Banner
Banner
news menu leftnews menu right
Distributore automatico di latte fresco Stampa

Un alimento salubre (al contrario di quello che si può sentire in giro), alla spina, per gustare il sapore di una volta

Anche Albino, in particolare la Valle del Lujo, ha installato il suo distributore automatico di latte fresco. Si trova all’imbocco della valle, nella parte bassa della frazione di Fiobbio, in uno spiazzo sulla destra della strada provinciale n°39 Albino-Colle Gallo, cento metri prima dell’incrocio per la località Molinello e la frazione di Vall’Alta. Un vero e proprio “lattemat”, di nuova generazione, come se ne vedono tanti ormai sulle strade della Bergamasca. Una baita in miniatura, gradevole anche nell’aspetto, che dallo scorso mese di maggio permette a tutti gli albinesi, ma anche ai tanti automobilisti che percorrono la strada della valle del Lujo, di disporre di latte fresco “alla spina” a qualsiasi ora del giorno, soprattutto ad un prezzo contenuto, un euro al litro. Latte fresco, munto tutte le mattine dalle mucche di Carlo Moioli, di Fiobbio, un allevatore e contadino che abita in via Trichignola (meglio passare da via Valle del Muto, perché ci sono dei problemi viabilistici), che viene portato in pochi minuti al “lattemat” dentro un un apposito “tank”, montato su un Fiat Doblò.

Si tratta di latte crudo, ottimo, naturale, proveniente dalle mie 17 vacche da latte – spiega Moioli, 61 anni, sposato con Maria Grazia e padre di due figli – L’idea del “lattemat” mi è venuta lo scorso anno, per cercare di integrare il reddito. Prima, tutto il latte che mungevo lo lavoravo per farne formaggio (formaggella e stracchino), poi ho pensato di allevare anche vitelli e vitelloni da carne (ne macello uno al mese, per venderlo a privati), quindi ho deciso di investire un po’ di denaro per vendere il latte con il distributore automatico. Un bell’investimento, perché il costo della casetta, dell’impianto di mungitura, del “tank” e delle pompe per l’inserimento del latte nel “lattemat” ammonta a circa 45.000 euro. E non è che c’è un bel guadagno, vendendo il latte ad un euro al litro, anche perché sono solo una settantina i litri che si riescono a vendere al giorno. Quasi non coprono le spese, ma comunque vado avanti, perché credo in questo progetto”.

Si tratta di latte crudo – continua Moioli - non sottoposto a nessun trattamento come scrematura, omogeneizzazione o pastorizzazione, quindi ricco di maggiori proteine e vitamine rispetto a quelli in commercio. Sotto il profilo del gusto, è ricco di grasso non omogeneizzato e, quindi, più saporito. Assicuro che non fa male, anzi: ma credo che questo tutti lo sappiano. Certamente, un’avvertenza la voglio dare: meglio fare attenzione a somministrare il latte crudo ai bambini piccoli, sotto i tre anni. Infatti, è meglio farlo bollire a 70° gradi, per abbattere i batteri cattivi”.

I consumatori possono arrivare al distributore con la propria bottiglia o il proprio bicchiere e prendere il latte “alla spina” nella quantità da loro desiderata e gustarselo...proprio come facevano i nostri avi.

Luigi Pezzoli

 

Annunci

Fai pubblicità su paesemio.info... INFORMATI!


Banner