Lettera: Percorsi per il successo formativo |
dal voto scolastico alla realizzazione di sé Sabato 21 novembre scorso, a Bergamo si è tenuto un seminario rivolto ai genitori impegnati nella scuola, organizzato dal nostro Ufficio Scolastico Provinciale che, ormai da tempo, persegue l’obbiettivo di promuovere iniziative per favorire sempre più la partecipazione attiva dei genitori nella scuola. Il nostro Istituto Comprensivo “G. Solari” ha aderito a questa iniziativa attraverso la partecipazione di un genitore membro del Consiglio di Istituto e di un genitore del Comitato Genitori.
Vista la rilevanza dell’argomento trattato i genitori intervenuti desiderano condividere con tutti i genitori gli aspetti emersi durante il seminario.
L’incontro è stato aperto dal Dirigente dell’ Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo Prof. Roffia, il quale ha innanzitutto ricordato come il concetto di “successo formativo” abbia subito un’evoluzione nel tempo: si è passati da una concezione di scuola meramente alfabetizzatrice per giungere a mettere al centro l’individuo. La scuola oggi è pertanto chiamata a ricercare il successo formativo dei ragazzi nel senso di piena valorizzazione delle potenzialità di ogni singolo alunno. Dunque: Scuola come progetto di vita ossia come percorso che contribuisca a formare dei futuri adulti in grado di attuare scelte che conducano ad un successo di vita. Ha preso poi parola la Dott.ssa Bordegari (psicologa e psicopedagogista) la quale ha presentato un’analisi del significato delle parole “successo” e “felicità”: Al giorno d’oggi il successo è inteso come visibilità è ricchezza; è invece importante interpretare il successo come riuscita personale, raggiungimento dei propri obiettivi, più sinteticamente l’autorealizzazione. E’ evidente che il successo inteso in questo senso non è legato al profitto o al possesso di beni e come tale è accessibile a tutti. Alla scuola e alla famiglia è affidata la grande responsabilità di realizzare la potenzialità di ogni persona, intesa come essere unico e irripetibile e pertanto dotato di proprie qualità interiori. La relatrice ha proseguito illustrando la teoria psicologica di un autore, Gardner, in base alla quale esistono 5 aspetti imprescindibile affinché un individuo possa affrontare con successo il futuro: - la padronanza delle conoscenze; - a capacità di sintesi ( capacità di integrare idee e conoscenze di diverse aree disciplinari in un insieme coerente); - la creatività (capacità di affrontare la soluzione di problemi nuovi); - la coscienza etica. Da questi presupposti derivano 5 ingredienti per realizzare una persona di successo: - l’autostima; - l'autonomia; - una solida rete di affetti; - un lavoro soddisfacente; - a possibilità di contribuire al successo altrui (solidarietà) Alla famiglia e alla scuola il compito/dovere di percorrere questa strada attraverso la propria azione educativa rivolta alla nuove generazioni. Ha proseguito i lavori la Dott.ssa Ferretti , Dirigente dell’Istituto Compresivo di Grumello, la quale ha sottolineato che la scuola dei nostri giorni debba prendere sempre più consapevolezza di non rappresentare più l’unico strumento che i giovani hanno a disposizione per acquisire conoscenze e competenze. La nostra società sta vivendo cambiamenti sempre più repentini dove gli stimoli culturali e pseudo culturali si moltiplicano a dismisura. Basti pensare alle statistiche sull’utilizzo di internet da parte degli adolescenti dove risulta notevole la visita a siti come wikipedia ( enciclopedia virtuale), a portali di testate giornalistiche, alle “piazze virtuali”, al social network ( foce book etc.) La scuola deve tener presente questo nuovo scenario e, dove possibile, utilizzare i nuovi mezzi messi a disposizione dal progresso tecnologico allo scopo di rendere l'apprendimento “il più efficace possibile” . Tuttavia non va dimenticato che il compito principale della scuola è quello di mettere al centro l’individuo con i suoi bisogni fondamentali e i suoi desideri (valorizzazione delle potenzialità del singolo.) La Dott.ssa Ferretti ha esposto anche degli esempi pratici attuati nell’Istituto che dirige riguardo a cosa vuol dire “mettere al centro la persona”: - ascoltare i ragazzi sospendendo il giudizio ; - convocare i genitori ed incontrarli alla presenza dei ragazzi ; - in occasione di un conflitto tra ragazzi chiedere ad ognuno di motivare le ragioni dell’altro; - sanzionare il comportamento, non la persona. In conclusione è stato ribadito il concetto che mai come ai giorni nostri diventa indispensabile una condivisione dei valori di fondo tra scuola e famiglia e la disponibilità a un dialogo costante nel rispetto dei reciproci ruoli che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. D’Alfonso Gabriella –Comitato Genitori Signori Mariangela-Consiglio di Istituto |