Eravamo in diversi all’incontro con la frazione di Desenzano la sera del 5 novembre e direi, visto anche il clima, che i dubbi e le incertezze circa la partecipazione si sono dissipati.

La giunta al completo (mancava solo il Sindaco per contingenti problemi familiari) ha subito scattato una chiara fotografia dei percorsi realizzati e in corso d’opera, dettagliando in modo semplice e diretto i contenuti e i target nel breve periodo.

Si è parlato così di crisi occupazionale, delle modalità in atto e di quelle perseguibili in questo che è uno straordinario periodo.

L’importanza del tema acqua e di quanto ci sta a cuore, pur attingendo in via transitoria, per ovvie ragioni economiche, all’acquedotto di Gazzaniga.

Al problema-risorsa anziani del nostro territorio e delle richieste economiche che ci vengono dalla Fondazione Honegger, per raggiungere standard di adeguatezza, in risposta ai bisogni dell’area.

Abbiamo parlato di progetti ecologici a breve fruizione, per un futuro pulito.

Abbiamo parlato di bilancio economico (come avviene in ogni casa).

Abbiamo parlato di giovani e di quanto ci sia caro lo scambio di opinioni ed esperienze per avvicinarci alle loro potenzialità e permettere che crescano.

Tutto ciò non è servito a scoraggiare gli interventi dei desenzanesi (non era infatti questo l’intento!) che si sono fatti avanti nel chiedere spiegazioni, dubbi e chiarimenti sui vari temi.

Dallo sperato adeguamento di “un muro” in zona Perola, al potenziamento dei parcheggi, anche nell’area Mosconi e nel riassestamento di quelli in via Carmelitani.

Dal recupero aree nei centri storici, andando incontro alle necessità delle persone anziane, ma non solo, dal momento che l’imprinting di questa amministrazione è quella di curarsi dell’aspetto economico (favorendo il piccolo commercio, le ristrutturazioni nei centri storici) ma soprattutto di quello sociale (il paese visto come luogo di incontro, a servizio dell’uomo).

Uno sguardo anche alla sicurezza, per quanto riguarda l’abusivismo nell’eliminare i rifiuti, per quanto riguarda le barriere architettoniche (segnalate scarse soprattutto in zona cimitero) e nella prevenzione rischi su strada (strade, marciapiedi, impianti elettrici obsoleti).

Bello! Avrei voluto che non finissero gli interventi per capire sempre più il pensiero dei desenzanesi. Pensiero e mònito che ci auguriamo abbia sempre voce, per raggiungere insieme una qualità di vita ottimale.

Giovanna Benedetti