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VERTOVA: Grandi traguardi per la San Marco di Vertova Stampa

Nel giorno in cui Alessandro Ballan saliva sul tetto del mondo nella prova iridata che si è corsa a Varese domenica 28 settembre scorso, due giovani promesse dell’U.C. San Marco Vertova piazzavano la zampata finale per far calare con successo il sipario sulla stagione 2008.

Un segno del destino? Tutti se lo augurano, visto che tra i “prof” il tricolore l’ha fatta da padrone anche grazie al secondo posto di Damiano Cunego e al quarto di Davide Rebellin, mentre le categorie Esordienti e Giovanissimi vedevano le affermazioni dei due atleti in gara per i colori vertovesi: a Nembro, Pietro Andreoletti centrava il quarto sigillo stagionale e a Capriate San Gervasio Marco Savoldelli si confermava dominatore assoluto della categoria, chiudendo con il botto una strepitosa stagione che l’ha visto per ben 14 volte sul gradino più alto del podio. Nel suo palmares spiccano gli acuti nel campionato bergamasco (31 maggio a Villongo), il campionato provinciale mini-sprint (14 giugno a Bolgare), quello regionale mini-sprint (28 giugno a Brembate Sopra) e soprattutto il doppio alloro conquistato a Forlì, nei Giochi Europei del ciclismo giovanile con l’oro nella prova su pista e l’argento in quella su strada. Tra gli Esordienti non si possono dimenticare nemmeno le prove maiuscole di Pietro e Mauro Maffeis, cosi come tra i Giovanissimi non si possono non sottolineare con adeguato rimando i buoni piazzamenti ottenuti da Angela Maffeis, Ettore Gualdi, Mirko Rossi e Manuel Calegari. Tra gli Allievi tuttavia non è stato da meno Emanuele Cacciamali, che ha collezionato più volte discreti piazzamenti, e in due circostanze ha messo la propria ruota davanti a tutti: il 17 agosto, a Santa Brigida e il 15 settembre, a Brembilla.

A conti fatti l’annata dell’U.C. San Marco Vertova si può definire davvero egregia in tutte le categorie, con il sogno che un giorno sia proprio un piccolo Ballan che si è fatto le ossa in quel di Vertova ad alzare le braccia sotto un traguardo del Giro d’Italia, del Tour de France, della Vuelta spagnola o di un Campionato del Mondo. Anche perché proprio in queste zone ha mosso i suoi primi passi un certo Paolo Savoldelli, che qualche anno dopo sarebbe diventato “Il Falco”….

E.F.

 

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