Progetto Cernitzy: iniziativa di solidarietà all’I.C. Solari |
Aksana, Ilona, Andrei, Neli, Ina, Maryna, Ira, Vladi, Stas, Vania, Katy, Valery, Svieta, Andrei, Artsem, Cristina, Maksim, Yulia, Maria, Alena, Dimitry, Natallia, Yauheni, Vika, Alessia, Mikail, sono alcuni nomi dei ragazzi Bielorussi ospitati nell’istituto per ragazzi orfani o abbandonati di Cernitzy, nella regione di Vitebsk in Bielorussia, che ancora stanno pagando un conto durissimo in termini di disagio sociale, economico e di vite umane dopo il disastro del 1986 a Chernobyl. Anche quest’anno l’I.C. di Albino nell’ambito di “SolidarMente”, il progetto di Solidarietà che si propone sia come occasione di crescita personale che come riflessione sui bisogni degli “altri”, ha suggerito un’iniziativa di sensibilizzazione, di presa di coscienza e di approfondimento sui i valori dell’uguaglianza e della salute, declinata nel “Progetto CERNITZY”. Gli studenti del Solari, grazie alla collaborazione con la sezione “Aiutiamoli a Vivere di Clusone” hanno potuto conoscere le storie dei bambini e degli adolescenti ospitati nell’Istituto di Cernitzy e contribuire al miglioramento delle condizioni di vita dei bambini e dei ragazzi ospitati in questo istituto raccogliendo generi di prima necessità. “L’incontro a scuola con i volontari ci ha aiutato a capire meglio le condizioni di vita dei nostri coetanei. In particolare siamo rimasti colpiti dal fatto che l’alcolismo e il fumo siano tra i problemi principali e che, non essendoci controllo da parte degli adulti, nelle relazioni regni la regola del più forte. “Perché bevono o si fanno?” abbiamo chiesto? “Bevono per dimenticare i maltrattamenti subiti, bevono per dimenticare di essere soli, bevono per dimenticare di aver visto troppe persone morire”, ci ha risposto Domenico. Durante l’intervento dei volontari Domenico, Mauro e Massimo il silenzio e l’entusiasmo erano alle stelle: grazie alle fotografie, ai video ma soprattutto alla loro testimonianza abbiamo toccato con mano l’importanza della solidarietà, ma soprattutto abbiamo scoperto che i modi per essere solidali possono essere tanti e diversi. Le sensazioni che abbiamo vissuto sono molte e diverse tra loro: abbiamo provato sofferenza per tutte le persone colpite in modo devastante dalle radiazioni di Chernobyl, tristezza per tutti coloro che sono stati costretti ad abbandonare i propri paesi e le proprie case, angoscia per tutti i ragazzi abbandonati a se stessi. Abbiamo provato felicità guardando i miracoli che i volontari hanno compiuto nell’orfanatrofio di Cernitzy, emozione vedendo la consegna del materiale che abbiamo raccolto, allegria nel vedere i loro occhi illuminarsi all’arrivo dei volontari. Ognuno di noi ha sentito di poter vivere un'avventura veramente grande sia dandosi da fare nel raccogliere generi di prima necessità che con la possibilità di spalancare la porta di casa per accogliere un bambino in difficoltà per una vacanza salute, o da magari facendo una vacanza lavoro. È bello avere un obiettivo comune a tutta la scuola senza distinzioni di ruoli. Mai come quest’anno abbiamo vissuto l’iniziativa di solidarietà come un lavoro di squadra: ragazzi, insegnanti, bidelli, preside, genitori, segretarie hanno cercato di dare il meglio di sé vivendo sulla propria pelle lo slogan che fa da filo conduttore alle nostre iniziative di solidarietà: “basta poco per fare molto, se quel poco è un bene condiviso da molti.” Gli studenti dell’I.C.Solari |