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Restyling per la sorgente “Rovaro”: acqua potabile sicura nelle case di Desenzano e Comenduno Stampa

Sono in fase di ultimazione i lavori per il rifacimento dell’impianto di potabilizzazione del serbatoio della sorgente Rovaro, presente in territorio comunale di Gazzaniga, ma che distribuisce l’acqua potabile nelle frazioni alte di Albino, cioè Comenduno e Desenzano. I tecnici e le squadre di lavoro di Uniacque, la società che gestisce l’acquedotto e la fornitura dell’acqua sul territorio albinese (dal 2008 ha inglobato la società partecipata Nord Servizi Acqua), con a capo il presidente Alessandro Longaretti, stanno per chiudere il cantiere che li ha visti impegnati per alcuni mesi nella sostituzione della stanza di filtrazione che si trova sotto il bacino di accumulo della sorgente. Una vecchia costruzione, che risale agli anni ’70, quindi ormai obsoleta e degradata, che andava completamente rifatta.

A detta dei tecnici, rispetto alle altre acque che vengono utilizzate a fini potabili, l’acqua della sorgente Rovaro era da sempre più torbida e scura, ma i micro-organismi presenti non avevano mai superato la soglia di attenzione, tale da proibire l’utilizzo dell’acqua potabile: si era sempre intervenuti con provvedimenti di clorazione adeguati che avevano garantito la sua potabilità. Fino al giugno dello scorso anno, quando la situazione è precipitata, per colpa di piogge abbondanti, cadute durante alcuni temporali molto violenti, che avevano reso l’acqua imbevibile, obbligando il sindaco di Albino Luca Carrara a emettere un’ordinanza che stabiliva “il divieto, a scopo precauzionale, nelle frazioni di Comenduno e Desenzano, dell’uso dell’acqua potabile, salvo che la stessa non venisse preventivamente bollita per venti minuti”. Come conseguenza, oltre 1.000 famiglie che risiedono nella parte bassa (verso la strada provinciale di Val Seriana) delle frazioni di Comenduno e Desenzano non potevano più utilizzare l’acqua potabile che sgorgava dai rubinetti di casa, previa sua bollitura. E così è stato per alcuni giorni, con forti disagi per i residenti.

Già da settimane i tecnici avevano rilevato il perdurare di condizioni di elevata torbidità dell’acqua della sorgente Rovaro e si erano adoperati in interventi quasi giornalieri per mantenere spurgata la rete di distribuzione e garantire un adeguato livello di clorazione nell’acqua distribuita alle frazioni di Comenduno e Desenzano. Sforzi che erano riusciti a tamponare l’emergenza, ma che si erano resi vani dopo i violenti temporali di fine giugno, obbligando l’amministrazione comunale ad intervenire con un’ordinanza precauzionale di utilizzo controllato dell’acqua potabile in rete, al fine di salvaguardare la salute pubblica.

In verità, il sentore di qualche problema alle sorgenti Rovaro si era intuito durante alcune assemblee pubbliche fatte a Comenduno, durante la campagna elettorale. Alcune persone si lamentavano della eccessiva torbidità dell’acqua, colpa, diceva qualcuno, di alte quantità di ferro (colore marroncino dell’acqua) presenti nell’acqua sorgiva. Ma, le lamentele riguardavano soprattutto gli scarsi interventi manutentivi, nonostante le segnalazioni in Municipio. Poi, è arrivata la natura, in particolare Giove Pluvio, che ha dato il colpo di grazia al problema.

Ebbene, alcune riunioni tecniche, alcuni sopralluoghi, ed eccoci al via dei lavori, dato prima dell’estate dai tecnici di Uniacque, che hanno steso e messo in atto un piano di intervento organico e sistematico per il rifacimento dell’impianto di potabilizzazione del serbatoio della sorgente Rovaro. Obiettivo: sistemare definitivamente la situazione della sorgente, così strategicamente importante per le due comunità albinesi di Desenzano e Comenduno. Detto, fatto. Ancora due settimane di lavori, e a fine ottobre tutto l’impianto sarà consegnato come nuovo. Spesa impegnata: 180.000 euro.

I lavori giungono a otto mesi da un altro intervento importante realizzato da Uniacque: la realizzazione del nuovo acquedotto di Ca’ del Nano, in località Molinello, che va a regolarizzare i livelli di potabilità dell’acqua che viene erogata dai rubinetti delle abitazioni della parte bassa delle frazioni di Vall’Alta e di Fiobbio, dove le case si affacciano lungo la strada provinciale 39 Albino-Casazza. In pratica, è stato realizzato un nuovo impianto di depurazione, a doppio strato, con un filtro di nuova generazione, vero fiore all’occhiello per il Comune di Albino, per una spesa di 300.000 euro.

Piero Tonelli

 

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