Articolo Lista Rizzi |
Ma Albino ha ancora un Presidente del Consiglio Comunale ?!? E che fine ha fatto la politica con la P maiuscola ?!? La seduta del Consiglio Comunale di venerdì 8 Gennaio 2010 è stata probabilmente una delle peggiori nella storia del comune di Albino. Una serata davvero da dimenticare, dove il significato vero e più alto della politica e il senso delle istituzioni sono stati letteralmente demoliti e spazzati via da una maggioranza che comincia davvero a preoccuparci.Il Consiglio Comunale ha cominciato a prendere una brutta piega già durante la discussione delle interpellanze presentate dalle minoranze che chiedevano spiegazioni in merito alla concessione del Palazzetto dello Sport per la festa islamica del sacrifico. In un clima sempre più acceso, dove il Presidente del Consiglio non riusciva a tenere a bada un pubblico sempre più rumoroso e intemperante ma invece toglieva arbitrariamente la parola ai membri di minoranza, il Sindaco liquidava il problema concessione di una struttura pubblica per la cerimonia religiosa islamica come un semplice atto amministrativo di cui non doveva informare o render conto ad alcuno, ne a consiglieri di minoranza, ne tanto meno ai cittadini albinesi. Ma il bello, o forse il peggio, doveva ancora venire. Si passava infatti alla discussione della mozione presentata dalla Lega Nord a difesa della presenza del Crocifisso negli edifici pubblici e contro la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che considera la presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche come una violazione della libertà religiosa di ogni cittadino europeo. Subito, di fronte ai volti attoniti dei consiglieri di minoranza, il Presedente del Consiglio dava la parola a se stesso, testuali parole “…signori consiglieri, do la parola a me stesso…”e si cimentava in un lungo intervento di forte carattere politico, violando e calpestando letteralmente il proprio ruolo istituzionale e “super partes” all’interno del Consiglio Comunale. Episodio di inaudita gravità, che mai fino ad oggi era accaduto in Consiglio ad Albino. Colui che è deputato a far rispettare il regolamento del Consiglio Comunale e che quindi è anche il garante dei diritti della minoranze, svestiva questo suo ruolo di arbitro e scendeva in campo come giocatore lasciando la partita, ovvero il Consiglio, senza un direttore di gara, letteralmente allo sbando. Così, in questo vuoto istituzionale e spronata dall’intervento del Presidente del Consiglio, una maggioranza delirante, onnipotente e ormai autoreferenziale, attaccava a mani basse con argomentazioni che ci vergogniamo a riportare, … davvero cittadini albinesi… non ce la sentiamo di rievocare parole, pensieri, considerazioni, chiamiamole così, espresse quella sera dai membri di maggioranza. Tutto !!! Tutto si poteva dire se la maggioranza non voleva votare questa mozione !!! La mozione poteva essere strumentale, vada per la strumentalizzazione, tante volte le mozioni hanno questo carattere, lo sanno tutti. Si poteva sostenere che il Crocifisso è un simbolo universale ed espressione di valori altrettanto universali e che quindi è scorretto che una sola parte politica se ne impossessi. Ma è scandaloso e vergognoso che la maggioranza abbia giustificato la propria riluttanza a sostenere questa mozione perché presentata da Consiglieri Comunali di un movimento politico nazionale indegni di pronunciare la parola crocifisso perché interpreti di una politica che è la negazione dei valori di pace, carità, fratellanza, umanità, che tale simbolo incarna. E per effetto domino anche gli alleati del PDL non sono da meno. Quelli della Lista Rizzi, da una vita leghisti, adesso fuoriusciti, facciano loro, tanto sono una riserva indiana. E tutti quei cittadini Albinesi che hanno votato la Lega, il PDL e la Lista Rizzi, e che sono il 60%, anche loro sono indegni come i propri rappresentanti politici in Consiglio, di pronunciare la parola crocifisso, anche loro non sono affatto testimoni di quei valori universali di giustizia, solidarietà e pace che il Crocifisso rappresenta ?!? Che brutta serata quella dell’8 gennaio, le istituzioni e la politica nella sua accezione positiva sono uscite con le ossa rotte !!! Una settimana dopo, il Consiglio Comunale del 15 gennaio si apriva con una reprimenda del Presidente del Consiglio che ricordava che comportamento debbono tenere i Consiglieri Comunali durante le sedute: i Consiglieri non possono interloquire con il pubblico, i Consiglieri non possono interloquire tra di loro, i Consiglieri non possono….Bah !!! Speriamo che ogni tanto ricordi almeno a se stesso quale sia invece il suo ruolo. Noi lo sappiamo, lui, il Presidente del Consiglio, forse ancora no. |