Lettera |
Gentili Signori, anche se vivo molto lontano dalla Val Seriana dove sono nato ho la possibilità di venire spesso in zona per lavoro e perché mia figlia vive a Vertova. Ogni volta riesco a vedere il vostro giornale e così posso rimanere informato sulle cose che capitano in Valle. Nel numero 11 ho visto che avete pubblicato in copertina la foto del ponte di Colzate, e che nel numero successivo avete dato una spiegazione di tale foto. Per mia fortuna ho vissuto per 20 anni a Colzate e mio suocero (ancora vivente, anni 92) mi ha sempre raccontato il fatto successo in quella foto, perché Lui l'ha vissuto da molto vicino lavorando in quella che allora era la campagna che si vede nella foto stessa. In realtà, il soggetto nella foto non è il ponte di Colzate, ma il TRENO!! Se si guarda attentamente la foto si può capire che lo stesso è fermo e che nella neve ci sono molte tracce di persone che chi da sopra chi da sotto si sono allontanate. Il fatto risale alla seconda metà della guerra mondiale, non so dire se '43 o '44, quando il treno venne mitragliato da un aereo tedesco, in quel frangente, per esempio, quella che poi divenne la maestra elementare di mia moglie perse un braccio; non so dire se qualcuno perse la vita. Per saperne di più dovrei interrogare il bisnonno (mio suocero). Ancora una volta non ci rimane che constatare che la storia si perde, anche il comune di Colzate quando realizzò la strada che ora passa dove un tempo passava il treno, e proprio dove avvenne quanto fotografato, non ha pensato minimamente al fatto doloroso successo tanti anni prima e ha chiamato la strada...via Lombardia! Continuando invece nelle foto di copertina, vorrei ringraziare per la bella foto della chiesa prepositurale di Fiorano al Serio, paese dove sono nato. cordiali saluti Maurilio Guerini 08048 Tortolì OG Italy Gentile Maurilio, grazie a Lei per la precisazione. Fra tante, ho scelto la Sua lettera che chiarisce l'episodio. Ammetto la mia ignoranza sulla fotografia in questione. Come scusante è che essendo nato dopo la guerra ed essendo residente in Valle solo da una decina d'anni, non ho memoria storica locale. Qualcosa mi hanno raccontato i miei suoceri ma riguardano episodi successi nel passato ad Albino o Nembro. Comunque, devo dire che, visto il numero di segnalazioni, la memoria storica di Voi lettori fortunatamente non è andata perduta. Chiedo ancora scusa a Lei e a tutti i lettori, in particolare a quelli che nel tragico evento ne siano stati testimoni diretti o indiretti. Colgo l'occasione per dirLe che in redazione aspettiamo con interesse un articolo che racconti i fatti del tragico evento in questione (interroghi, quindi, suo suocero). Inoltre, invitiamo i lettori a inviarci i loro racconti di vita vissuta avvenuti in passato che interessano le comunità della Media Valle Seriana |