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COLZATE: QUATTRO CHIACCHIERE CON…MARZIALE PEROLARI Stampa

Sindaco di Colzate

Continua il nostro “viaggio” fra i paesi della Media Valle e ora, siamo a Colzate, dove incontriamo il primo cittadino, Marziale Perolari, al quale la redazione di Media Valle pone alcune domande, per conoscere la sua storia personale, il suo percorso attraverso la vita politica e amministrativa, quindi la sua “doppia vita”, fra casa e Palazzo Municipale, i suoi successi amministrativi e i suoi programmi per il futuro.

Innanzitutto, un occhio alla carta d’identità.

Nato a Semonte di Vertova il 5 marzo del 1963, Marziale Perolari è convolato a giuste nozze nel luglio 1985 con Patrizia Gusmini, con la quale vive tuttora: dalla loro unione sono nati sette figli: cinque femmine e due maschi. Una famiglia importante, non fosse altro che per il numero, soprattutto cresciuta in fretta, datoli verificarsi di due parti gemellari: non per nulla, dopo poco più di tre anni di matrimonio, la famiglia Perolari contava già quattro figli. Come si può ben immaginare, è stata, e lo è tuttora, una vita impegnativa e anche molto movimentata, ma soprattutto anche ricca di grandi soddisfazioni: i figli sono cresciuti, e ormai sono abbastanza grandi, tanto che c’è chi lavora e chi ancora studia. Insomma, in casa Perolari è un continuo andirivieni. Sul fronte occupazionale, poi, lavoro come carpentiere meccanico presso la ditta M.E.B. impianti, di Fiorano al Serio, azienda che oltre al settore cave è specializzata anche nel settore degli “impianti a fune”: seggiovie, funivie, funicolari, settore che attualmente seguo.

Dopo aver abitato per vari anni a Semonte, nel 1997 abbiamo traslocato nella frazione di Bondo di Colzate.

Può raccontarci la sua esperienza politico-amministrativa?

Tutto è iniziato con le elezioni amministrative del 1999: allora, dopo aver deciso di dedicare un po’ del mio tempo per il bene della mia comunità, sono entrato a far parte del gruppo “Alleanza per Colzate”, che vedeva quale leader politico l’allora sindaco Valentina Lanfranchi; cosi ho iniziato la mia vita politico-amministrativa, prima come consigliere comunale, poi, con maggior impegno, come assessore. Tutto è cambiato nel giugno del 2004, quando candidatomi per la prima volta, sono stato eletto sindaco di Colzate: ciò che mi ha spinto a candidarmi è stata, soprattutto, l’idea di continuare un servizio per il bene comune e il mantenere una continuità con il gruppo di Valentina Lanfranchi, che essendo al suo secondo mandato consecutivo non avrebbe più potuto ricandidarsi.

Come si svolge il suo lavoro di sindaco?

Difficile per chi non è mai stato in amministrazione capire quanto molteplici e differenziate sono le esigenze di un paese, seppur piccolo, come Colzate. Io e il mio gruppo politico ci siamo impegnati durante tutti questi anni di mandato amministrativo proprio a cercare, nel limite del possibile, di trovare le giuste e più adeguate soluzioni alle varie problematiche che, di volta in volta, emergevano in paese, ovviamente in tutti i settori di attività. Del resto, un certo humus era già presente nella mia famiglia: io e mia moglie siamo sempre stati impegnati nel mondo del sociale e del volontariato, seguendo direttamente i ragazzi di catechismo e gli adolescenti, con iniziative di coinvolgimento di vario genere; ora il lavoro, l’impegno nella vita amministrativa e la famiglia (da non dimenticare) assorbono completamente tutta la giornata; quindi, il tempo per coltivare qualche hobby è praticamente assente.

Quali sono i rapporti con i suoi collaboratori e con le altre amministrazioni comunali?

Devo dire che i rapporti all’interno del nostro gruppo politico sono buoni, anche se non nego che alcune volte ci siano stati momenti di tensione: d’altra parte non sempre si possono condividere tutte le decisioni. Ottimi e costruttivi anche i rapporti con le amministrazioni comunali vicine: in particolare, con i Comuni di Vertova e Fiorano al Serio si è dialogato strettamente su varie problematiche, come il settore della viabilità, il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Con i Comuni di Gandino, Casnigo e Peia, poi, abbiamo stretto una convenzione per il servizio di polizia locale.

Quali gli interventi amministrativi più significativi che sono stati realizzati in questi anni?

Tra le opere pubbliche realizzate, posso citare il marciapiede lungo via Roma, l’acquedotto dalla sorgente Corno Noce al bacino di San Patrizio, la messa a norma della scuola materna e la sistemazione della scuola elementare. Ma tanti altri sono gli interventi che la mia amministrazione ha in animo di realizzare. In programma, infatti, la riqualificazione degli spazi esterni del “centro sociale” e, se troviamo l’accordo con i proprietari dei terreni della frazione di Bondo, si vorrebbe realizzare uno spazio di aggregazione con un piccolo campetto e un’area gioco.

T.P.

 

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