Banner
Banner
news menu leftnews menu right
Prova di marcia alpina di regolarità Stampa

La marcia alpina di regolarità in montagna fa tappa ad Albino. Infatti, domenica prossima 28 marzo, il GS Marinelli di Comenduno, sotto l'egida della Federazione Italiana Escursionismo, nonchè il patrocinio e il contributo del Comune di Albino, organizza la quinta edizione della Coppa Città di Albino, gara di marcia di regolarità in montagna, valevole come prima prova del campionato italiano a coppie, riservata alle categorie master, open, femminile, juniores e cadetti. Alla gara possono partecipare tutti gli atleti regolarmente tesserati con associazioni iscritte alle FIE per l'anno 2010. Il ritrovo dei partecipanti è fissato presso le scuole medie di Desenzano al Serio-Comenduno. Quindi, partenza alle 8 delle prime coppie in gara. Le premiazioni sono previste alle 11.30, presso la Villa Regina Pacis, sede del GS Marinelli. Ma andiamo a vedere cos'è la marcia alpina di regolarità, che così importanti allori e titoli ha fatto guadagnare al GS Marinelli di Comenduno di Albino. Di fatto, la marcia alpina di regolarità in montagna è uno sport "povero", che impone a chi lo pratica una costanza negli allenamenti, una buona conoscenza sia della propria capacita fisica che di forte autodeterminazione. Per praticare la marcia alpina di regolarità bastano un paio di scarpe da montagna ed un orologio cronometro, oltre naturalmente all'attrezzatura che l'atleta riterrà necessaria dopo aver preso visione del bollettino meteorologico. Sono assolutamente vietati i conta passi, i computer e ogni altra diavoleria moderna che possa sostituire tutto e in parte il ragionamento dell'atleta. Di certo, questo tipo di marcia veniva praticata nel ventennio fascista ma, certamente, anche prima. Cosa sia non è facile da concretizzare in poche righe, ma basti sapere che al momento del via al concorrente viene consegnato un cartellino con indicata l'ora di partenza e la media oraria da tenere fino al successivo controllo. L'atleta, oltre a questi dati, deve prestare attenzione sia al tipo di percorso, alla sua lunghezza, alla quantità di controlli e ai cambi-media durante lo stesso. Ai controlli, i giudici e i cronometristi annoteranno sul cartellino dell'atleta l'ora del passaggio e la nuova media da tenere. Unica certezza dell'atleta sarà che una media sarà sempre sinonimo di salite più o meno difficili. Come può un'atleta mantenere delle medie variabili su terreni ancora più variabili? E' qui che entra in ballo la preparazione non solo atletica, ma soprattutto tecnica, che si raggiunge con l'allenamento e l'autodeterminazione. Per gli allenamenti, di norma, un atleta misura un tratto di strada, cronometro alla mano conterà i passi che compie ogni minuto (mantenendo costante il ritmo), che gli servono per coprire quel tratto di strada. Sarà poi con l'allenamento che, mantenendo invariato l'ampiezza del passo, aumentando o riducendo il numero dei passi al minuto, garantirà l'esatto computo della media. Altro capitolo e non meno importante è invece riservato agli organizzatori che una volta individuato il percorso ottimale, lo dovranno misurare in modo perfetto, tenerlo segreto al punto di segnalarne alcuni tratti al mattino prima dell'inizio della gara, onde non facilitare gli atleti che già conoscano la zona. Alla fine, il computer farà la parte del leone, calcolando tempi di percorrenza nei vari settori per ogni atleta e addebitando a questi ultimi eventuali punti di penalità (uno ogni secondo di differenza in più o in meno), facendo la differenza tra il tempo teorico e il tempo effettivo. La somma dei punti di penalità di tutti i settori, determinerà la classifica della gara. Gianluigi Facchinetti

 

Annunci

Fai pubblicità su paesemio.info... INFORMATI!


Banner