Addio a Padre Lino Pedron |
La comunità dehoniana della Scuola Apostolica di Albino è in lutto per la morte del confratello, padre Lino Pedron, avvenuta lo scorso 13 aprile, all’interno dell’ascensore dell’istituto. Una morte che ha lasciato nel più grande e profondo sconforto la comunità dehoniana, ma anche la stessa comunità albinese, che ben lo conosceva, soprattutto per il fatto che per sei anni, dal 1999 al 2005, era stato rettore della stessa Scuola Apostolica di Albino. Dunque, padre Lino Pedron è tornato alla casa del padre. Ma chi era padre Lino Pedron? Nato il 26 febbraio e battezzato il 28 febbraio 1939, a Mezzocorona (TN), padre Lino era cresciuto in una famiglia dalle profonde convinzioni cristiane, interiorizzate dai valori evangelici che poi ha sempre tradotto nella sua vita: onestà, lealtà, amore per il prossimo, disponibilità ad aiutare chiunque fosse in difficoltà. Dopo la sua ordinazione sacerdotale, avvenuta il 26 giugno 1966, padre Lino ha svolto parecchi incarichi. È stato parroco a Bologna, rettore della comunità del Liceo Dehon a Monza, animatore di “Proposta Cristiana”, una associazione giovanile impegnata nell’annuncio della Parola di Dio. E dal 1999 al 2005 è stato rettore della Scuola Apostolica di Albino. Fortemente impegnato nella evangelizzazione, fu tra i primi a comprendere l'importanza e l'opportunità offerte dai nuovi media: radio, tv e internet. Chi ha avuto modo di ascoltarlo a Radio Mater ha certamente sentito aprirsi il cuore alla gioia perché, partendo dalla Bibbia, egli parlava sempre e solo del Dio Amore, del Dio che non condanna nessuno e che vuole accanto a sé ogni suo figlio. In questi ultimi anni, ha proposto e realizzato la ristrutturazione della casa apostolica albinese, avviando la trasformazione da seminario (chiuso nel 1991) a centro di spiritualità, sede di ritiri, confessioni, riunioni tematiche di formazione, incontri di direzione spirituale. Gli ultimi anni della sua vita sono stati segnati profondamente dalla malattia, un vero calvario, accettato con grande coraggio, sempre animato dalla speranza nel Risorto. La notizia rattrista, non c’è che dire, tutta la comunità albinese, ma, riprendendo una frase di S.Agostino proposta dagli “Amici della Scuola Apostolica”, un gruppo di laici che collaborano con i padri dehoniani nell’aiuto alle missioni, ecco come lo possiamo ricordare: “Coloro che sono morti / non sono degli assenti / ma sono degli invisibili / i cui occhi pieni di gloria / stanno fissi nei nostri / pieni di lacrime.”
Pietro Palazzi |