad un servizio di una delicatezza e di una complessità particolari.

I sindacati dei pensionati provinciali e della Valle Seriana ritengono, pertanto, di dover sollecitare con forza l'Asl locale e la Regione Lombardia perché provvedano a finanziare la struttura mediante l'accreditamento dei posti già autorizzati. E non si tratta di una valutazione di carattere locale, ma più complessiva, basata anche su altre considerazioni. Da troppo tempo il sistema regionale ha bloccato gli accreditamenti nel settore sanitario e socio assistenziale, settore in cui invece vi sarebbe bisogno di maggiore offerta di servizi.

Vuoi per l'aumento dell'ampiezza della domanda, vuoi per i fenomeni demografici in corso, che vedono un continuo innalzamento dell'età media di vita e contestualmente l'ampliamento dei bisogni legati alla non autosufficienza, all'incremento delle malattie croniche e invalidanti e di quelle riferibili a forme tumorali o di grave disagio mentale. A questo si aggiunge il fatto che la Provincia di Bergamo in tutta la rete di questi servizi, dagli ospedali alle R.S.A. ai centri diurni integrati e agli Hospice, è quella che negli ultimi anni ha contenuto più di tutte l'offerta dei servizi. Altre province, con il beneplacito della Regione Lombardia, non hanno fatto altrettanto. Per tutte queste ragioni si fa ancora più urgente la richiesta di sbloccare gli accreditamenti per posti letto più che mai necessari in questi ambiti. Qualche timida apertura in questa direzione pare sia emersa nel corso di un incontro pubblico che si è svolto a Vertova il 13 marzo scorso. Naturalmente presidieremo lo sviluppo della vicenda insieme alle confederazioni sindacali. Confidiamo ora che agli impegni seguano i fatti. Sarebbe importante cominciare a dare un segnale, magari proprio partendo dall'Hospice di Vertova.

 

SPI-CGIL, FNP-CISL E UILP-UIL provinciali e territoriali

 

 

 

 

 

 

 

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