Primo soccorso nel paziente affetto da demenza |
In questo mese di novembre è in corso di svolgimento un corso formativo organizzato dalla Fondazione Honegger, avente per tema il “Primo soccorso nel paziente affetto da demenza”. Una serie di incontri rivolti al mondo del volontariato, che si terranno, dalle 14.30 alle 17.30, nella sala multimediale della Struttura Protetta Honegger, in via Cappuccini 10.
Il corso è appena partito, peraltro con un intervento della Dott.ssa Tiziana Mosso, che ha illustrato le caratteristiche cliniche della demenza. Invece, i prossimi quattro incontri toccano particolari tematiche e problematiche, che sono di estremo interesse e attualità. Si parte martedì 16 novembre, con la fisioterapista Rossana Pellegrini, che interverrà su “Demenza: disturbi motori”. Quindi, il 23 novembre, l’infermiera coordinatrice Stefania Azzola relazionerà su “Demenza: emergenze infermieristiche”. E ancora, il 30 novembre si parlerà di “Demenza: emergenze infermieristiche” con un’altra infermiera coordinatrice, Delia Carrara. La chiusura della serie di incontri è affidata all’animatrice Elisabetta Epis che interverrà su “Animazione, come terapia nel paziente anziano”.
Per la cronaca, la demenza è una condizione che interessa dall’1 al 5 per cento della popolazione sopra i 65 anni di età, con una prevalenza che raddoppia poi ogni quattro anni, giungendo quindi a una percentuale circa del 30 per cento all’età di 80 anni. Per demenza si intende genericamente una condizione di disfunzione cronica e progressiva delle funzioni cerebrali che porta a un declino delle facoltà cognitive della persona. Nella definizione generica di demenza rientrano diverse malattie, alcune classificabili come demenze primarie, come la malattia di Alzheimer, la più diffusa. Diversi in questi mesi gli interventi di associazioni, cooperative sociali e istituzioni sul tema della demenza. Tutti a sottolineare come la lunga fase tra i primi sintomi di demenza e la diagnosi grava completamente sulla famiglia del malato. E’ questo un ambito importante, strategico per le Asl e i Comuni con soggetti interessati. Ma anche dopo, la maggior parte dell'impegno di cura ricade sul nucleo familiare del malato, che può contare su medico di base, servizi di cure domiciliari, centri diurni o residenze sanitario-assistenziali. In quest’ottica è da leggersi l’intervento formativo portato sul campo dalla Fondazione Honegger che punta in questa fase a far conoscere agli addetti ai lavori, alle famiglie e ai volontari le caratteristiche della malattia, lo stato attuale della ricerca e della terapia, le buone pratiche a sostegno del paziente e della famiglia. Per informazione, l'Asl di Bergamo ha pubblicato una guida pratica di pronto intervento per i famigliari, che sono i primi a dover affrontare la malattia e si ritrovano spesso spiazzati e senza sapere come comportarsi. La guida, dal titolo “La malattia di Alzheimer”, verrà consegnata a tutte le associazioni che si occupano di anziani, dalle Rsa ai centri diurni, a tutti i soggetti accreditati per l'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), ai Distretti, agli Ambiti territoriali, ai medici di base e alle farmacie, che potranno a loro volta distribuirlo a chi ne ha più bisogno. L'Asl conferma il proprio impegno a fianco delle famiglie con questo strumento che va ad aggiungersi, per citare solo l'ultima misura attuata, al Voucher demenza, anch'esso indispensabile nella fase iniziale della malattia. Lisa Licini |