Verde pulito: scoperte cose incredibili!!! |
No non è possibile. Si fa un bel parlare di tutela dell’ambiente, di attenzione alle bellezze naturali, di recupero di sentieri e vallette montane. E poi eccoci qua, a dover parlare di mostruosità ecologiche, di rifiuti abbandonati, di montagne di ferro e legno lanciati dai bordi delle strade e riversati nei valloni. Discariche abusive che fanno rabbrividire. Un bel campionario di lordure, che hanno obbligato i tanti volontari che si sono impegnati nella recente Giornata del Verde Pulito a tapparsi il naso, a turarsi le orecchio e a chiudere gli occhi, tanto era schifoso quello che hanno trovato abbandonato in Valle del Lujo. Certo, la valle è un passaggio obbligato intervallivo, luogo adatto per abbandoni illeciti, per scarichi abusivi. Tanto chi controlla? Chi salirà mai fino agli 800 metri del Colle Gallo? Chi si accorge di quello che viene fatto d’inverno, al buio, in silenzio, ai bordi della strada o ai piedi di una collinetta? Invece, eccoci qua, a documentare delle brutte sorprese, quelle che hanno visto i volontari che hanno partecipato alla Giornata del Verde Pulito, organizzata dall’amministrazione comunale di Albino, in collaborazione con diverse associazioni di volontariato del territorio. Proprio a Casale di Albino, alla testata della Valle del Lujo, i volontari del Gruppo Culturale Amici di Casale si sono imbattuti in rifiuti molto insoliti. Nelle quattro ore in cui sono stati impegnati, precisamente lungo la strada provinciale 39 Albino-Casazza, nel tratto che dalla frazione porta al Passo del Colle Gallo, i volontari hanno raccolto rifiuti di ogni genere: cartoni, vecchi mobili, tubi della stufa, stendi panni, tubi, materiali ferro di ogni tipo, bottiglie e taniche di plastica. Ma la cosa curiosa è che questo tipo di rifiuto è quasi normale trovarlo ogni anno durante queste giornate ecologiche. Quest’anno, però, i volontari hanno voluto addentrarsi di più nei valloni, soprattutto in località Croce, nei presi dell’acquedotto comunale, sopra l’abitato di Casale. Ebbene, qui si sono fatte delle scoperte incredibili. Innanzitutto, un frigorifero anni ’70; quindi, una pompa idraulica, con relative tubazioni, quasi certamente abbandonate da qualche operaio o tecnico (forse comunale?) che è intervenuto proprio nell’acquedotto del Comune di Albino; e, con grande sorpresa, anche un’auto, un’Alfa sembra, che avrà certamente oltre trent’anni. Chi l’ha buttata nella scarpata? Di chi sarà? Beh, è da recuperare, non c’è che dire, altrimenti essa rappresenterà per altri anni l’oltraggio che i soliti noti hanno voluto arrecare alla natura. Luca Birolini |