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Casale contro la chiusura del suo seggio elettorale Stampa

Certamente, non è un problema di poco conto. Una questione che sta animando la comunità di Casale di Albino, la frazione più montana della Valle del Lujo. Infatti, è giunta notizia in frazione che il responsabile dell’Ufficio Elettorale del Comune di Albino, appellandosi a normative prefettizie, ha deciso di chiudere, già dalle prossime elezioni regionali, previste nel mese di marzo del prossimo anno, il seggio n°17, solitamente aperto nella frazione di Casale. Una decisione che ha subito provocato malumori, se non addirittura arrabbiature, fra i residenti. Fra questi i volontari del Gruppo Culturale Amici di Casale, gran parte degli stessi abitanti della frazione e, per certi versi, anche la parrocchia del sacro Cuore.

Ma andiamo con ordine. Gli abitanti della frazione, che conta circa 440 elettori ed è composta in massima parte da persone anziane, hanno espresso apertamente la loro contrarietà al provvedimento, manifestando la loro evidente difficoltà a recarsi in altri seggi, visto che Casale dista 11 km da Albino capoluogo e 4 km dal seggio più vicino (Dossello).

Negli anni precedenti il seggio n°17 era ospitato in una struttura denominata “ex scuole elementari”, di proprietà comunale, ma di gestione parrocchiale.

Nel 2002, la proprietà è passata alla Parrocchia del Sacro Cuore di Casale, ma il Comune di Albino si è riservato un eventuale suo utilizzo pubblico. E, comunque, fino al 2008 è stata utilizzata per tutte le elezioni. L’immobile in questione, però, è attualmente inagibile; pertanto, in occasione delle ultime elezioni amministrative ed europee, svoltesi lo scorso mese di giugno, è stato utilizzato un altro spazio di proprietà parrocchiale, il cosiddetto “centro parrocchiale”, in attesa che l’immobile “ex-scuole elementari” venisse ristrutturato.

La parrocchia si è dichiarata disponibile a rinnovare l’autorizzazione all’utilizzo del “centro parrocchiale” per le prossime elezioni, ma il funzionario dell’ufficio elettorale del Comune di Albino, rispondendo a dei chiarimenti inoltrati da alcuni volontari della comunità casalese, ha risposto che non ritiene legalmente possibile una ulteriore deroga.

Sebbene l’amministrazione comunale abbia dato la disponibilità di un bus navetta per il trasporto degli elettori (in tre momenti della giornata), ciò porterebbe la maggior parte delle persone anziane, e non solo, a dover rinunciare al voto.

Considerando la disponibilità parrocchiale, la volontà dei cittadini di Casale di continuare ad esercitare il diritto al voto nel proprio seggio, il Gruppo Culturale Amici di Casale, la comunità casalese e la parrocchia del Sacro Cuore hanno stilato una lettera, con la quale chiedono al Comune di Albino la possibilità di un convenzionamento con la Parrocchia del Sacro Cuore, per l’utilizzo elettorale del “centro parrocchiale” oppure di una soluzione alternativa facilmente percorribile, come, per esempio, un “seggio mobile”, ricavato in un container.

La lettera, datata 27 novembre, è stata inviata al sindaco di Albino, e al Prefetto di Bergamo. Proprio a quest’ultimo è stato chiesto di intervenire, affinché si possa trovare una soluzione al problema che potrebbe essere la stipula di una convenzione con la Parrocchia per l’utilizzo del “centro parrocchiale”.

G.C.

 

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