Biciclette in via Mazzini e sentieri ciclabili interconnessi alle strade

Il nuovo sindaco è stato chiaro:”Ragazzi, non c’è una lira”. Bene, è il momento di avere idee sobrie e non costose. In alcuni casi non c’è bisogno di nuove invenzioni: basta copiare dai comuni vicini . Il benessere urbano, a volte , è fatto di piccole cose; in Piazza S.Giuliano basterebbe spostare la prima pianta e la prima panchina che hanno dimostrato di deformare la prospettiva e l’uso del luogo. Seguendo la sequenza delle fotografie vediamo come a Nembro i cartelli stradali, di senso unico per le auto, sono numerosi e si trovano in molte vie, accompagnati però dal segnale di percorribilità nei due sensi per le sole biciclette. Questa accessibilità, la più ampia possibile, è un buon segnale per educare ad una mobilità sana ed ecologica. Quando potremo avere questa possibilità in via Mazzini? Lì bastano due cartelli; ma solo in via Mazzini? E’ chiaro che si deve pensare ad un piano più ampio, più generalizzato con connessioni e intrecci di sentieri ciclabili che portino alla percorribilità di luoghi storicamente collegati ma che la obbligatoria cartellonistica attuale, tiene divisi. Guardiamo a quello che ha saputo fare Alzano colorando sentieri urbani interni alla viabilità esistente. Non è un problema di sola viabilità, cioè un programma per soli Vigili Urbani. C’è bisogno della collaborazione delle società ciclistiche, dei cittadini, dei giovani e dei nonni ed è possibile trovare degli sponsor. A volte basta una manutenzione attiva che tenga conto degli errori. La prossima volta vedremo cosa è possibile copiare da Clusone.

Benvi Acerbis