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Quattro chiacchiere con… Armando Pezzotta Stampa

Presidente dei gruppi ARPE e Handy Adventures

Eccoci con Armando Pezzotta, 60 anni, nativo di Albino, dove abita in via Duca d’Aosta. E’ il presidente dell’ARPE, che è poi l’acronimo dello stesso Armando Pezzotta (dalle prime due lettere del nome), un’associazione che ha ormai quasi vent’anni, formata essenzialmente da soggetti diversamente abili, provenienti un po’ da tutta la Bergamasca, che si incontrano, stanno insieme, vivono esperienze di vita condivisa, ma soprattutto, mediante un altro gruppo targato Pezzotta, cioè la “Handy Adventures”, amano i viaggi e organizzano vacanze a misura di disabile in giro per il mondo, senza intralci, senza incontrare problemi o difficoltà di sorta, connesse alla loro disabilità, ma guadagnando sempre di più spazi operativi, certamente con le comodità che una sedia a rotelle richiede.

Un’associazione che ha la sua base operativa nella stessa villetta dove abita Armando Pezzotta, il quale è arrivato ad essere un responsabile e organizzatore di viaggi e vacanze per soggetti disabili quasi per caso, incontrando, come si dice, le persone giuste al momento giusto.

Qual è la sua storia, Armando?

Beh, come si vede dal mio essere in carrozzella, io sono un disabile: sono affetto da distrofia muscolare spinale dall’età di 14 anni, che è progressivamente peggiorata fino a portarmi sulla sedia a rotella all’età di 35 anni. Certo, una realtà penalizzante, fortemente condizionante, per me e per gli altri, che però non mi ha impedito di lavorare, come amministratore, responsabile cassa di un magazzino di un’azienda locale, anche gestore delle vendite. Ho sempre condotto la mia vita in città, ad Albino, frequentando l’oratorio e altri spazi comuni. Negli anni ’70, inizio a rendermi cosciente della mia problematica, mi incontro con altri soggetti che hanno la mia stessa disabilità, formiamo un gruppo, ci frequentiamo, entriamo a far parte della UILDM, aiutiamo altri disabili a conoscere la loro situazione, a interrogarsi sulle loro abilità residue, ad informarsi per conoscere i propri diritti, ma anche a muoversi nei gangli della burocrazia per garantirsi quegli strumenti, come la sedia a rotelle, che permettono di vivere un’esistenza più serena e funzionale.

Quando avviene il “salto di qualità”, la nascita di ARPE?

Tutto nasce nel 1991. Si presentò l’occasione di una vacanza in Olanda. Due anni prima avevo conosciuto in Toscana, a Volterra, una signora olandese che là faceva la guida turistica. Mi disse che in Olanda c’era la possibilità di fare una vacanza tranquilla anche per noi disabili: case-vacanza per disabili, campeggi. E che c’era un centro attrezzato per disabili, che si chiamava Werkenrode, vicino a Nimega, che poteva fare al caso nostro. Detto, fatto. Senza pensarci molto siamo partiti. La prima volta eravamo in 32, e siamo partiti con pullmini e auto. L’esperienza è piaciuta molto, ci siamo tornati l’anno dopo e anche nel ’93, ma eravamo in 40, anche da Padova e Milano. Intanto, stringiamo amicizia con alcuni gruppi olandesi e, in forma di gemellaggio, li ospitiamo nel ’92 e nel ’93 presso l’Istituto Angelo Custode di Predore. Nel ’94, poi, siamo in Florida, grazie all’amico Joseph Del Monte, un italiano che ha un’attività a Boston. Nel ’95 è la volta della Danimarca, perché un’amica olandese aveva conosciuto un ragazzo di Copenhagen, quindi si passa alla Scozia e all’Irlanda, poi in Belgio. I nostri viaggi sono il frutto di tanti passaparola.

Ma per tutti questi viaggi ARPE non basta. Cosa è Handy Adventures?

E’ la sezione ricreativa e turistica di ARPE. E’ nata nel ’95, dopo i primi viaggi per disabili, per dare una struttura più funzionale e operativa nel settore viaggi e vacanze all’ARPE. E via ad organizzare vacanze in giro per il mondo, a misura di disabile. Olanda, Volterra, Belgio, Assisi, Florida, Danimarca, Scozia e Irlanda: mete che si rivelano fantastiche ai partecipanti, perché scoprono che si possono raggiungere in comodità e visitare con la dovuta calma.

Ma qual è il vero obiettivo di ARPE?

L’associazione è nata essenzialmente per sostenere e aiutare i soggetti disabili che ne fanno richiesta, ma dal 2000 abbiamo conosciuto un gruppo giovanile di Piario che organizza da anni la festa della birra. Il suo nome è "Go bo tep", con il quale abbiamo stretto amicizia. Il ricavato di molte loro iniziative ci viene donato. Ma dal 2007 c’è qualcosa di più. Succede qualcosa che ci cambia le nostre prospettive e i nostri interventi. che ci ha aperto nuovi scenari. A Piario il Comune, nell’ambito del progetto “Costruire un luogo e una casa per attività sociali”, decide di destinare ad attività sociali un terreno di 6.000 metri quadrati, vicino alla pineta, che poi era l’area dell’ex-ospedale di Groppino: oltre alla Croce Rossa e alla Protezione civile, l’amministrazione riserva uno spazio anche al nostro progetto. Da subito parte l’idea di costruire una casa-vacanze a misura di disabile. E tutto viene aiutato da un’altra fortunata coincidenza: conosciamo la volontaria Rina Abbadini, che aveva ricevuto in dono da un conoscente una casa prefabbricata, in un primo tempo destinata alle zone terremotate del Friuli Venezia Giulia. Anche in questo caso: detto, fatto. Quindi, si raccolgono fondi con concerti e altri eventi, come cene e banchetti. Occasioni per riunirsi, per fare il punto della situazione e per cercare nuovi amici che possano accelerare la realizzazione della casa, grazie al loro sostegno.

Come stanno procedendo i lavori?

La casa è un edificio su due piani, per una superficie di 200 metri quadrati. Al primo piano, due camere da letto, due bagni e un salone con angolo cucina. Al piano superiore una camera da letto e un bagno. In tutto, può ospitare 12 persone. La casa è ancora al rustico, ma manca poco. Servono ancora fondi. Molto ci è stato donato da Leo Club Bergamo Host, dalla Fondazione della Comunità Bergamasca onlus, dal gruppo alpini di Piario, dall’ANA di Bergamo, dall’impresa Pietro Paolo Visini di Piario. Ma facciamo un altro appello, per fare l’ultimo sforzo. Vorremmo, infatti, consegnare la nuova casa-vacanze nell’estate 2011. Speriamo.

Per informazioni si può contattare Armando Pezzotta allo 035.753031 o al 347.2466396. Oppure visitare il sito del’ARPE.

P.S.

 

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