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Gli “Amici di Casale” e i progetti in vetrina Stampa

Molte associazioni al lavoro per un programma “vallare” condiviso

Detto, fatto. Se da una parte, il Comune di Albino, in particolare l’assessorato alla Valle del Lujo, ha manifestato, anche concretamente, la volontà di aprirsi sul territorio, con incontri pubblici e assemblee nelle frazioni, per saggiare lo stato di salute della valle, la sua realtà associativa e quant’altro; dall’altra parte, ci sono le singole comunità di frazione, le associazioni culturali e di volontariato, i gruppi sportivi che si muovono, attivano incontri al loro interno, stimolano i propri aderenti a proporre idee e iniziative, da comunicare e inoltrare poi allo stesso ente comunale, per la definizione di un programma condiviso, concertato sulla stessa valle. E’ il caso del Gruppo Culturale Amici di Casale, che ha preso alla lettera l’invito dell’amministrazione comunale e, in una logica partecipativa e collaborativi, ha presentato all’assessore della partita, Monia Carrara, una lista di cose da fare, cioè interventi atti a valorizzare la Valle del Lujo e, più nello specifico, la stessa frazione di Casale, da sempre, anche per riconoscimento regionale, la più turistica della valle del Lujo.

I soci, una sessantina, pensano innanzitutto alla bontà dell’iniziativa di realizzare una pista ciclabile attrezzata, lungo il torrente Lujo, che scorra da Albino fino alla località Ponte Lujo. Ma presentano anche l’idea della creazione di un centro di aggregazione sportiva in Abbazia, con un campo a 11 giocatori e un palazzetto dello sport con aree verdi, a loro volta attrezzate, lungo il torrente Lujo. Poi ancora, i soci presentano il conto sulla propria frazione e lamentano pesantemente la mancanza di adeguata illuminazione pubblica nel centro di Casale. Anzi, in alcuni punti l’illuminazione pubblica non esiste: per esempio, nel tratto di strada provinciale che sale da Gavazzuolo fino al cimitero, peraltro un percorso battuto da molte persone; ma soprattutto, dal centro della frazione fino alla ultime case, in direzione del passo del Colle Gallo: in questo caso, il problema è di estrema urgenza, perché sono molte le famiglie con figli piccoli o in età scolare, che devono andare a scuola e prendere i mezzi pubblici, al mattino come al pomeriggio, e si sa che a certe ore la strada è buia. Sotto il profilo storico-culturale, poi, le proposte d’intervento sono direzionate su: la realizzazione e il potenziamento di itinerari botanici, tematici, percorsi vita, da crearsi lungo i sentieri della Valle del Lujo e del Parco del Castagno, da tempo una delle realtà di maggior richiamo della piccola frazione montana, capace di richiamare ogni autunno centinaia di studenti (oltre 600, dalle scuole di tutta la provincia di Bergamo, in collaborazione con la Comunità Montana Valle Seriana).

Richiesta, poi, più volte presentata a suo tempo, anche negli anni scorsi, di poter disporre della presenza di un medico presso l’ambulatorio comunale, che peraltro già esiste a Casale. D’estate, infatti, quando il territorio ospita bambini e anziani in villeggiatura, è grave non avere un medico di riferimento al quale potersi rivolgere, almeno un giorno alla settimana. Da tre anni questo servizio non esiste più e nulla è stato fatto per sopperire a tale grave mancanza, nonostante i continui appelli.

Riprendendo la lista degli interventi ritenuti opportuni dai soci, spicca anche la valorizzazione dei nuclei abitativi, con interventi di sistemazione e ristrutturazione in stile tipico. Per Casale, in particolare, si pensa all’arredo della piazza principale, con la posa di fioriere, panchine, una fontana a riciclo d’acqua in pietra; lampioni; e nuova pavimentazione.

Recentemente, poi, si è manifestato un altro problema: la scarsa tenuta della “fontana vecchia”, simbolo della frazione. Sarebbe necessario una sistemazione e una coibentazione, perché…fa acqua da tutte le parti.

C.G.

 

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