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Voci di Ronco-us de Ruch: l'ultima raccolta di poesie di Maurizio Noris Stampa

Sabato 2 ottobre, presso l'auditorium alle ore 20,30, nell'ambito della rassegna culturale Giornate della Storia e dell'Arte 2010, verrà data voce alla poesia, con la presentazione dell'ultima fatica letteraria di Maurizio Noris, che ha di recente pubblicato la raccolta Us de Ruch – Voci di Ronco.

Maurizio Noris, di Comenduno, è nato nel 1957: libero professionista, formatore e promotore socioculturale nel contesto delle professioni sociali e delle politiche giovanili, scrive prevalentemente in dialetto bergamasco.

Comincia a scrivere poesie dall'adolescenza; il dialetto come suo linguaggio poetico lo scopre verso la fine degli anni Ottanta, conoscendo gli scritti di Luigi Meneghello e di altri letterati e poeti contemporanei come Franco Loi.

Nel gennaio 2001 pubblica "Santì" libro artigiano di poesie dialettali con l'artista grafico Ivano Castelli con il quale fonda la piccola casa editrice TeraMata.

Nel 2008 pubblica la raccolta “Dialet De Nòcc D’amùr” Ed. Cofine Roma. Presenta questa raccolta con Osvaldo Arioldi – Officine Schwartz a Bonate Sotto e a Gandino. Nel 2009 propone a Comenduno il reading di poesie inedite e la plaquette:“ Us de Ruch” Ed. Tera Mata 2009. A maggio 2010 pubblica “Us de Ruch” con l’introduzione di Franco Loi, Edizione LietoColle (Como).

Maurizio Noris ha ricevuto numerosi riconoscimenti in premi letterari,

Ospite speciale della serata sarà Franco Loi che intratterrà il pubblico sul tema “Il valore della poesia”. Franco Loi è tra i più significativi poeti italiani ed europei contemporanei. Ottant'anni (è nato a Genova nel 1930), è un poeta che scrive in dialetto, uno scrittore e un saggista italiano. Vive a Milano dal 1937, città di cui ha adottato, in modo molto libero, il dialetto per le sue poesie. Il suo linguaggio poetico nasce dalla mescolanza di elementi linguistici di varia natura: gerghi, idioletti ecc., di area proletaria e contadina, spesso reinventati dalle esigenze espressive dell'autore.

La serata sarà allietata dalla musica di Osvaldo Arioldi, una figura delle più significative della musica e della ricerca musicale bergamasca, capocantiere e animatore delle Officine Schwartz.

 

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