Quattro chiacchiere con… |
Tiziano Vedovati Presidente della Fondazione Honegger Tiziano Vedovati, 52 anni, nato ad Albino e residente a Desenzano al Serio, è dal 24 marzo scorso il nuovo presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Honegger, l’ente a gestione privata, in stato di autonomia amministrativa, che dal 2005 si è sostituito alla vecchia IPAB (Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza) nella guida della struttura socio-assistenziale di via Crespi, ad Albino, conosciuta come Casa Albergo per persone anziane e presente sul territorio comunale con due strutture, la Casa di riposo e la struttura protetta G. Honegger. Una trasformazione che ha rappresentato, e tuttora rappresenta, la soluzione migliore per valorizzare la secolare tradizione di assistenza e volontariato della comunità albinese e, in particolare, il profondo legame presente fra la struttura sanitario-assistenziale e la comunità locale. Con la nascita della Fondazione Honegger, infatti, si è voluto arricchire quel senso di appartenenza e di vicinanza che da sempre aveva caratterizzato la Casa di Riposo. Al timone di questa struttura, come detto, Tiziano Vedovati, libero professionista, attualmente agente di commercio, che ha fra i suoi tanti interessi (escursioni in montagna, pesca) soprattutto la politica. Infatti, è stato consigliere comunale DC nel mandato ‘80-‘85, ancora consigliere comunale dal 1995 al 2004 in seno al PPI Margherita, oltre a consigliere della Comunità Montana Valle Seriana nel mandato ’80-‘85 e responsabile PPI e Margherita sia ad Albino sia in Valle Seriana. Attualmente, è membro dell’assemblea provinciale del PD e membro del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Ambito Territoriale Ottimale ATO di Bergamo. Ora, Tiziano Vedovati, con grande spirito di servizio, ha accettato il delicato incarico di presidente della Fondazione Honegger. A lui, Paese Mio rivolge alcune domande, per meglio capire la realtà della struttura e conoscere le novità in atto. Innanzitutto, da chi è formato il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Honegger? Il nostro statuto prevede che la nomina dei cinque membri nel consiglio di amministrazione venga fatta dal sindaco della Città di Albino. Oltre al sottoscritto, che è subentrato al Dr. Antonio Novali, sono presenti Paola Benigni, come vice-presidente, già direttore di banca; Fabio Zucca, attuale direttore sanitario presso la Casa di Riposo di Casnigo; Luciana Birolini, già insegnante e da sempre impegnata nel sociale; Delia Camozzi, avvocato, già assessore nella giunta Rizzi. Ovviamente, ringrazio il CdA precedente, il presidente Novali e i consiglieri Bruno Testa, Alfredo Vismara, Emanuele Pezzotta, Gian Franco Facci. Quali le iniziative intraprese nei mesi scorsi? La prima scelta del nuovo CdA è stata quella di attribuire una diversa definizione alle 200 persone che vivono all’interno delle nostre strutture (Casa Albergo-Casa di Riposo in via Crespi e Struttura Protetta Honegger in via Capuccini): non vengono più chiamati “ospiti”, ma “residenti”, a voler sottolineare che la Fondazione è la loro casa. Inoltre, abbiamo avviato incontri volti all’ascolto degli attori che ruotano intorno alla Fondazione (Organo di Tutela e Promozione, RSU, Volontari, Progettisti e Direttori Lavori della ristrutturazione, dipendenti riuniti in assemblea, Revisore dei Conti). Di vitale importanza, poi, è stato l’avvio della ristrutturazione del secondo piano, indispensabile per adeguare la struttura agli standard regionali, necessari per avere l’autorizzazione ad operare. Qual è la strategia attuale della Fondazione? La nostra strategia è volta all’immediato e al futuro. Stiamo prestando la massima attenzione al personale, inteso come “risorsa”, puntando sulla motivazione, sulla responsabilizzazione e sulla circolazione delle informazioni a tutti i livelli. Vogliamo elevare il legame tra i dipendenti e l’organizzazione attraverso una vera condivisione dei valori e degli obiettivi. Inoltre, abbiamo appaltato i lavori per l’adeguamento agli standard regionali, realizzando la ristrutturazione del 2° piano. Purtroppo, i ritardi accumulati dal 2003, non hanno consentito di completare la ristrutturazione entro il 2009, perdendo la possibilità di ottenere l’accreditamento, almeno per una parte dei 52 posti solo autorizzati, e di conseguenza i contributi alle rette da parte della Regione (che sono compresi tra 9.000 e 17.000 euro annui per ogni posto). Per il futuro, cioè entro l’autunno, dobbiamo definire un piano strategico complessivo (economico, organizzativo e di servizi), valido anche per i prossimi anni. Quali sono le attività e i progetti? Dobbiamo definire i dettagli del completamento della ristrutturazione del 1° piano e del piano terra; completare la ristrutturazione entro la scadenza, cioè la fine del 2011, per poter avere l’autorizzazione dalla Regione Lombardia (diversamente ci verrà revocato il permesso a operare); ridefinire l’organizzazione e la funzionalità delle risorse umane; attuare gli interventi volti al risparmio energetico; potenziare il ruolo e la funzione strategica dei volontari; cercare di coinvolgere maggiormente gli albinesi; potenziare il rapporto con i parenti; contenere le rette. Quali sono i collaboratori e i loro incarichi? Il Direttore Sanitario è il Dott. Antonio Cartisano, responsabile del personale sanitario assistenziale. Il Direttore Amministrativo è il Rag. Luigi Birolini, responsabile amministrativo e del settore alberghiero. Complessivamente nella struttura sono impiegati 152 dipendenti (di cui 35 part-time), impegnati 365 giorni all’anno ininterrottamente. Questa dimensione la rende una delle più importanti imprese della città di Albino. Qual è il rapporto fra Fondazione e territorio (realtà associative, amministrazione comunale, comunità)? Il rapporto con l’amministrazione comunale e i volontari è proficuo, mentre con la comunità, intesa come Parrocchia di Albino e Parrocchie delle frazioni, Caritas, Associazioni Anziani, è da potenziare. Il nostro obiettivo è quello di tornare a fare sentire come propria degli albinesi questa importante struttura. Certamente, un ringraziamento particolare va ai Volontari che singolarmente e in associazione, cioè la Milly Honegger, con il loro apporto ci aiutano a meglio seguire i nostri residenti. Cosa si sta facendo per il futuro? Stiamo analizzando nel dettaglio la gestione della Fondazione per valutarne le potenzialità e i limiti, per capire quanto è possibile migliorare. Abbiamo iniziato un percorso di ascolto delle associazioni che gravitano nell’area anziani, per poter capire il grado di collaborazione possibile. Le necessità personali dei nostri residenti sono molte e l’organizzazione della Fondazione non le può in assoluto soddisfare tutte, per questo la collaborazione dei volontari ci può aiutare a fare il salto di qualità. E ora un invito. Tutti gli albinesi possono contribuire anche attraverso la devoluzione del 5 per mille a favore della Fondazione. (firmare, indicando il Codice Fiscale 80025590169) P.S. |