Gli affreschi di piazza Carnovali |
Tutte le volte che passo per Piazza Carnovali e osservo gli affreschi mi chiedo, e con me numerosi altri cittadini di Albino, se veramente sono stati restaurati. Mi viene spontaneo rispondere che no, non sono stati restaurati, perché sono tali e quali a prima dell'intervento. Ammetto che ci sono varie tecniche di restauro e correnti di pensiero su come effettuare i restauri. Eppure qualcosa deve pur essere stato fatto: infatti, per numerosi mesi, troppi dico io, tutti abbiamo visto i ponteggi davanti agli affreschi... io però non sono un tecnico e mi fermo qui. C'è però una curiosità che mi ha colpito (si fa per dire...). Se si osserva attentamente e ripeto attentamente, date le condizioni dell'affresco, si nota che il terribile Leone, simbolo della potenza di Venezia, mostra la sua bella linguetta rossa! Ho effettuato una ricerca su un centinaio di raffigurazioni sia pittoriche che scultoree, sparse su tutto il territorio della Serenissima Repubblica, e non ho mai trovato una volta il leone di san Marco che mostra la lingua. Solo in una raffigurazione del Tiepolo (anno 1740) ho trovato un leone vecchio, accovacciato e sdentato, ma ciò sta ad indicare volutamente il tramonto della potenza di Venezia. Solo ad Albino dunque il leone di san Marco fa le boccacce? E' veramente un "unicum"! Sarebbe interessante effettuare una ricerca storica per saperne il motivo. L'antico autore dell'affresco vuole insultare gli antichi abitanti della città? Per quale motivo? Non potrebbe però essere una svista degli attuali restauratori, tratti forse in inganno da una caduta di colore, o una sbavatura, o gli insulti di qualche uovo marcio lanciato contro gli affreschi? Ora però mi pongo alcune domande forse anche volutamente polemiche... I nostri restauratori sono tutti veramente competenti? E chi li controlla? E chi poi giudica e valuta il risultato del loro lavoro? Come mai di tante opere in restauro sul nostro territorio, la quasi totalità viene affidata a restauratori che non sono della nostra comunità? Sono domande che mi pongo, ma non so se avrò una risposta, non tanto io personalmente, ma tanti cittadini e contribuenti di Albino. Cordiali saluti e ringraziamenti. Pierangelo prof. Piantoni |