Egregio direttore, approfitto dello spazio messo a disposizione di noi lettori per trasmettere copia della lettera che ho già provveduto a recapitare all'INFERMERIA HONEGGER dove si è verificato quanto di seguito descritto. In questa sede ho volutamente omesso i nomi delle persone coinvolte. Spett. Direzione, Vorrei far presente un fatto increscioso che mi è accaduto presso l'Infermeria Honegger, il giorno 15 gennaio scorso alle ore 17 circa mentre mi trovavo ad assistere mio padre. Entra in camera la signora; dopo aver scambiato qualche convenevole la signora mi chiedeva se avevo già provveduto per le pompe funebri, questa frase mi ha sconvolto anche perchè il papà avrebbe potuto sentire e lei mi ha risposto che non mi avrebbe sentito. Non ha aggiunto altro perchè chiamata dal marito. Come se non bastasse il giorno seguente è tornata e mentre io ero al telefono, si è avvicinata al papà e con molta spavalderia, gli ha preso la mano osservando le dita e non ho capito quanto ha detto perchè stavo ancora telefonando. Questo gesto mi ha toccato profondamente in quanto dimostra mancanza di rispetto verso chi soffre e nessuna considerazione per la privacy. Sicura che vorrete prendere i dovuti provvedimenti affinchè non si ripetano questi spiacevoli episodi, colgo l'occasione per porgere distinti saluti. Lettera firmata