Articolo Lista Rizzi |
Quei “Bruti” delle minoranze!!! “Hinc sunt leones” (qui ci sono i leoni) si leggeva sulle carte geografiche dell’antica Roma per indicare quel mondo selvaggio e barbaro che esisteva al di là dell’ultima frontiera dell’Impero in Africa. Ebbene dall’articolo del gruppo consiliare di maggioranza pubblicato sull’ultimo numero di Paese Mio sembra proprio che al di là dei banchi della maggioranza vi siano solo belve crudeli e selvagge. E per rimarcare che i consiglieri di minoranza siano solo dei “Bruti” interessati esclusivamente alla “Roba”, sì, proprio a quella “Roba” che tormentò per tutta la vita il noto Mastro Don Gesualdo di Giovanni Verga, i consiglieri di Luca sono andati persino a scomodare l’Ulisse dantesco. BRAVI, BRAVI DAVVERO, un bel compitino!!! Se uno straniero, proveniente da un altro continente, leggesse l’articolo del gruppo di maggioranza penserebbe che, prima degli Arancioni di Luca, i 15 anni di governo Cugini e Rizzi siano stati anni funesti per la povera Albino, un periodo di scorribande barbariche che cancellarono completamente la civiltà dalla nostra città, una fase di assenza di cultura, di arte, di poesia, di pensiero. Ora, noi del gruppo della lista civica “Rizzi Sindaco degli Albanesi”, ma senza alcuna superbia crediamo anche di parlare a nome degli altri gruppi di minoranza, e forse anche a nome di qualcuna della maggioranza che certamente si è reso conto degli scempiaggini contenute nel proprio articolo, ora chiediamo a Voi tutti Cittadini Albinesi, ma veramente vi sembra di aver vissuto negli ultimi quindici anni in quelle foreste o in quelle steppe dove Tacito scriveva che vi fossero solo leoni, cioè solo barbarie e inciviltà??? Guardate, non basterebbero le pagine dell’intero inserto riservato all’Amministrazione Comunale per fare un elenco succinto di tutte quelle iniziative culturali, mostre, convegni, corsi d’arte e letteratura, pubblicazioni di ogni tipo, che hanno caratterizzato i quindici anni di Amministrazione Cugini e Rizzi. A buon diritto la città di Albino avrebbe potuto adottare l’articolo 9 della nostra costituzione che recita “la Repubblica promuove lo sviluppo della Cultura”, perché mai come nelle Amministrazioni Cugini e Rizzi, attraverso l’Assessorato alla Cultura guidato dall’Ass. Patrizia Azzola, il Comune di Albino, come ultimo anello della catena degli enti territoriali nazionali, ha saputo portare la cultura nelle case di tutti. Di seguito, come dei flesh, con titoli ed immagini, ricorderemo alcuni dei momenti e delle iniziative più importanti che sono stati messi in campo in quindici anni, sicuramente basteranno a ridestare la memoria dei membri di maggioranza, memoria che pare ottenebrata come quella di quegli uomini chiamati “Mangiatori dei fiori di Loto” che Ulisse, in questo caso quello omerico, incontrò durante il suo lungo ritorno all’amata Itaca. Per la prima volta, nell’autunno 1996, in occasione della presentazione dei due volumi “Storia delle Terre di Albino”, vide la luce una rassegna dedicata alla promozione dell’arte, della storia e della cultura locali, rassegna chiamata appunto TERRE DI ALBINO, GIORNATE DELLA STORIA E DELL’ARTE. La fortuna di questo appuntamento culturale è stata sancita dal successo di pubblico anche non albinese sempre più numeroso ogni anno e dall’alto profilo culturale di talune iniziative e dalle pubblicazioni ad esse collegate delle quali meritano di essere ricordate La bottega dei Marinoni XV-XVI secolo, Gli uomini e le terre di San Benedetto in Vall’Alta, Sulle corde del Mandolino, Le Cave dell’Abbazia, Albino e le sue campane, Quando eravamo Poveri, La Donna del Gioco. E poi l’appuntamento con ALBINO CLASSICA, festival di primavera, giunto alla sua decima edizione, la rassegna estiva RESTATE AD ALBINO con un mix di cultura, spettacoli e divertimento, l’appuntamento con il teatro dialettale “Curì, curì…Teater ad Albì, e poi e poi…ahimé non abbiamo più spazio, l’attuale Amministrazione è molto parca con gli spazi concessi alle minoranze, il di più ce lo dobbiamo pagare, ma siamo convinti che questo basti a ricordare che le Amministrazioni Cugini e Rizzi non sono state solo protagoniste di un fare materiale ma anche di un fare immateriale ma altrettanto importante come l’arte, la storia, la letteratura, la musica, il teatro, il cinema e anche il divertimento. |