Inaugurato l’oratorio di Comenduno |
Quanta gente. Dapprima, in chiesa, ad assistere alla Messa solenne, celebrata dal vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi. Poi, fuori, sul sagrato, in attesa del tradizionale taglio del nastro. E ancora, all’interno dei nuovi spazi-gioco, per assistere alla benedizione, impartita dallo stesso vescovo. Tanta gente, una comunità intera, che si è stretta attorno al parroco don Diego Berzi, per festeggiare insieme la consegna dei lavori del rinnovato oratorio di Comenduno. Così il 29 agosto sarà ricordata come una data storica per la frazione di Comenduno. Una data importante, perché si è sfogliata una pagina importante della sua storia: la cerimonia di inaugurazione e benedizione del rinnovato oratorio, per l’occasione dedicato a Papa Giovanni Paolo II. E, per un grande evento, un ospite d’eccezione, il vescovo di Bergamo mons. Francesco Beschi, affiancato, a fare gli onori di casa, dal vescovo emerito mons. Lino Belotti, nativo proprio di Comenduno, dal vicario di Albino-Nembro, don Giuseppe Locatelli, dal parroco don Diego Berzi e dall’ex-curato (ora parroco di Fonteno) don Alessandro Martinelli. Ed è stato proprio mons. Beschi a concelebrare la Messa solenne, la tradizionale Messa patronale di S.Alessandro, che ha aperto i festeggiamenti per l’inaugurazione dell’oratorio. Parole di ringraziamento sono giunte dal vescovo all’indirizzo della comunità parrocchiale di Cristo Re. “Sono felice di essere stato invitato qui – ha esordito il vescovo di Bergamo – Innanzitutto, per far festa nella fede durante i festeggiamenti per il patrono S.Alessandro: affidiamo a lui la vita di tutti, anche di quelli che non possono essere qui in chiesa con noi, perché malati o obbligati a stare a casa, o perché deboli; affidiamo a lui la vita dei giovani, delle nuove generazioni, per i quali la comunità si è fortemente impegnata nella ristrutturazione dell’oratorio. Ma sono oltremodo felice, perché sono qui nel paese che ha dato i natali a mons. Lino Belotti: sento forte la sua vicinanza”. “Un oratorio è una struttura importante, grazie per l’impegno non indifferente che avete riversato per la sua riqualificazione – ha continuato il vescovo Beschi – Ma ciò che conta oggi è comunicare al suo interno la gioia di vivere, il dono più grande che un adulto, meglio un educatore, può fare ad un giovane. Proprio i giovani, quelli che frequentano l’oratorio, devono vederci contenti, felici, pieni della gioia che sentiamo dentro, quella data da Dio. Ma come possiamo trasmettere ai giovani questa gioia? Tre sono le dimensioni richieste. Primo, credibilità degli adulti, cioè dare testimonianza, con il vivere quotidiano, delle nostre tradizioni cristiane, dei nostri convincimenti, dei nostri valori. Secondo, avere coraggio, lottare per manifestare i nostri valori cristiani: la fede non è un peluche, un semplice andare d’accordo con tutti, ma sottolineare quello in cui crediamo; certo, questo costa, ma non c’è nulla di bello che non costi. Terzo, far capire che l’oratorio non è solo un luogo di incontro e di divertimento, ma è la casa della gioia, il luogo dell’amore, dove la comunità ama, abbraccia con amore chi incontra”. Dopo la Messa, la cerimonia del taglio del nastro, con tutta la comunità, in particolare i bambini e le loro famiglie, che hanno invaso i due campi polivalenti dei rinnovati impianti sportivi. Su un palco, allestito nel nuovo campo polivalente, la benedizione con un lancio di palloncini colorati. L’opera era attesa da anni. Ormai, gli impianti sportivi lamentavano il peso degli anni, soprattutto il campo di calcio e gli spogliatoi, vecchi e non più a norma. Logico un intervento di sistemazione e riqualificazione complessiva, che però impattava contro una spesa esorbitante per le casse parrocchiali. Pertanto, per alcuni anni il progetto è rimasto nel cassetto. L’occasione per rilanciarlo è arrivata nel 2008, quando la necessità della parrocchia di rinnovare l’oratorio si è incontrata con l’urgenza del Comune di Albino di rintracciare nella frazione uno spazio da adibire a parcheggio pubblico. Pertanto, si è stipulata una convenzione, in virtù della quale, a fronte di una spesa complessiva di un milione e 615.000 euro, il Comune di Albino concorreva alla spesa sborsando 700.000 euro per l’acquisizione di un’area semi-aperta, posta sotto lo stesso campo di calcio, e affacciata su via Patrioti, dove avrebbe realizzato 38 parcheggi. E così, sulla base di un progetto redatto dall’arch. Michele Barcella, si è andati avanti. Il progetto ha riguardato la sistemazione del campo di calcio a 7, ora in erba sintetica; la ristrutturazione degli spogliatoi, ora resi più funzionali e in linea con la normativa vigente in materia di igiene e sicurezza; la riqualificazione della palazzina dell’oratorio, che si affaccia sul campo sportivo, con la sistemazione delle aule e degli spazi di incontro; la sistemazione delle aree esterne al sagrato e alla stessa palazzina. Sotto il “solettone” del campo sportivo si è creato lo spazio per realizzare i 38 parcheggi pubblici e 18 autorimesse private, acquisite per la vendita dalla stessa impresa di costruzione, la ditta Carrara di Nembro, che ha versato alla parrocchia la somma di 295.000 euro. Su tutte le nuove coperture dell’oratorio e della parrocchia, poi, sono stati installati pannelli fotovoltaici, che permetteranno in futuro di abbattere i costi in termini di energia consumata. Considerato che la Curia di Bergamo ha dato un contributo di 250.000 euro, restano da pagare 370.000 euro. La parrocchia di Comenduno confida nella generosità dei parrocchiani. Il rinnovato oratorio, come detto, è stato dedicato a Papa Giovanni Paolo II, un papa che ha amato i ragazzi, che ha avuto un ottimo rapporto con le nuove generazioni. Marco Gandossi |