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Articolo Cultura Stampa

A partire da Gennaio hanno iniziano alcune proposte dell'assessorato alla cultura che caratterizzeranno la fine dell’inverno e la primavera. Non mi riferisco a quelle storiche e consolidate, come Albino Classica, che viene confermata come iniziativa di carattere musicale di livello internazionale e di eccezionale livello artistico. Per completezza e per rassicurare gli amanti del teatro dialettale, va subito detto che la rassegna “Curì Curì, teater ad Albì” non è stata abolita, ma soltanto spostata verso l’autunno per avere modo di migliorarla e completarla con altre proposte di riscoperta e utilizzo del dialetto bergamasco, e possibilmente non solo.

Mi riferisco a due iniziative che vedono l’avvio in questi giorni. La prima è quella del teatro per le famiglie che si tiene in auditorium da domenica 17 gennaio. Il teatro è una forma espressiva di primaria importanza, ha accompagnato la storia dell’uomo fin dall’antichità, e l’intento è quello di aumentare in modo significativo le possibilità di incontro e conoscenza di quest’arte, fin dalla prima infanzia. Mi piace ricordare in questa occasione la figura del nostro illustre concittadino Benvenuto Cuminetti, che nella sua carriera accademica ha rivolto uno sguardo particolare proprio al teatro per l’infanzia, come fondamento culturale e pedagogico. Il dettaglio della rassegna è descritto nelle cartoline e nelle locandine con il bellissimo disegno del Lupo.

La seconda rassegna è rivolta ad un pubblico adulto e curioso. Ho raccolto con piacere la proposta della Cooperativa sociale La Fenice di trovare insieme un modo per raccontare, agli albinesi anzitutto, il progetto di rilancio dello splendido monastero della Ripa. Questo si prefigge la costituzione di un centro di ricerca di livello internazionale sul tema della Differenza, da cui trae il nome “Diaforà” (che significa appunto differenza in greco). Per raggiungere lo scopo (proprio partendo dalla scelta del monastero da utilizzare come sede, con l’idea di reinterpretare la sua vocazione originaria, quale luogo di incontro, di pensiero e di governo del territorio e della società), sono stati coinvolti nomi del panorama intellettuale ed accademico italiano di massimo livello, a partire dal professor Carlo Sini, già docente di filosofia teoretica all’Università Statale di Milano e autore di innumerevoli pubblicazioni, tra cui molti libri di testo per licei e università. Con il suo aiuto e la sua partecipazione diretta e attiva, la cooperativa ha predisposto un documento dettagliato delle finalità e delle modalità con cui il centro andrà costituito. Nonostante non sia ancora stato definito il soggetto che gestirà questa iniziativa, una cosa è stata chiara fin da subito. Questo soggetto non sarà la cooperativa stessa, in modo esclusivo. L’intento è quello di trovare condivisione tra enti pubblici e soggetti privati per costituire una forma associativa che raccolga la sfida. E l’amministrazione comunale di Albino vuole essere in prima fila. Il calendario della rassegna è pubblicato nelle pagine precedenti sotto il titolo “Pensare dalla Ripa”.

Mi soffermo a descrivere l’impostazione generale del percorso che durerà fino a Maggio e che potrebbe avere poi un seguito in futuro. Anzitutto il tema conduttore è la riflessione sulla differenza umana, declinata in vari aspetti. Abbiamo deciso di confrontarci su tre grandi ambiti: l’educazione, la scienza e l’arte. Ogni tema sarà introdotto da una conferenza del Professor Sini, la prima si terrà il giorno 1 febbraio 2010, che verrà poi sviluppato da altri appuntamenti, nei giorni successivi, di ulteriore riflessione e confronto. Sul tema dell’educazione verrà presentato il libro: “Ultimo banco, per una scuola che non produca scarti”, dall’autore don Sandro Lagomarsini. Il libro, già presentato dal professor Calvi sull’Angelo in famiglia di qualche mese fa, raccoglie una serie di articoli pubblicati sul quotidiano Avvenire sullo stato della scuola italiana, anche alla luce della riforma Gelmini, da parte di un sacerdote che, nella sua vita, cerca di raccogliere la lezione di Don Lorenzo Milani. Seguirà una conferenza sulla scrittura disabile tenuto dal professor Roberto Medeghini, docente di pedagogia Speciale all’Università di Bergamo. Sul tema della scienza, oltre alla conferenza di apertura del professor Sini, verrà proposta una serata per parlare dei neuroni specchio, che rappresentano una frontiera di ricerca sull’autismo e sull’origine del linguaggio. Sarà allestita nel mese di aprile una mostra composta di giochi scientifici per i bambini, nell’ottica di riflettere sul rapporto tra la scienza e l’infanzia. Il terzo tema, la differenza e l’arte, verrà poi sviluppato nei mesi di Maggio e Giugno, con la partecipazione di Albino al festival dell’associazione In-Oltre e la programmazione di conferenze, mostre, e spettacoli, di cui tratterò più diffusamente in seguito.

Tutto questo, unito alla programmazione consolidata del festival musicale “Albino Classica”, permette di rilanciare Albino come il centro propulsore della cultura del nostro territorio, restituendo alla città quel ruolo di guida, anche in campo culturale, che già detiene come ente capofila del sistema bibliotecario della valle seriana.

 

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