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VERTOVA: IL SACRO TRIDUO: FEDE, STORIA, ARTE, MUSICA E CANTI SOLENNI Stampa

Per la comunità vertovese è una delle tradizioni, insieme alla paraliturgia del Venerdì Santo, più antiche. Tradizione che vuole in primo piano la Corale locale che anima con scelti canti le sacre funzioni

L’origine del Sacro Triduo risale al 1740. Nel libro “Vertova appunti di storia” scritto dal prevosto Ferrari, l’autore così riferisce: “Anche nella nostra parrocchia iniziarono le solennità del Sacro Triduo, come appare da un memoriale scritto dal prevosto Piazzoni: “L’anno 1740, infervoratosi la devozione verso le anime del Purgatorio qui in Vertova si deputarono di fare ogni anno un Triduo solenne a maggior suffragio dei morti”. Nel documento di Piazzoni si parla inoltre di spesa considerevole per l’apparato. Da questo si deduce che fin dal 1740, ormai ultimata la costruzione dell’attuale prepositurale, il Sacro Triduo era contrassegnato da un apparato speciale, cioè da una raggera (la ragia) per la esposizione solenne del SS. Sacramento. Da notare lo stretto rapporto fra il culto solenne dell’Eucarestia e il culto dei morti: conformemente alla dottrina del Concilio di Trento (1545 – 1563).

Agli inizi del 1900, quando i vertovesi ebbero realizzato la decorazione della prepositurale, si avvertì il bisogno di dare all’apparato del Triduo una forma artistica più rispondente al nuovo splendore della chiesa. L’antica raggera fu venduta ad eccezione dei sei angeli che entrarono a far parte del nuovo apparato (su uno degli angeli è scolpita la data 1636). La scala di Giobbe con gli angeli che salivano al trono di Dio (Genesi cap. 28) fu il motivo ispiratore degli artisti che hanno realizzato l’attuale apparato verso il 1910 presso la ditta Zonca di Bergamo (rimesso a nuovo nel 1969) in un trionfo di luci, di ori, di colori.

Gli antichi documenti fanno anche memoria che le funzioni erano condecorate da solenni canti eseguiti dalla locale corale, in modo speciale dal salmo “Miserere”, corale che si posizionava sulle due cantorie al centro della navata centrale.

Oggi, dopo il Concilio Vaticano II, molte cose sono cambiate. Restano intatte però la fede, la storia l’arte a la cultura di quei tempi.

Quest’anno il 14, 15 e 16 marzo i vertovesi celebreranno, nella religiosa continuità della tradizione, il Sacro Triduo. Anche la Corale Santa Cecilia non verrà meno alla tradizione che la vuole, come nei tempi passati, in primo piano a solennizzare col canto le sacre funzioni.

E’ doveroso segnalare anche un’altra bellissima tradizione consolidata negli anni. Quella del Concerto bandistico che il Corpo Musicale Vertova terrà domenica 15 marzo alle ore 16 presso la Sala Polivalente dell’I.T.S. Card. Gusmini (Pia Casa).

Mario Moro

Elenco dei canti che verranno eseguiti dalla Corale durante la solennità

Giacomo Puccini: Requiem - coro a 3 voci dispari

Luigi Cherubini: Santus - coro a 4 voci dispari

Charles Gounod: Domine salva me - coro a 4 voci dispari

Luigi Cherubini: Dies Irae - coro a 4 voci dispari

Alessandro Borroni: Tota Pulcra - coro a 4 voci dispari

Alessandro Stradella: Pietà Signore - coro a 4 voci dispari

J.Sebastian Bach: Signore mi chiami - coro a 4 voci dispari

Egidio Corbetta: Dolce memoria - coro a 4 voci dispari

Alessandro Poli: Tantum Ergo - soli e coro a 3 voci dispari

Aquilino Belotti: O salutaris Hostia - coro a 3 voci dispari

Italo Bianchi: Tu sei sacerdote - coro a 3 voci dispari

 

 

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