Un bronzo...che vale oro! |
Sempre toccanti le sensazioni che provocano le imprese di Greta Greta Carrara, la ragazzina non vedente dalla nascita, è tornata dai campionati europei di categoria con una medaglia di bronzo al collo. Ma, l'exploit della ragazzina da un paio d'anni residente a Desenzano, non riguarda tanto gli allori vinti in terra d'Islanda, quanto ha battuto tutti i suoi primati personali nelle varie gare a cui ha preso parte. “Ho migliorato tutti i miei tempi – racconta euforica Greta – e, a volte, anche di 4 secondi. Sono arrivata quarta nei 200 misti e nei 100 stile, quinta nei 50 stile, e ho vinto il bronzo nei 100 dorso. Sono molto soddisfatta, non mi aspettavo questi risultati, e tanto meno questi miglioramenti. Posso proprio dire che tutti gli allenamenti fatti quest'estate sono serviti a qualcosa!!”Per quanto riguarda gli altri azzurri convocati, hanno dato tutti il massimo. La rappresentativa italiana ha ottenuto ben 11 medaglie, e la maggior parte ha disputato almeno una finale, classificandosi così tra i primi otto concorrenti. Sulle staffette, la nazionale azzurra deve ancora lavorare molto ma, trattandosi di una gara “nuova” per i colori azzurri, il risultato è stato più che soddisfacente: anche qui c'è stata la finale. Il gruppo della nazionale è molto affiatato, e, benché impegnati in competizioni sportive, gli atleti trovano sempre il tempo e il modo di divertirsi. Inoltre, lo staff tecnico della nazionale è molto organizzato, ed è sempre disponibile a soddisfare le esigenze dei singoli atleti. “L'islanda mi è proprio piaciuta – racconta Greta compiaciuta della sua esperienza - C'erano tre gradi di media, ma il freddo non era intenso come da noi. Per darvi un'idea dico che nuotavamo tranquillamente all'aperto. Per i primi giorni non abbiamo visto traccia di sole, ma quando è arrivato molti sono rimasti sorpresi, dicendo che il cielo sembrava quasi più luminoso che da noi. La mia stanza aveva come panorama il mare, e sullo sfondo le montagne innevate. Unico lato negativo della trasferta in Islanda, il cibo. C'era la cucina internazionale, non quella tipica, quindi, dato che era veramente tutto immangiabile, ho vissuto una settimana a riso e ananas. Solo un giorno hanno cucinato il salmone, ed era fantastico!” Dalle parole di Greta si evince che è stata proprio un'esperienza indimenticabile. Del resto, tutte quelle affrontate da Greta sono esperienze emozionanti e che devono insegnare tanto a tutti noi...normodotati! Siamo convinti che la sua gioia di vivere e di non “mollare mai”, la porterà a prepararsi con impegno e dedizione al prossimo appuntamento dei mondiali di categoria che si in Olanda ad agosto. Ovviamente, cercherà prima di essere convocata per poi strappare applausi a scena aperta. a cura di Paolo Salamoni |