La superstrada fa un po’ paura…ennesimo caso di “mala viabilità” |
“La stabilità della superstrada Seriate-Nembro-Cene non è in pericolo”. Così si è letto recentemente su un quotidiano locale, in merito alla scoperta di alcuni micropali più corti del dovuto. Beh, ci fa piacere. Visto che gran parte di noi, tutti i giorni, ormai percorriamo la nuova superstrada.
E pensare che l’edilizia ha fatto passi da gigante, le soluzioni tecniche sono sempre all’ordine del giorno, le progettualità hanno livelli di professionalità e preparazione di assoluto livello,…si spera, lo speriamo. Infatti, c’è un dubbio che ci attanaglia. Ed è relativo alla seconda frase letta su quel quotidiano: “Ma è necessario compiere verifiche periodiche, perché durante i test sono stati trovati alcuni pali di rinforzo più corti e più sottili di quelli previsti dal progetto, o armature non realizzate a regola d'arte”. Evviva, che bello, siamo su una superstrada ballerina, allora? Ma è sicura? Chi ce lo dice?
Ma andiamo a fondo del problema, perché le domande vogliono una risposta. Consultando gli atti del processo sulle presunte irregolarità e i presunti guadagni illeciti nella realizzazione dei viadotti (sic!, ormai tutto il mondo è paese!), vengono fuori altre stranezze. Come quando nel 2006, alcuni consulenti fecero controlli a campione sulle strutture della nuova superstrada, attraverso carotaggi e l'uso di georadar. Ebbene, durante i controlli venne rilevato che alcuni pali di rinforzo erano di lunghezza e spessore diverso da quelli indicati nel progetto. In certi posti, i micropali erano quasi del tutto assenti o avevano spessori difformi dal progetto. Nonostante questo, e non è poco, possiamo stare tranquilli. Perché gli stessi consulenti, in un altro passo della loro relazione, dicono che le prove di carico e stabilità hanno evidenziato che non ci sono pericoli immediati per la solidità della struttura. Della serie “adesso no, ma un domani…”. E tanto per non farci paura (sic!) continuano dicendo che “in prospettiva potrebbero esserci ripercussioni negative, ma è difficile prevedere fino a che punto. Andrebbe fatto un controllo approfondito ogni 4-5 anni per verificare eventuali anomalie”. Un altro consulente, poi, rincara la dose…”sarebbe opportuno fare ogni uno-due anni delle analisi preventive sulla strada per la prevenzione degli incidenti”. Fin qui i micropali più corti, e sia. Ma è delle scorse settimane la notizia che sulla superstrada un giunto si è rotto. Ah, ma è lo stesso giunto di due anni fa…possiamo stare tranquilli, non ci saranno conseguenze, è sempre lo stesso… Per un giorno, con l’apertura del cantiere e la strada chiusa, si è tornati indietro di tre anni, quando la superstrada ancora non c'era. Motivo? Un giunto di dilatazione da sostituire sul viadotto di Nembro, in direzione Bergamo. Conseguenza: velocità di crociera degna di una lumaca, con tempi di percorrenza del solo tratto fra Albino e Alzano stimato in circa tre quarti d'ora. Ma qui non ci importa pensare al giunto in sé e alla sua sostituzione, che ha obbligato a lunghe code. Non è questo il problema. Già conosciamo quel giunto. Si tratta di uno dei supporti della 671, sul viadotto di Nembro: per la verità una vecchia conoscenza degli automobilisti, dato che fra i punti deboli dell'arteria consegnata alla Provincia ancora da Anas fra 2007 e 2008 c'è proprio questo tratto, in passato già coinvolto da interventi. Il giunto, per la cronaca, è una sorta di cerniera: tecnicamente si tratta di un elemento strutturale inserito in serie nel viadotto per dargli continuità e, contemporaneamente, per consentirne le dilatazioni termiche dovute agli sbalzi di temperatura. Ebbene: una delle cerniere in questione, localizzata sulla corsia di transito verso il capoluogo, è risultata sconnessa. Quindi, traffico in tilt, ingolfamento generalizzato, anche perché la superstrada è percorsa ogni giorno da circa 30 mila veicoli. Code su code. Ma questa è cronaca, e non ci interessa. Quello che preoccupa è che quel giunto, che è stato aggiustato, prima o poi si romperà ancora: è un giunto recidivo, e come tale potrà rompersi ancora. Il punto resta, e resterà, critico. E poi, altro bel problema: se il giunto si solleva, la colpa potrebbe essere del calcestruzzo… Evviva, un altro problema, come se non bastassero i precedenti. Fortunatamente ci giungono in aiuto i pareri di alcuni amministratori locali che dicono che la strada 671 ha problemi di progettazione,…ah, è vero, il problema dei guardrail fragili con i limiti abbassati a 50 all'ora per mesi,…chi se lo scorda. Ebbene, alla fine di questa lunga disquisizione sullo stato dell’arte della nostra superstrada,…una domanda sorge spontanea, direbbe il mitico Lubrano: “Possiamo viaggiare sicuri sulla superstrada?” A voi i commenti…su questo ennesimo caso di malaviabilità. Andrea Bonomi |