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Ferma la funivia fino alla fine di giugno Stampa

Fa un certo effetto vedere ferma la funivia Albino-Selvino. Ma ormai è così da un mese, precisamente dallo scorso 12 aprile, quando la Bergamo Trasporti , in particolare la Bergamo Trasporti Est, una delle tre società consortili che, in qualità di aggiudicatarie delle gare d’appalto indette dalla Provincia di Bergamo, esercitano il servizio di trasporto pubblico locale su tutto il territorio provinciale, ha annunciato sul proprio sito internet che “a causa lavori di straordinaria manutenzione della funivia, a decorrere da lunedì 12 aprile, e fino al termine dei lavori, previsti per il 15 giugno, verrà sospeso il servizio tra Albino e Selvino”. Un messaggio perentorio, che si è concretizzato da una parte con lo stop delle corse della funivia e dall’altro con l’attivazione di un servizio sostitutivo, mediante autobus per garantire il collegamento da e per l’Altipiano.

Ormai è un mese che i lavoratori e gli studenti sono costretti a forti disagi, perché il servizio sostitutivo ha degli orari un po’ difficili, soprattutto al mattino, tali da far alzare anzitempo le persone. Nello specifico, le corse giornaliere toccano la stazione di Albino (con passaggio anche all’istituto superiore Oscar Romero, per servire gli studenti dell’Altopiano di Selvino e Aviatico che lo frequentano), la stazione e la chiesa parrocchiale di Nembro, la frazione di San Vito, corso Milano e via Monte Alben a Selbino, la bidonvia del Monte Poieto e la piazza di Aviatico. Sette corse per l’andata e sette per il ritorno. Un servizio ottimale, non c’è che dire, che copre tranquillamente la sospensione del servizio funiviario, ma che lascia perplessi sul perché dei lavori e, poi, perché proprio adesso, quando ancora la scuola non è terminata.

“Si tratta di lavori straordinari di ammodernamento – hanno detto i responsabili della Sab – Si andranno a sostituire le funi portanti, le funi traenti e la fune di soccorso. Ma soprattutto verranno sostituite le due cabine, che avranno una linea più moderna rispetto alle attuali. Queste sono in fase di costruzione presso l’azienda Gangloff di Berna, in Svizzera”. In verità, non sono lavori necessari. La vita tecnica delle infrastrutture è ancora lunga. Dal punto di vista qualitativo, poi, l'impianto è in ottime condizioni, funi comprese: diciamo che, rispetto alla durata media sono a metà della loro vita. Però, i vertici Sab hanno deciso di intervenire in anticipo rispetto al tempo limite, perché così l'azienda riusciva a ricevere alcuni incentivi regionali (un contributo del 50% della spesa complessiva degli interventi, che è di ben 610.000 euro). Discorso diverso per le cabine, che erano un po’ malandate, tali da essere prontamente sostituite. La Sab, poi, ha comunicato che verranno sostituiti anche gli impianti di sicurezza.

I lavori, come già detto, dureranno fino al 15 giugno, ma poi sono da mettere in conto i tempi tecnici per i collaudi, che verranno effettuati dall’USTIF (Ufficio Speciale Trasporti a Impianti Fissi) del Ministero dei Trasporti. Si pensa, quindi, che i lavori termineranno a fine giugno.

Ma andiamo a coprire alcune caratteristiche della funivia Albino-Selvino, che è particolarmente amata e apprezzata dagli albinesi. Essa fu progettata dal prof. Vittorio Zignoli, del Politecnico di Torino, nel 1954 e inaugurata, dopo lavori lunghi due anni che hanno visto impegnata la ditta Agudio di Torino, il 5 aprile del 1958 dall’allora sindaco di Albino prof. Luigi Goisis e dal presidente della Società Anonima Funivia Albino Selvino (SAFAS), l’avv. Davide Cugini. Come si disse allora: “Era il primo esempio di struttura realizzata per un normale servizio di comunicazione per passeggeri per luoghi abitati e collegamento fra il fondo valle e l’Altopiano di Selvino-Aviatico”.

Fu gestita inizialmente, e fino al 1989, dalla Società Anonima Funivia Albino Selvino (SAFAS). In quell'anno, passò in gestione alla Società Autoferrovie Bergamo (SAB). Soltanto un anno prima, nel 1988, l’impianto fu rinnovato completamente: nuove vetture e nuove carrelliere, nuova meccanica di movimento dell’impianto, ora automatizzato e computerizzato, con in regia sempre la ditta Agudio di Torino.

In questi anni, come si legge anche nel recente libro di Massimiliano Rizzi, che ne ha celebrato i 50 anni di onorato servizio, la funivia sta fornendo un indispensabile sostegno allo sviluppo economico e turistico dell'Altopiano di Selvino e Aviatico (numero si passeggeri trasportati ogni anno: 62.000, da fonti Sab). Ma soprattutto mantiene ancor oggi un ruolo insostituibile per il collegamento rapido dell’Altipiano con il fondovalle seriano, altrimenti raggiungibile solo con la strada provinciale 36 , peraltro riqualificata in gran parte del suo tracciato proprio tre anni fa dalla Provincia di Bergamo.

Giuseppe Facchinetti

 

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