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Lavorare per la normalità non solo per il disagio Stampa

Tra le novità messe in campo dalla nostra amministrazione, una è la presenza dell’assessorato dedicato alle “Politiche giovanili”. Una decisione presa per alzare l’attenzione ai nostri giovani presenti sul territorio.

La nostra realtà territoriale, suddivisa in frazioni e luoghi distanti tra di loro, non è certamente di aiuto nell’aggregazione ed incontro tra i giovani delle varie realtà territoriali di Albino. La precedente amministrazione inseriva i progetti principalmente nei “servizi sociali”. Le attività erano rivolte principalmente alle fasce scolastiche, proponendo con attenzione progetti e proposte che partono dall’età prescolare sino ai ragazzi/e di 13/14 anni. Si è lavorato in questi anni, sull’attenzione al disagio ed alle deviazioni. Un lavoro attento e proficuo tra varie agenzie educative che ha permesso di monitorare bene la situazione locale. Queste attività proseguono il loro cammino, al mio nuovo assessorato viene chiesto qualcosa di diverso in quanto nei lavori attuali si è voluto distinguere i giovani cercando di dare continuità di quanto si sta facendo, anche in altre fasce di età. I “giovani” sono in particolare quelli che vanno dai 14 anni sino ai 30 anni !!!!

Sembra quasi che saltano l’età dell’Adolescenza o la riducano tantissimo. Sono i giovani che vivono le scuole superiori, l’università, il mondo del lavoro, le emozioni dei sentimenti e la conoscenza del mondo che li circonda. Sono nell’età in cui si sviluppa la loro autonomia, la loro progettualità e attivano le scelte a 360 gradi.

In Albino, come in ogni città/paese, ci sono tanti tipi di giovani; quelli dell’oratorio, quelli del muretto, quelli del bar, della discoteca, dell’associazione A oppure B, quelli dello sport o della musica, del parco o della panchina, quelli su internet, quelli del volontariato, quelli che parlano di politica o d’impegno sociale e tanti altri. In Albino centro, come in ogni frazione, si muovono in gruppo, singolarmente oppure animati dalle agenzie educative che trovano in loco dove vivono.

Agenzie come le parrocchie, le cooperative sociali, le associazioni animate da persone di grande volontà. La diversità di un giovane presente ad Albino ed uno della frazione più lontana, da Casale a Bondo o Comenduno, si nota a partire dagli atteggiamenti che si riscontrano quando si incontrano tra di loro e, anche se sono giovani uguali, hanno aspettative diverse a seconda del punto di partenza.

I giovani NON SONO UN PROBLEMA !!

I giovani sono giovani, curiosi di sperimentare e di essere attori del loro ciclo della vita. Non dobbiamo vedere solo la necessità di intervenire sul loro disagio, ma dobbiamo valorizzare la loro NORMALITA' di essere giovani. Io non sono un tecnico delle politiche giovanili, e non penso di avere la bacchetta magica per intervenire su temi nazionali se non mondiali. Da sempre le generazioni giovani sono viste come un problema da chi ha vissuto prima. Da mio nonno a mio padre ed oggi io da genitore, dire che i nostri figli “vivono nella panna”, è una frase che si ripete di generazione in generazione.

In Albino il mio compito sarà quello di mettere in comunicazione le differenti realtà che operano sul territorio trovare un posto dove i ragazzi, i giovani progettino i loro desideri, confrontandosi tra di loro e scegliendo le attività a cui noi dobbiamo porre attenzione utilizzando le realtà impegnate sul territorio che oggi già sono attente alle fasce dei giovani e che operano con grande intensità. Per vari settori penso agli Oratori, alle società sportive, alle associazioni culturali, alle realtà sindacali per il mondo del lavoro, al coinvolgimento di associazioni di volontariato e tante altre.

Una mappatura delle realtà giovanili sul territorio

È uno dei lavori da mettere in cantiere e per questo serve che le realtà impegnate sul territorio si incontrino e mettano in comune la loro esperienza e conoscenza. A tale scopo invito a contattare l’assessorato per un incontro. E' necessario trovare gli strumenti di dialogo tra i giovani utilizzando i mezzi che loro più utilizzano oggi (rete internet con sito da loro gestito) creando un punto di incontro per raccogliere le proposte e le iniziative che si sviluppano sul territorio. Dobbiamo raccogliere le loro sollecitazioni e prevedere impegni per poter realizzare quanto Albino Giovane sente di promuovere nei prossimi anni. I giovani certamente vivono pensieri veloci e desiderano che le loro aspettative siano esaudite velocemente. Questa è la bellezza dei giovani che progettano manifestazioni - eventi da realizzare con rapidità, perché quando lavorano vogliono essere attori subito di ciò che fanno. Quanto pensato è la cosa più importante da realizzare subito.

Come assessorato il primo passo è quello di dare la pari dignità a tutti gli operatori che lavorano per i giovani, senza etichettare le iniziative ma favorire il maggiore coinvolgimento dei nostri giovani favorendo la promozione delle iniziative presenti sul territorio. Quanto oggi è in corso è un grande punto di partenza che non si realizza in brevissimo tempo, ma che una comunità come Albino può realizzare. So benissimo che è un campo di difficile soluzione, ma il mio pensiero è quello che i Giovani NON sono un problema, ma bensì una Grande risorsa.

Assessore Politiche Giovanili

Franco Petteni

 

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