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Articolo Lega Nord Stampa

“L’estate sta finendo e…più di un anno di mandato se ne va!”

“L’estate sta finendo” e finalmente, dopo ben tre mesi di inattività, l’attuale maggioranza pagata da tutta la popolazione anche durante le vacanze estive, ha deciso di tornare dal mare, dalla montagna, dalle grigliate di partito, e dedicarsi per qualche ora ad Albino. Leggete bene, non più di qualche ora. Bastava esser presenti allo scorso Consiglio Comunale del 3 settembre per accorgersi che ancora una volta le fritture miste delle feste locali del pd e di qualche altro partito nazionale sono passate dalle cucine alla sala consigliare dove, per l’appunto, si è parlato di aria fritta per quasi tutto il tempo.


 

I reali problemi e le esigenze degli Albinesi (un lavoro, una casa, la sicurezza pubblica, il ponte sul fiume Serio, la manutenzione delle scuole, delle strade, solo per citarne alcuni) vengono incredibilmente tralasciati. Solo il nostro giovane consigliere Zanga ha portato in consiglio comunale la voce degli abitanti di via Bernardo da Chiaravalle che chiedevano la manutenzione e la messa in sicurezza di questa strada. Ma il sempre più inutile assessore alla Valle del Luio dove era? Dove erano i consiglieri della “Valle”? Mentre a Roma si discute Sagunto viene espugnata, direbbero i latini con Tito Livio; mentre i nostri esimi assessori sono in vacanza (pagati) ad Albino rimangono i problemi, diremmo noi oggi. A proposito dell’Oltreserio in sede consigliare abbiamo anche deciso di votare, a favore della Consulta della Valle del Lujo, ben comprendendo la necessità per questa amministrazione, ma e soprattutto degli abitanti della zona, di supplire alle carenze del’assessore preposto.

Al di fuori dell’interpellanza della Lega Nord, per la quale abbiamo ottenuto rassicurazioni che “qualcosa si farà” (vigileremo attenti), l’unico elemento di discussione degno di un Consiglio comunale riguardava “l’ordine del giorno sulla chiusura dello stabilimento della Indesit di Brembate”: il nostro consiglio era chiamato a manifestare solidarietà ai lavoratori, esprimendo preoccupazioni per la chiusura dell’unità produttiva. Sebbene non si tratti di una realtà radicata sul nostro territorio albinese, ci è parso preoccupante che molte unità produttive si trasferiscano non solo in paesi laddove la manodopera risulti più conveniente ma, addirittura, dal Nord al Sud Italia godendo anche dei benefici garantiti dalla vecchia politica assistenzialista romana. Tutto ciò è inaccettabile. Non vorremmo, come detto dal governatore del Veneto Luca Zaia, che a forza di aiutare i cosiddetti “ultimi”, al Nord ci si ritrovi ad essere ultimissimi e senza più alcun aiuto. La Lega Nord si sente solidale e vicina a tutti questi lavoratori e, unitamente a tutti i propri esponenti politici presenti sul territorio, farà di tutto affinchè non abbiano più a verificarsi ed a tollerarsi situazioni del genere.

La serata è poi proseguita con un “interessantissima mozione...” riguardanti la conoscenza o meno dell’inno degli italiani, chiedendo che sia oggetto di insegnamento nelle scuole. Tutti i bambini diventeranno così dei perfetti Balilla, questa la promessa sottesa allo studio dell’inno. Ci siamo rifiutati di trattare l’argomento in Consiglio Comunale. L’elettorato merita rispetto, l’elettorato è stanco di queste balzane perdite di tempo imposte, vogliamo sperare, dall’alto. La Lega Nord tratta di problemi reali e non di aria fritta.

L'Ordine del giorno, visto che di fritture si trattava, prevedeva poi la discussione di un'altra mozione legata alla lingua italiana ed in particolare al suo uso corretto a discapito della “colonizzazione” dell’idioma inglese. Fortunatamente con intelligenza il proponente ha deciso di farla cancellare dall’ordine del giorno.

Questo, cari lettori, è stato lo scorso Consiglio Comunale. Dopo i favori post elettorali alle cooperative amiche che tanto avevano messo fretta agli amministratori locali prima dell’estate e che li avevano visti prodighi di delibere, nulla pare esser più accaduto. Neppure l’estate e la rassegna r-estate ad Albino pare più esser la stessa. Ridotta all’ombra di se stessa, l’assessore alla cultura, al tempo libero, alle tradizioni locali, non ha saputo creare un cartellone ad hoc, neppure per il tanto promesso in campagna elettorale rilancio turistico della Valle del Lujo. L’unico evento dell’estate parrebbe esser la della festa del Pd tenutasi presso il parco Alessandri. Non abbiamo parole, e neppure il loro vecchio elettorato pare averne. Capiamo benissimo che stare in vacanza è molto meglio che lavorare, ma quando si decide di occuparsi dei problemi della propria comunità, la cosa più importante dovrebbe esser il bene collettivo e non la propria vacanza al mare o in montagna.

Fortunatamente il nostro Movimento, anche durante l’estate è rimasto al lavoro, vicino, come sempre alla propria gente e lo ha fatto anche durante le varie feste dove ha potuto ascoltare il proprio elettorato fatto di gente comune, famiglie, giovani, lavoratori, così da coglierne le preoccupazioni, le esigenze e le speranze. La festa tenuta anche quest'anno ad Alzano, la tradizionale Bèrghem Fest, ha rappresentato l’apoteosi di questi momenti. Anche li eravamo presenti, a prestare il nostro lavoro per la buona riuscita dell’evento. Non come altri politici locali che siedono unicamente ai tavoli delle feste dei loro partiti per mangiare e bere, rimanere fra amici, senza curarsi del proprio elettorato abbandonato ed illuso. La festa ha avuto uno straordinario successo, mai visto così tante persone partecipare a questo storico appuntamento politico. Difficilmente su un palco è possibile far sedere ben tre ministri in carica. Alla Bèrghem Fest ciò è stato possibile. Si è parlato di economia, federalismo, lavoro, globalizzazione, sicurezza, e tutto ciò in un clima di grande partecipazione. Un grazie a tutti gli organizzatori ed a quanti, anche all’interno della nostra sede, hanno collaborato alla buona riuscita dell’evento.

Intanto anche settembre è arrivato, speriamo solo che questa sempre più “sgangherata” amministrazione non decida di ritirarsi durante l’autunno nel Parco del castagno assaporando castagne e vin brulè, lasciando ancora una volta Albino in balia di se stesso.

 

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