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La Prevenzione ai malanni di stagione Stampa

L’arrivo dei primi freddi e l’inizio della scuola sono spesso accompagnati da quei malanni tipici di stagione che possono essere di diversa entità, dal semplice raffreddore o rinite alla vera e propria influenza. Per i Fiorentini del XIV secolo, la sindrome era attribuita alla “cattiva influenza” degli astri. Si deve a Dujarric de la Rivière, virologo parigino, la scoperta che l’influenza è dovuta ad un virus. Questo, annualmente, cambia la sua struttura provocando nuove infezioni; l’individuo si trova infatti esposto al contagio di un “virus nuovo”, rispetto al quale non ha acquisito immunità. In Italia, ogni anno viene colpito dal 10% al 20% della popolazione, anche perché il contagio tra persone è abbastanza semplice: avviene attraverso minuscole particelle di saliva. Solo dopo 18-40 ore dall’inizio dell’infezione compaiono i primi sintomi: brividi di freddo, innalzamento della temperatura corporea, starnuti, indolenzimento osseo, tosse…

Ma come possiamo difenderci?

Innanzitutto il nostro organismo è dotato di un sistema di difesa detto SISTEMA IMMUNITARIO che comprende due meccanismi:

uno detto meccanismo di difesa “innato o costitutivo” e comprende la resistenza tipica di ciascuno, ossia le barriere anatomiche come la cute e le mucose. Da non sottovalutare la normale flora batterica che costituisce una perfetta barriera anatomica; ecco perché l’antibiotico, causando uno squilibrio della flora batterica, può essere causa di piccoli disagi o importanti disbiosi. In aggiunta a questo meccanismo c’è né un secondo più complesso e sofisticato detto meccanismo di difesa “inducibile”. Esso comprende una specificità d’azione, viene cioè riconosciuto ciò che non appartiene al nostro organismo (non self) ed eliminato. E’ inoltre dotato di una memoria , ricordando ciò che già in passato aveva creato un’infezione ed attiva quelle sentinelle specifiche in grado di eliminare il patogeno. Nonostante la complessità del sistema immunitario alcuni patogeni sono in grado di affermare la loro patogenicità.

Quali scelte possiamo attuare e come possiamo comportarci?

L’omeopatia può essere un valido supporto sia per la prevenzione della sindrome influenzale , sia come supporto terapeutico nella fase acuta. Il consiglio è pertanto l’utilizzo di Oscillococcinum, a base di Anas Barbarie 200k. Esso infatti offre numerosi vantaggi: non ha alcun effetto collaterale, non ha sapore, può essere somministrato fin dalla più tenera età, può essere somministrato in contemporanea alla terapia farmacologia laddove necessario, e non da ultimo può essere usato sia come preventivo che come curativo. Infatti lo schema posologico ricorda di assumere una monodose di Oscillococcinum sublinguale una volta la settimana a scopo preventivo ma se dovesse subentrare un malessere c’è la possibilità di usarlo come curativo assumendo ai primi sintomi una monodose tre volte al giorno per tre giorni. Oscillococcinum stimola i nostri meccanismi di difesa e modula il sistema immunitario verso una più rapida guarigione fisiologica e soprattutto senza conseguenze ed effetti collaterali.

Un’altra possibilità di prevenzione viene offerta dal mondo della fitoterapia e dalla su a branca la gemmoterapia. In questo caso consigliamo l’utilizzo a cicli regolari di Echinacea, la cui azione immmunostimolante avviene grazie al fitocomplesso che agisce sui linfociti T, i quali a loro volta producono gli anticorpi responsabili della difesa dalle infezioni dei microrganismi. In associazione consigliamo l’assunzione di Ribes Nigrum e Rosa Canina, meglio conosciuta come vitamina C.

Come è ben noto ormai la maggior parte dei batteri e microrganismi non sono particolarmente nocivi per l’uomo e sono addirittura indispensabili per la nostra salute e il nostro benessere. La nostra microflora intestinale è infatti costituita quasi esclusivamente da batteri, se ne contano fino a centomila miliardi raggruppati in diverse “nicchie” biologiche. La somministrazione pertanto di fermenti lattici, costituiti quasi esclusivamente da batteri può risultare utile per la nostra buona salute. Non tutti i batteri sono però uguali ; quelli utili per il nostro organismo sono i batteri probiotici, cioè con azione favorevole (PRO) alla nostra vita (BIOS). E’ bene ricordare che i batteri “amici dell’uomo” sono molto selettivi e detto in termini scientifici sono specie-specifici proprio perché in grado di colonizzare il nostro intestino e permanervi. I fermenti lattici umano compatibili ad azione probiotica sono quelli appartenenti al genere Lactobacillus e Bifidobacterium. In particolar modo al fine di affrontare nel miglior modo possibile la stagione fredda consigliamo Citogenex un’ integratore a base di Lactobacillus casei e Bifidobacterium lactis. Citogenex infatti è in grado di stimolare la risposta del sistema immunitario intestinale (GALT) proteggendoci dall’insediamento e/o dal raggiungimento di livelli numerici pericolosi dei germi patogeni. E’ stato infatti dimostrato che Citogenex, oltre che ristabilire la normale flora batterica intestinale, è in grado di aumentare l’attività macrofagica, aumentare il numero delle cellule T, delle interleuchine, i mediatore della risposta infiammatoria.

Anche quest’anno le possibilità per non ammalarsi o affrontare al meglio la stagione fredda sono molte…chiedete consiglio per scegliere quelle più adatte alle vostre esigenze.

 

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