Articolo Lista Rizzi |
Approvato il Piano di Diritto allo Studio 2009/2010: è la fotocopia dei nostri precedenti Piani. Ogni anno, durante la precedente Amministrazione, in occasione dell’approvazione del Piano di Diritto allo Studio, quelle minoranze che ora sono maggioranza erano solite accompagnare il loro voto favorevole con uno stanco e laconico commento che suonava all’incirca così: “Votiamo a favore, ma è solo un lavoro di ordinaria amministrazione, nulla di più, non c’è alcuna novità degna di nota”. Era lecita quindi da parte nostra una certa curiosità sul Piano di Diritto allo Studio che la nuova Amministrazione avrebbe presentato in Consiglio Comunale. In fin dei conti si trattava del primo vero e proprio documento programmatorio della nuova Amministrazione Arancione, alibi non ce n’erano più, non si poteva per l’ennesima volta rifugiarsi nella ormai decotta giustificazione di “un’eredità della precedente Amministrazione”: il Piano di Diritto allo studio è per l’anno scolastico 2009/2010, l’Amministrazione Rizzi non c’entra più, il lavoro è completamente frutto di questa nuova Amministrazione. Orbene, la nostra curiosità è stata soddisfatta a pieno, ma in maniera ben diversa da come ce l’eravamo aspettata. Infatti quella svolta o quella ventata di novità tanto sbandierate in campagna elettorale sono rimaste solo sui volantini. Il Piano presentato era simile ai nostri degli anni scorsi, anzi quasi identico, non solo nei contenuti ma anche nella forma: persino la successione dei paragrafi delle singole relazioni era la medesima, un copia incolla insomma per usare un gergo informatico.Questo fatto in un primo momento ci ha sconcertato, ma poi ha preso posto una certa soddisfazione nel constatare che il lavoro fatto per anni evidentemente non era solo pura e ordinaria amministrazione, ma era un lavoro ben fatto frutto di tanto impegno e di grande passione sempre e solo nell’interesse dei nostri bambini e dei nostri ragazzi. Anno dopo anno, l’Assessorato alla Pubblica Istruzione e Cultura, presieduto dall’Ass. Patrizia Azzola, ha costruito una serie di servizi, come il servizio mensa ed il servizio trasporto, l’assistenza socio-psicopedagogica e le proposte culturali, che hanno raggiunto livelli di efficienza superiori a quelli dei comuni limitrofi. Nell’ambito del Diritto allo Sport sono stati sviluppati e si sono consolidati una serie di interventi e di attività che ormai riscuotono il favore di tutti e sono considerati quasi come scontati. Ma lo sa solo il precedente Ass. allo Sport Marino Masseroli quale sia stato il difficile e annoso lavoro per conseguire tali risultati. Insomma, il livello di eccellenza, in termini qualitativi e quantitativi, raggiunto dai servizi e dall’offerta formativa grazie alla precedente Amministrazione Rizzi, consente alla nuova Amministrazione degli Arancioni di vivere di rendita per un lungo periodo. Chissà come mai in questo caso non si parla di una positiva eredità della precedente Amministrazione, ma con toni dimessi si mormora solo la parola continuità. Una maggioranza sempre più arrogante e meno trasparente Il caso concessione Palazzetto dello Sport di Albino per la Festa Islamica del Sacrificio di Abramo registra un nuovo fatto di estrema gravità. Le Interpellanze presentate dai tre gruppi di minoranza Lista Rizzi, PDL e Lega Nord non sono state iscritte all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 4 Dicembre, quando invece esistevano i tempi tecnici per convocare una conferenza capigruppo da parte del Presidente del Consiglio e decidere un’eventuale integrazione dell’ordine del giorno. Non solo, nella seduta del Consiglio Comunale del 4 dicembre la maggioranza propone di discutere le Interpellanze anche se non sono state inserite all’ordine del giorno e quindi senza che la cittadinanza di Albino sapesse dell’esistenza di tali Interpellanze visto che le locandine sulla convocazione del Consiglio Comunale affisse per le vie del Comune non le riportavano all’ordine del giorno. Di fronte ad una mozione d’ordine congiunta delle minoranze che chiede di discutere le interpellanze al più presto in un altro Consiglio di modo che si possano pubblicizzare, come da regolamento, attraverso i manifesti ufficiali di avviso di convocazione del Consiglio Comunale, la maggioranza tenta di forzare la mano con una contro-mozione che prevede invece una discussione delle Interpellanze in quella seduta. Ovviamente, per ragioni di numeri, passa la mozione d’ordine della maggioranza, che, violando palesemente il regolamento, impone la discussione delle Interpellanze pur non essendo all’ordine del giorno. Noi delle minoranze abbiamo allora abbandonato l’aula consigliare in segno di protesta, non solo perché la maggioranza, imponendo la discussione di punti non all’ordine del giorno, ha calpestato il regolamento ed i diritti delle minoranze, ma anche e soprattutto perché la nuova Amministrazione ha dimostrato per l’ennesima volta di non tenere in nessuna considerazione l’opinione dei propri concittadini cercando di far passare in sordina un fatto così importante e le nostre Interpellanze che ne chiedevano un chiarimento. |