Una sezione Admo ad Albino? A breve! E' una grande cosa, se verrà realizzata. E tutto grazie ad alcuni giovani, in particolare studenti dell'istituto superiore Oscar Romero di Albino, che hanno fatto propria la richiesta manifestata da Maurizio Albergoni, 57 anni, pensionato di Desenzano di Albino, impegnato nel settore sociale e sportivo e grande camminatore, che, dopo la morte improvvisa della sua unica figlia, Federica, spentasi nella notte di Natale per una leucemia fulminante, ha lanciato l'idea di aprire, quanto prima, una sezione ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo). Certo, la ferita della morte di sua figlia è ancora aperta, ma le tante attività che caratterizzano la vita quotidiana di Maurizio Albergoni, lo stanno un po' distraendo dal dolore che è ancora lancinante.
E fra le tante iniziative a cui si sta dedicando, ecco quella del sostegno all'ADMO, considerando anche che in provincia di Bergamo non esiste altra sezione se non quella cittadina, con referente Marco Canali. Mentre ad Albino, quale referente volontaria, c'è Carmen Pugliese. Via, dunque, come è nello spirito di Albergoni, in questa iniziativa, che è stata lanciata e ufficializzata a livello pubblico durante le attiviàˆ del "monteore" dell'istituto superiore Oscar Romero, che in una mattinata di febbraio ha organizzato un incontro informativo sull'ADMO e sulla possibilità di creare una sezione albinese, l'unica "provinciale", oltre appunto a quella esistente in Bergamo città. A farsi promotrice dell'iniziativa la nipote di Maurizio Albergoni, Michela, frequentante la classe 5^F, che ha attivato un bel gruppo di amici e ha lanciato la sfida. Quindi, incontri, opera di sensibilizzazione, manifesti, depliant e anche una maglietta ADMO, con sullo "sfondo" la storia della povera Fede a dettare i tempi dell'operazione. "La nostra iniziativa sta muovendo i primi passi - spiega Maurizio Albergoni - La sede per ora c'è, e si trova, per gentile disponibilità, presso la sede del gruppo alpini, al Parco Alessandri. Ora serve predisporre tutte le richieste, le autorizzazioni e quant'altro di logistico occorre per l'istituzione della sezione. Nostro obiettivo è quello di diffondere la cultura della donazione, informare in modo completo, chiaro e corretto coloro che manifestano interesse per la donazione di sangue midollare, assistere coloro che si propongono come potenziali donatori, dialogare con le strutture ospedaliere e con le istituzioni, organizzare eventi per il finanziamento delle attività dell'associazione. Ce la faremo. Nel 1990 l'ADMO aveva 2.000 potenziali donatori, oggi ne ha ben 320.000. E ci siamo anche noi. Giuseppe Carrara |