QUATTRO CHIACCHIERE CON… |
DOMENICO CALZAFERRI Nato a Clusone nel 1950, coniugato con due figli, Domenico Calzaferri è quello che negli Stati Uniti, e per certi versi anche in Italia, viene chiamato , un uomo che si è fatto da solo, scalando pian piano, con tenacia e impegno, i tanti scalini del successo, agguantando con estrema decisione e forza di carattere la corsa giusta per un’ottima carriera. Dal 1967 al 1971, infatti, era un semplice operaio marmista, quindi commerciante dal ’71 al ’79, in quel di Clusone, e ancora dal ’79 al ’95 commerciante nel settore calzaturiero e dell’abbigliamento, nonché imprenditore nel settore alimentare (gelati). Non senza guardare allo sport, tanto che dall’83 al ’90 è stato presidente della Clusone calcio, che ha militato anche nel campionato di Promozione. Quindi, dal ’95 a tutt’oggi è consulente immobiliare (socio e presidente della Ideanet e della Real Casa) e amministratore delegato della società , che sta realizzando il Centro Honegger. Ma anche socio della Valcolor e della Idea Legno, amministratore delegato di diverse imprese, come Cometa Dulcinea, la Agenzia delle Valli, la Paradiso, la Clusone Uno, la Clusone Due, la Domo Immobiliare, e tanto altro ancora. Senza dimenticare che dal 1990 al 2003 è stato consigliere della Banca di Credito Cooperativo Valle Seriana, mentre dal ’97 al 2002 ne è stato anche il vice-presidente. Ma ecco il grande salto. Dal 23 maggio 2003, e fino ad oggi, è il presidente della Banca di Credito Cooperativo Valle Seriana. A lui la direzione di Paese Mio pone alcune domande, in merito soprattutto alla vicenda del Centro Honegger, che dopo alcuni mesi di stop, ha recentemente riaperto il cantiere, per una ripartenza dei lavori che punta a consegnare il nuovo centro commerciale alla comunità albinese per il prossimo Natale 2010. Allora, si riparte? Ebbene sì. Lo scorso 10 maggio il cantiere in via Marconi è stato riaperto. La gente di Albino si chiedeva come mai, dopo aver ottenuto dal consiglio comunale il via libera per l’unione di due distinte licenze di vendita “food” (una di 1.223 mq e l’altra di 1.248 mq), in un unico “spazio alimentare unico” di 2.500 mq, la Albino Prima, la società immobiliare titolare del Piano Integrato di Intervento residenziale-commerciale denominato “Centro Honegger”, avesse chiuso il cantiere, bloccando i lavori. Presto detto. Dopo l’ok consiliare, a settembre, per la struttura di vendita da 2.500 mq, c’era da risolvere il problema della viabilità, funzionale al centro commerciale, cioè la realizzazione di due rotatorie, una in fondo a via Duca d’Aosta, l’altra davanti al santuario della Madonna del Pianto. Un intervento non di poco conto, perché non potevo ripartire a costruire senza essere sicuro che le aree dove si sarebbe sistemata la viabilità fossero disponibili. Fortunatamente la situazione si è sbloccata per la rotonda in fondo a via Duca D'Aosta: è di pochi giorni fa (fine aprile) il benestare della Provincia per la definizione del progetto. Detto della nuova convenzione con il Comune di Albino, è stato firmato l’accordo con la società di distribuzione dell’alimentare che dovrebbe gestire il punto vendita “food”? Il problema viabilità era la condizione indispensabile per chiudere la convenzione con la società “Il Gigante” (azienda brianzola di grandi magazzini e supermercati, ndr), che così prenderà in carico la gestione della struttura “food”. Ora, posso dire che tutto è a posto. Abbiamo riaperto il cantiere e porteremo a termine il progetto, al più presto. Sono sicuro che ce la faremo entro il prossimo Natale 2010. Un bel regalo per la comunità di Albino. Quali altri interventi la società Albino Prima dovrà concedere al Comune di Albino, come contropartita della nuova convenzione che ha sbloccato il contenzioso in atto? Oltre alla nuova viabilità davanti al centro commerciale, dovremo completare l’ingresso al campo “Falco” e realizzare la palazzina al campo “Falco” che accoglierà le sedi delle società sportive albinesi. Inoltre, rispettando la convenzione firmata, ci faremo carico dell’assunzione, presso il Centro Honegger e la galleria commerciale formata da 42 negozi, di 40 persone che vivono una situazione di lavoro precario o addirittura sono disoccupati. Sono oltremodo contento di questo aspetto, che qualifica tutta la convenzione, perché dà ossigeno a una realtà occupazionale in sofferenza. E sono contento di aver trattato con il nuovo sindaco di Albino, Luca Carrara, che in tutta l’operazione ha dato prova di buon senso, cercando di chiudere in fretta il contenzioso, senza guardarsi indietro, ma puntando ad ottenere vantaggi concreti per la comunità albinese. Voglio essere polemico: una capacità di dialogo e un’oculatezza ben diversa dal suo predecessore, con il quale abbiamo avuto solo tensioni e problemi. Nello specifico, quali saranno le strategie per l’assunzione? Diversamente da tanti imprenditori della zona, che promettono posti di lavoro, ma alla fine sono solo promesse, io voglio rispettare i patti: quello che è scritto nella convenzione è legge. Assumeremo a tempo pieno 40 disoccupati o persone senza lavoro oppure 80 persone a part-time. La selezione del personale verrà fatta da un pool di tecnici: i responsabili della società di vendita alimentare e i funzionari del Comune di Albino. Un’informativa per gli albinesi. E dopo la consegna a Natale del centro commerciale? Prima consegniamo il centro commerciale e la galleria di negozi, poi daremo il via alla realizzazione del PII Centro Honegger, che su 26.000 mq di superficie prevede diverse strutture: oltre al centro commerciale, si sale con scale mobili alla galleria commerciale e ai negozi; quindi, nel piano seminterrato, un centro fitness, con palestra attrezzata, piscina, centri estetici e centri medici; una struttura alberghiera e tre palazzine, per un totale di 90 appartamenti. P.S. |