VERTOVA: Com’era limpida la nostra valle |
Come erano pulite le acque della Valle Vertova, ci vivevano pesci gamberi e le specie caratteristiche dei torrenti di montagna. I miei ricordi vanno molto lontano, nato in Valle Vertova a pochi metri dal torrente dove abitavo agli inizi della seconda guerra mondiale,... ne è passata di acqua sotto i ponti, come si suol dire. Questo torrente dava forza a piccole centrali, magli, segherie, fabbriche tessili, molini da macina per grano, molti lavatoi in quasi tutte le piazze del paese di Vertova, e acqua per uso domestico. Verso gli anni sessanta sulle sue rive, non molto lontano dal centro abitato, venne costruito un allevamento di maiali per qualche migliaio di capi. I liquami di questi venivano scaricati nel torrente della Valle Vertova, in seguito fu costruita una conduttura nell’alveo del torrente che scaricava liquami nel Fiume Serio, ma c’erano diverse fuoriuscite che finivano nel torrente. Dopo gli anni ’70 l’attività finì, per problemi igienici e proteste della popolazione di Vertova, nauseata dalla puzza che invadeva il paese. Da quel periodo le acque della Valle Vertova non tornarono più abbastanza limpide e cristalline da permettere di vedere il fondo di ghiaia e i pesci. A quella conduttura della porcilaia si allacciarono in seguito molti scarichi fognari con consistenti perdite di liquami che finivano e finiscono tutt’ora nel torrente. Oggi, sul fondo del torrente e per diversi centimetri la ghiaia è coperta da uno strato melmoso marrone scuro; in condizioni particolari di tempo camminando sulla strada vicino al torrente si percepisce il tipico odore di liquami di animali da stalla e, in diversi posti, di scarichi fognari; con la stagione calda, poi, sulla superficie dell’acqua si formano sciami di moscerini. Quando qualche temporale di forte intensità aumenta la portata di acqua del torrente, il fondo si pulisce per un breve periodo, poi torna giallo e sempre più scuro fino a diventare marrone, e così rimane fino alla prossima piena. Negli anni ’90 è stata istituita una riserva ittica di ripopolamento di trote, che dal Fiume Serio si inoltra in Valle per 1300 metri attraversano il centro urbano. …Un detto dice “Muto come un pesce”, se i pesci potessero protestare quante cose potrebbero dire agli enti responsabili, alle amministrazioni comunali e agli organi predisposti alla tutela dell’ambiente. Peccato che per il futuro non ci siano progetti di recupero per questa parte del nostro territorio, a dispetto di tante belle pubblicazioni che presentano la Valle Vertova come un’oasi naturale ben conservata, e delle aspettative dei turisti che, osservando il torrente dalla piazza Vittorio Veneto, storcono il naso delusi. Ormai i pesci e la fauna ittica che ci vivono si sono abituati a queste acque e probabilmente non riuscirebbero a sopportare un cambiamento troppo repentino, ne soffrirebbero, se le acque della Valle Vertova scendessero come ai bei tempi: limpide e cristalline. Carlo Gusmini |