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Un appello solidale Stampa

Una richiesta d'aiuto proviene da due genitori della provincia di Bergamo, che stanno vivendo l'esperienza di crescere un figlio con gravi problemi di salute. Il figlio, o meglio la figlia, in questione si chiama Elisa e i genitori sono Eleonora e Andrea. La famiglia rimane nell'anonimato ma al termine dell'articolo verrà reso noto il recapito telefonico, a disposizione di tutti coloro che decideranno di contribuire alla realizzazione del loro sogno di speranza. Ma ecco la storia di Elisa e dei suoi genitori. La bimba è nata ad Alzano Lombardo il 17 giugno del 2007, quindi tra qualche mese compirè tre anni. La gravidanza della madre Eleonora ha avuto un normale decorso e la bambina è nata a termine, con tre chili e mezzo di peso. Un'anticipazione: i medici hanno dichiarato che la piccola, nel corso del parto, ha sofferto un po'; ciò però, sempre a loro dire, non è stata la causa dei problemi poi scaturiti, di cui si renderà conto ora. Dopo tre giorni di vita, Elisa era pronta per tornare a casa, se non fosse stato per l'innalzamento dell'ittero, che l'ha costretta a rimanere in ospedale qualche giorno in più. Ha risposto bene alla terapia e l'allarme è rientrato; al momento delle dimissioni i medici l'hanno giudicata una bimba sana. I suoi primi due mesi sono trascorsi tranquilli: mangiava e cresceva bene, fino a quando un giorno è sopraggiunta un'infezione alle vie urinarie. Questo è stato l'inizio della triste storia che da quel momento condiziona fortemente la vita di Elisa e dei suoi genitori. Andrea e la mamma Eleonora si sono subito resi conto che qualcosa non andava nel verso giusto, hanno riscontrato nella figlia un peggioramento, in quanto dimostrava difficoltà nel mangiare e nel muoversi. Il tempo passava, ma la situazione non dava segni di miglioramento: la piccola non riusciva a trattenere gli oggetti in mano, a stare seduta da sola, a camminare, a parlare. L'iter delle visite specialistiche è iniziato ed è proseguito senza sosta; i genitori l'hanno portata in vari ospedali facendola sottoporre a tanti esami. La risposta non è stata quella tanto sperata: tutti i medici che hanno incontrato e visitato Elisa hanno sentenziato che soffre di un grave ritardo psicomotorio e di ipertono agli arti. Con una risonanza alla sua testolina, le hanno riscontrato niente meno che una malformazione al cervello, localizzata nella zona frontale e laterale sinistra. I medici non hanno saputo indicare una causa certa per questo problema, sostengono che potrebbe dipendere da una malattia genetica rara ma, per avvalorare questa loro tesi, l'hanno sottoposta ad esami genetici, esami questi molto difficili e lunghi, tanto che ci vorrà del tempo prima che scoprano con esattezza se tutto dipende da una malattia rara e, soprattutto, per dare un nome certo a questa malattia. L'amore dei genitori non ha limite: non si sono fatti scoraggiare e hanno portato la piccola in numerosi centri di riabilitazione. Purtroppo, però, per il fatto di non disporre di una diagnosi certa, ossia non potendo ancora attribuire un nome alla non meglio definita "malattia", anche la fisioterapia risulta limitata. Elisa la pratica solo due volte la settimana, troppo poco; nonostante ciò, risulta già migliorata: per la gioia di mamma e papà ora riesce a tenere gli oggetti in mano e ha raggiunto tanti piccoli simili traguardi. Coloro che conoscono la bambina affermano che nei suoi occhi grandi sia possibile leggere chiaramente tanta voglia di vivere, è sempre sorridente, come se volesse urlare a tutti il sogno, condiviso con i genitori, di non dover aver bisogno della sedia a rotelle, in futuro. Da qualche tempo, i genitori sono venuti a conoscenza dell'esistenza di una nuova terapia, che si chiama metodo Adeli e viene praticata nel centro riabilitativo "Adeli" in Slovacchia. Il metodo Adeli viene applicato a pazienti con danni al sistema nervoso centrale, in caso di disturbi motori dovuti ad una paralisi spastica o a un trauma cranio-cerebrale. Si tratta, in particolare, di un programma di esercizi neurofisiologici con l'indumento Adeli. Per chiunque desiderasse approfondire la questione e saperne di più si invita a visitare il sito internet del centro Adeli all'indirizzo http://www.adeli-method.com/it/treatment.html. Purtroppo queste sono cure molto costose e lunghe, quindi per poterle affrontare Elisa ha assoluto bisogno dell'aiuto di tutti. La famiglia, a tale proposito, chiede dal profondo del cuore un contributo per raccogliere i fondi utili all'effettuazione di questa cura, così da poter regalare alla bimba la speranza di vedere un giorno realizzato il sogno di poter camminare e condurre una vita normale, come quella che si prospetta a tutti i bambini. Questo centro ci ha dato delle speranze di poter dare a nostra figlia una vita migliore - hanno dichiarato Andrea e Eleonora - non vogliamo lasciare nulla di intentato, ma abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti e anche il vostro. Se ritenete di poterci aiutare vi preghiamo di contattarci al numero 347/1976524, oltre che di visionare il sito internet http://www.unsognoperelisa.it. Nel ringraziarvi, rimaniamo a disposizione per qualsiasi chiarimento. Gloria Belotti

 

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