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Feste patronali “presentate” dal vescovo di Bergamo Stampa

Un ospite d’eccezione per le feste patronali della parrocchia di Abbazia. Per l’edizione 2010 della festa di San Benedetto, che come ogni anno, l’11 luglio, apre il programma delle feste patronali di San Benedetto, appunto, e del co-patrono San Cernardo, c’era un “padrino” di grande importanza: il vescovo di Bergamo, mons. Luciano Beschi, che domenica 11 luglio, alle 10, ha presieduto una S.Messa solenne, alla presenza di tutti i sacerdoti delle cinque parrocchie della Valle del Lujo e del prevosto di San Giuliano di Albino, don Giuseppe Locatelli, vicario di Albino-Nembro. Ad accoglierlo, sul sagrato della chiesa parrocchiale, una comunità festante, che non ha voluto mancare alle celebrazioni solenni per il patrono della parrocchia di Abbazia, San Benedetto abate da Norcia, patrono d’Europa (fu proclamato tale, il 24 ottobre 1964, da papa Paolo VI). Un evento per la piccola comunità dell’Oltreserio albinese, che già fin dal mattino si era mossa attorno alla chiesa e al chiostro, addobbando le balaustre del sagrato con festoni bianchi e rossi, mentre dalle finestre e dai balconi delle case scendevano i nuovi stendardi di San Benedetto. All’arrivo del vescovo, poi, uno sparo di mortaretti ha richiamato tutti davanti al portone della chiesa, con in prima fila il gruppo alpini dell’Oltreserio. Qui, il parroco di Abbazia don Filippo Bolognini, insieme al vicario di Albino-Nembro don Giuseppe Locatelli e all’assessore alla Valle del Lujo, Monia Carrara (in rappresentanza dell’amministrazione comunale), hanno salutato il vescovo, accompagnandolo poi dentro la chiesa. Dal vescovo un grazie a tutti i fedeli. “Grazie, per l’invito che mi avete lanciato – ha esordito mons. Francesco Beschi – E’ bello condividere con voi la festa, quella di San Benedetto, patrono d’Europa. Un saluto a tutti i presenti: alla comunità, alle famiglie, ai giovani, ma soprattutto agli anziani e agli ammalati che non possono essere qui. E grazie a chi ha animato questa festa, alla corale parrocchiale, ai volontari, a tutti voi. In particolare a don Filippo e agli alpini”.

La Messa, presieduta dal vescovo, ha visto la partecipazione di tutti i parroci della Valle del Lujo: don Dario Colombo (Fiobbio), don Filippo Bolognini (Casale e Abbazia), don Daniele Belotti (Vall’Alta), don Adelio Quadri (Dossello).

Al termine della Messa, durante il rinfresco, don Filippo ha fatto dono al vescovo di una carta geografico-storica del ‘600, che rappresenta le province di Brescia e Bergamo, quale saluto alla terra di origine del vescovo e alla terra del suo nuovo ministero.

A svettare imponente sopra l’altare una tela di San benedetto, opportunamente restaurata per l’occasione. Don Filippo, poi, ha presentato al vescovo i lavori di restauro della piccola abside (la parte più antica dell’abbazia) che si apre alle spalle dell’altare, nonché il recupero degli affreschi cinquecenteschi. Gli interventi sono coordinati dalla Dott.ssa Amalia Pacia, responsabile della Soprintendenza per i beni storici, artistici e etnoantropologici della Val Seriana. “Pensiamo di concludere i lavori in autunno – ha spiegato il parroco don Filippo Bolognini – Vorrei ringraziare per la collaborazione il Comune di Albino e la Fondazione della Comunità Bergamasca”.

Festa grande ad Abbazia, dunque, la frazione della Valle del Lujo che gravita attorno all'abbazia benedettina, le cui radici risalgono addirittura al 1131. Ma ancora nulla, al confronto delle tante serate di festa che animeranno la piccola frazione, fino al prossimo 1° agosto. Venerdì 23 luglio, per esempio, alle 20.30, meditazione su San Bernardo, tenuta da don Ezio Bolis, docente di Spiritualità del Seminario di Bergamo. Le giornate di festa per San Benedetto sono previste per il 24 e il 25 luglio, con momenti di ricca gastronomia e momenti musicali. Venerdì 30 luglio, poi, festa ufficiale dei Santi Patroni Benedetto e Bernardo: alle 20.30, S.Messa solenne, cui seguirà la processione per le vie della frazione, accompagnata dalla corale parrocchiale e dalla banda di San Vittore di Gaverina. Presiede mons. Mansueto Callioni, che festeggerà i 40 anni di sacerdozio.

Il 31 luglio e il 1° agosto, infine, serate di festa popolare.

Sara Poli

 

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