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Strategia di prevenzione della mortalità infantile e materna Stampa

Nonostante gli incoraggianti progressi registrati negli ultimi anni, la lotta per ridurre la mortalità infantile è un impegno senza tregua per l'UNICEF.

Sono ancora 8,8 milioni i bambini tra 0 e 5 anni che ogni anno, nel mondo, muoiono per cause che sarebbero, per la maggior parte dei casi, evitabili con misure poco costose (vaccini, antibiotici, micronutrienti, zanzariere anti-malaria, ecc.) o addirittura a costo zero, come l'allattamento al seno o l'applicazione di norme igieniche di base.


Oltre un terzo di questi decessi si verifica in Africa centro-occidentale, dove ogni anno perdono la vita 2,9 milioni di bambini sotto i cinque anni. In questa regione del continente africano l'UNICEF conduce da alcuni anni una strategia di prevenzione della mortalità infantile e materna che integra fra loro interventi sanitari essenziali, ottenendo da questa "somma" benefici tangibili, superiori a quelli che le stesse misure producono quando sono applicate in maniera isolata.

 

L'integrazione di vaccinazioni, assistenza pre-natale alle madri, uso di zanzariere trattate con insetticida, miglioramento del regime nutrizionale e ricorso a farmaci di base ha già consentito di ridurre mediamente del 20% la mortalità infantile nei distretti in cui la strategia è stata messa in atto (chiamata ACSD dall'inglese Accelerated Child Survival and Development).

L'UNICEF realizza questa strategia senza costruire nuove e costose infrastrutture ma sfruttando al meglio quelle esistenti, facendo leva sulla formazione del personale sanitario locale e sulla partecipazione consapevole delle comunità e dando priorità alle aree in cui il fenomeno della mortalità precoce è maggiormente incisivo.

Dal 2008, con la campagna "UN’ORCHIDEA PER L’UNICEF", è stata finanziata la strategia ACSD in 6 Stati della regione: Benin, Repubblica Democratica del Congo, Ghana, Guinea Bissau, Senegal e Togo.

L'obiettivo è di ridurre del 25% la mortalità infantile in questi Paesi. Beneficiari diretti e indiretti dei progetti così finanziati sono circa 155 milioni di abitanti, tra cui 20,5 milioni di bambini di età compresa tra 0 e 5 anni.

L'UNICEF Italia ha avviato il sostegno al progetto nel settembre 2008, con un primo trasferimento di 1.452.040,00 euro, cui ha contribuito per oltre un terzo la prima edizione dell'iniziativa 'Orchidea UNICEF', che ha raccolto a ottobre 2008 nelle piazze italiane più di 500.000 euro, di cui 34.306,62 euro raccolti in provincia di Bergamo.

Al primo trasferimento sono seguiti un secondo, a luglio 2009, di 2.274.661,00 euro grazie alle donazioni di privati, aziende e scuole e un terzo di 822.587,00 euro a ottobre 2009, a chiusura della seconda edizione della campagna 'Orchidea UNICEF' di cui 47.547,75 euro raccolti nella nostra provincia. Nel primo anno di attività, i fondi utilizzati per gli interventi risultano di oltre 990.000,00 euro. Le risorse restanti sosterranno il potenziamento degli interventi nei 6 paesi e l'estensione degli stessi a 2 nuovi paesi: Ciad e Repubblica Centrafricana.

Traducendo i risultati attesi in termini di decessi prevenuti, si stima che la campagna contribuirà a salvare la vita di quasi 230.000 bambini sotto i 5 anni e di oltre 2.000 donne incinte.

D.ssa Ermanna Vezzoli
Presidente UNICEF Bergamo

Sede:
Via Zambianchi 5
24121 Bergamo
Tel. 035/219517
Fax 035/219646

Negozio:
Via S.Alessandro 37 a/b
24122 Bergamo
Tel. 035/249649

 

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