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Le recenti regionali confermano che Albino guarda al centrodestra Stampa

Mamma che botta. Siamo alle solite, ogni volta che si va alle elezioni, qui ad Albino i numeri sono sempre grossi: bene, così si possono leggere meglio. Anche stavolta, stiamo parlando delle elezioni regionali, il centrodestra ha fatto man bassa di voti. Ha avuto un successo esagerato: Roberto Formigoni, sostenuto da Pdl e Lega, in primis, ha conquistato ad Albino il 58,83% (ben 5.504 voti albinesi), mentre Filippo Penati, il candidato del Partito Democratico •al quale fa riferimento l’attuale maggioranza consiliare di Luca Carrara, per il centrosinistra, soltanto il 28,69% (2.684 voti albinesi). Meglio dire albinesi che votanti, così ci si capisce meglio. Dunque, quasi il doppio!

E questa situazione è un po’ che si rinnova. Questo preferire il centrodestra è un po’ che viene sottolineato dalle urne dei seggi albinesi. Pdl e Lega Nord, infatti, anche lo scorso anno hanno fatto man bassa di consensi: hanno avuto la meglio sia alle elezioni europee del 2009 sia alle provinciali. Alle europee, la Lega Nord ha ottenuto 3.714 voti, il Pdl 2.822 voti, mentre il Pd soltanto 1.863. Più eclatante la votazione al primo turno delle elezioni amministrative di Albino, con Davide Carrara che ha ottenuto dalla Lega Nord il 26,45% dei voti (contro, però, il 34 delle europee e il 36 delle provinciali) e dal Pdl il 16,39% dei voti (1.579), pari a un totale del 42,84% dei voti, mentre il centro-sinistra per Luca Carrara, assommando Per Albino progetto civico (28,05% dei voti, pari a 2.701 consensi) e La Valle del Lujo (10,36% dei voti, pari a 998 consensi), non è andata oltre un 38,41% dei voti).

Insomma, è innegabile che Albino sia una città di centrodestra, dalle forti connotazioni politiche di centrodestra, rappresentate da Lega Nord e Pdl. Con la lista civica di centrodestra dell’ex-sindaco Piergiacomo Rizzi che, se lo scorso anno ha fatto perdere le elezioni al centrodestra, diciamolo bene e ancora sottolineamolo bene (alle comunali ha conseguito un ottimo 14,56%, pari a 1.402 votanti, diventando al ballottaggio determinante per il successo di Luca Carrara: il centrosinistra dovrebbe fare un monumento a Rizzi!) Questa la realtà politica, e non ci piove. Tutti possono dire tutto ma questi sono i numeri. Il centrodestra domina ad Albino in termini di consensi popolari, di appartenenza politica della cittadinanza.

Logica vuole che anche l’amministrazione comunale sia di centrodestra. Invece no!

Tutti sanno quello che è successo nel giugno 2009. Qualcosa non era al posto giusto. Per esempio, il rancore di Rizzi, la sua lista, che ha determinato il successo di Luca Carrara; il centrodestra ha presentato un candidato sbagliato (secondo molti doveva essere un leghista o un indipendente); le beghe interne alla Lega Nord di Albino (se più di 1665 albinesi hanno seguito Rizzi, vuol dire che non è solo un problema fra l’ex sindaco e la sezione albinese). Comunque, si è andati al voto, si è votato…ma (stando sempre ai numeri) quello che è uscito dall’urna non riflette la realtà politica albinese. Chi ha preso in mano il timone, sapeva fin da subito che era scivoloso, che non gli apparteneva completamente. Ma comunque è al comando e sta navigando da un anno. Bene o male, dipende sempre dai punti di vista

Ma nel centrodestra albinese, dopo la batosta amministrativa del giugno scorso, è cambiato qualcosa? …Sembra di no! La realtà è a dir poco penosa. Come fanno i cittadini albinesi a sentirsi rappresentati dai consiglieri che siedono negli scanni del consiglio comunale? Basterebbe andare nei bar e lungo le vie della città, per sentire i veri umori della piazza: si è perso alle comunali dello scorso anno, per mancanza di persone autorevoli da proporre, dicono alcuni; tutta colpa delle beghe di partito, a Bergamo come nelle sezioni albinesi, dicono altri. Anche nel caso del centrodestra le colpe dell’insuccesso elettorale dello scorso anno sono note: divisioni nella Lega Nord, sfilacciamento fra i suoi vertici e la popolazione, ostinato controllo delle poltrone di sezione, gestione familiare; nascita della lista Rizzi, di rottura, di destabilizzazione; un Pdl debole nel candidato sindaco, anch’esso diviso al suo interno, da ricostituire nel direttivo.

Ebbene, dopo quasi un anno dalle elezioni comunali, dopo il rinnovato consenso politico che la popolazione albinese ha sottolineato con il voto regionale, se da una parte si chiede al centrosinistra di farsi da parte, anche al centrodestra si chiede di farsi da parte, di rinnovare i suoi rappresentanti in consiglio comunale. Quei pochi che frequentano i Consigli Comunali hanno notato che l’unica opposizione verace e serie la fa il tandem Rizzi-Terzi della lista Rizzi, sempre battaglieri e preparati. (in questo ricordano il duo dei DS della passata legislatura, Gelmi e Bortolotti). Ma veramente la Lega Nord è rappresentata da Cugini e Bertocchi? Ma veramente il Pdl è rappresentato da Carrara, ex-candidato sindaco, e da Zanga Davide, punta dell’iceberg di un partito che in termini di sezione non si è ancora compattato?

In molti si chiedono perché a Bergamo e Milano le rispettive segreterie provinciali e regionali di Lega e PDL non si decidono a “rivedere” la situazione locale di Albino. Che poi, tanto locale non è: prendiamo un comune vicino, Nembro. Anche lì’ il centrodestra supera il 60% delle preferenze…ma la lista di centrosinistra Paese Vivo è alla seconda legislatura.

Concludendo, se l’opposizione non inizia a ripulirsi, a rinnovarsi, a rinnovarsi e, soprattutto, a cementarsi su progetti alternativi di programma, non ce n’è per nessuno. Questa maggioranza, poco rappresentativa dell’elettorato albinese, è legittimata ad andare avanti.

 

A.B e P.S.

 

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