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Chiuso il “cantiere fantasma” e le strisce ritornano bianche Stampa

Tutto finito, come previsto. Come garantito lo scorso autunno dalla Provincia di Bergamo, i guardrail sulla superstrada di Valle Seriana sono stati rinforzati. La notizia sembra fuori tempo, anche perché le piastre anti-sfondamento sono state messe in posa prima di Natale, ma poiché per molti i lavori non sembravano essere stati realizzati, forse colpa questa volta della fin troppa efficienza, professionalità e solerzia degli operai e dei tecnici dell’ente provinciale, oggi è meglio ribadire che il cantiere è finito. A inizio dicembre gli operai sono entrati in azione con furgoni e attrezzi di segnalazione, hanno lavorato installando piastra su piastra a mano, fino a 500 pezzi; un cantiere light che non ha disturbato affatto il traffico, tanto che molti non si sono accorti dei lavori. Tanto che, erroneamente, qualcuno ha pensato ad un cantiere fantasma.

Invece, altro che “cantiere fantasma”. Un cantiere vero e proprio, che si è aperto per alcune centinaia di metri fra la galleria Montenegrone a Nembro e il confine di Albino, in particolare nel tratto che costeggia la Tramvia delle Valli. Tutta colpa, lo ribadiamo, dell’Anas, che aveva montato ancoraggi per i guardrail che, dopo i primi test effettuati alcuni mesi dopo l’inaugurazione della superstrada, si erano rivelati inadatti ad assorbire gli urti e gli incidenti dei mezzi pesanti.

Ebbene, il “cantiere fantasma” era ben concreto, ma di quel cantiere ancora rimaneva un’appendice. Cosa? Come tutti i cantieri che si rispetti, quello della superstrada era delimitato da righe gialle di manovra. Ma il maltempo impediva di rifarle e di riportare la velocità a 70 kmh. Ora, invece, è proprio di questi giorni, la fine del limite «ribassato». Gli operai della Provincia di Bergamo hanno sostituito la segnaletica sulla superstrada, riportando il limite di velocità da 50 a 70 kmh. Una bella notizia, quindi. Una svolta dopo 7 mesi di disagi.

Una bella notizia, lo ribadiamo, per i 35 mila (circa) automobilisti che viaggiano tutti i gironi su e giù dalla valle, nel tratto di superstrada fra Nembro e Albino. Alle ortiche sette mesi di code e rallentamenti. Con proteste, anche dei sindaci, annesse.

Ma attenti, se sembra finalmente chiusa l’odissea dei guardrail fragili, restano forti e chiari i problemi fisiologici dell’arteria, legati a parti strutturali precarie, come i giunti metallici, che fanno sobbalzare le auto in transito. E qui si apre un nuovo problema: a quando la loro sistemazione?

Andrea Bonomi

 

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