GLI ALBINESI? TUTTI LAZZARONI PER LUCA E COMPAGNI!
La domanda, ancora una volta, suona d’obbligo: ma la maggioranza, a parte “spararle” grosse sui quotidiani, anche nazionali, fa qualcosa? La risposta è semplice, no! Ancora una volta un inutile consiglio comunale ha occupato giovedì 7 ottobre. Non vogliamo tediare nessuno in merito, non si è discusso praticamente di nulla, ancora una volta.
Intanto però, con approssimazione ed un pressapochismo disarmante Luca e Compagni, tentano di gestire la cosa pubblica (tipo Ripa…)e non la città, centro della Valle Seriana. Tentano, mai termine più adatto per un amministrazione che, al di la di proclami di propaganda elettorale tipo“il succo è dentro”, sta spremendo la popolazione albinese con vertiginosi aumenti tariffari in ogni ambito e settore senza, di contro, un incremento ed un miglioramento dei servizi. Un esempio per tutti: la realizzazione della nuova rotatoria in prossimità dello stabilimento Honegger. A chi non è capitato di godere in ore diurne della piacevolissima coda di autoveicoli che si andava a creare e chi nelle ore notturne, stante la scarsissima illuminazione del cantiere, non è capitato di godere dei tranelli, delle buche e di tutti i pericoli che un cantiere mal illuminato e con curve improvvise può offrire? Certo, l’amministrazione ha ben vigilato, tanto bene dallo sconsigliare lei stessa il transito e facendo posizionare sulla nuova superstrada all’impresa appaltatrice un bel cartello con il chiaro invito ad uscire, per giungere ad Albino, a Cene sud, sottacendo che non ci sarebbe stato, come da noi auspicato e fortemente voluto, un bel ponte capace di collegare l’uscita di Cene sud al territorio albinese in prossimità dell’isola dello Zio Bruno. Cosa ha comportato l’assenza di quest’opera da noi tanto voluta? Il conseguente crearsi di ulteriore caos in zona stazione Teb, problema viabilistico al quale è bene ricordarselo, la popolazione albinese dovrà abituarsi. Progettazione e lungimiranza zero. Ma andiamo avanti. Lo scorso mese di dicembre i nostri consiglieri avevano presentato opportuna mozione affinchè si provvedesse alla sistemazione delle strade colabrodo di Comenduno. Dalla maggioranza, se ricordate, ci fu la risposta : “che erano in attesa di valutare se creare un senso unico a Comenduno o meno e che quindi sarebbero stati necessari ancora alcuni giorni prima di valutare un eventuale riasfaltatura”. Dal novembre del 2009 ad oggi di acqua sotto il ponte del fiume Serio ne è passata e solo ora capiscono che forse la viabilità non merita di esser modificata e che risulta utile una riasfaltatura delle suddette vie. Anche in questo caso tempismo e programmazione zero! Ci chiediamo a questo punto se siano presenti sul territorio o preferiscano rimanere seduti sui loro scranni in consiglio e in giunta senza nulla fare. Fin qui ci siamo divertiti, ora, ci sembra giusto e doveroso, trattare di un tema difficile e, a nostro parere, affrontato con eccessiva leggerezza da questa amministrazione: l’offerta di lavoro ai cittadini cassintegrati ed in mobilità del nostro Comune da parte del supermercato Il Gigante. Voi tutti avrete letto e visto tanto su televisione quotidiani anche nazionali le dichiarazioni del nostro sindaco in merito alla mancata partecipazione ai colloqui di selezione per l’assunzione di personale all’interno del supermercato da parte dei lavoratori indicati dall'amministrazione comunale. Cosa diceva il sindaco? Per farla breve: “di non riconoscere più la sua gente, i suoi bergamaschi ovvero i lavoratori più tenaci, affidabili d’Italia. Gente che non si stanca mai, che non molla mai. Testa bassa e via a lavorare. Un tempo;oggi, forse, un po’ meno.Ma anche da noi c’è chi cambia passo e tende a prendersela comoda, E dunque a stare a casa, in cassa integrazione. Seduto, godendosi una lunghissima vacanza .” – queste sono le parole del nostro sindaco!( come da intervista rilasciata a “Il Giornale” n.d.r.) - . Riteniamo che da queste parole si dia un immagine distorta dei lavoratori albinesi e bergamaschi, tanto più, senza voler entrare nel merito, che sino ad oggi mai il Sindaco o chi per lui ha indicato quelli che sono stati i parametri di scelta dei lavoratori segnalati al supermercato in oggetto. Non è un dato di poco conto quello dell’indicazione chiara e precisa dei criteri; non si tratta di un mero atto di ermeneutica o di procedura, ma di concreta possibilità che un lavoratore possa venire in seguito impiegato all’interno di una nuova struttura. Temiamo infatti che questa amministrazione non abbia colto la differenza fra lavoratori in mobilità e semplici cassaintegrati: i primi, di fatto, licenziati. Finita la mobilità gli stessi infatti, si ritrovano senza lavoro, i secondi invece con la possibilità o di tornare al lavoro terminata la cassa integrazione ordinaria, ovvero di esser posti in cassa integrazione straordinaria e quindi senza una concreta necessità ed impellenza di un nuovo posto di lavoro, stante la speranza, in molti casi ripagata, di tornare alla propria occupazione. La differenza è di non poco conto. Peccato questa amministrazione, nella segnalazione dei soggetti assumibili, paia non essersene accorta. Non si tratta di semplice polemica la nostra, ma di serietà e concretezza tanto nell’individuazione dei parametri che nella selezione dei candidati. Ancora una volta quest’amministrazione pare aver “toppato” ai danni dei cittadini Albinesi. Cogliamo bene la gravità dell’accusa, ma se ci permettiamo tanto è perché molti lavoratori in mobilità hanno bussato alla porta della nostra sede, successivamente all’intervista di Luca, per dirci di non esser stati mai contattati e chiedendoci un aiuto nella ricerca di un posto di lavoro. Dov’è l’assessore ai servizi sociali? Dov’è la tanto decantata efficienza in campagna elettorale della compagine di Luca? Un invito prima di concludere quest’articolo: le porte del comune sono aperte sia all’ingresso che all’uscita. Dopo quest’ulteriore figuraccia ai danni di tutti i lavoratori Albinesi illusi da quest’amministrazione, invitiamo formalmente gli arancioni ad andarsene e da arancioni magari a presentarsi alle prossime elezioni come rossi, sì, rossi di vergogna! |