Articolo Lega Nord |
Intervento su Paese Mio A questo nuovo appuntamento non possiamo esimerci dall’affrontare alcuni temi di grande attualità per il nostro comune, purtroppo per ragioni di spazio lo dobbiamo fare in modo sintetico. Argomenti, peraltro, sui quali il nostro movimento ha già manifestato la sua posizione sulla stampa locale ed ha presentato due mozioni da discutere al prossimo consiglio comunale.
1° tema : In Albino e zone limitrofe si sono verificati, e pare non abbiano ancora fine, parecchi reati (furti notturni) ai danni dei cittadini residenti ed aziende presenti sul nostro territorio.
L’attuale situazione di crisi può, a volte, concorrere ad incentivare comportamenti scorretti da parte di taluni soggetti poco inclini al rispetto del prossimo, ma questi fatti che si ripetono con frequenza e sono messi a segno con un’abilità inusuale per la nostra valle, denotano la presenza di personale “specializzato” nella commissione dei reati perpetrati nottetempo nella nostra città. E’ di tutta evidenza che tale personale “immigrato” ha necessità di “basisti” sul territorio onde poter operare con precisione e sicurezza. La conoscenza di particolari situazioni di “disagio” può rappresentare un primo viatico alla individuazione di quegli elementi sensibili alla devianza, che unitamente ad altri fattori merita grande attenzione da parte dei responsabili locali della pubblica sicurezza, i quali con sapienza hanno il compito di dare risposte ai cittadini affinché siano evitate reazioni scomposte dell’ atteggiamento, per ora mite e supino, della popolazione albinese. I mezzi ci sono, ci sono sempre stati, basta saperli e volerli utilizzare (vedasi Decreto Sicurezza). La sicurezza non è materia politica di destra o di sinistra, è una componente integrante ed essenziale del convivere civile. Senza sicurezza non c’è domani! I cittadini confidano che il Sindaco e tutte le forze preposte all’ordine pubblico sappiano attuare tutti quegli strumenti di prevenzione finalizzati all’abbattimento dei fenomeni malavitosi. Si richiede alle istituzioni uno sforzo non comune per tutelare la tranquillità, la serenità e l’incolumità della popolazione, la quale non ambisce ad essere nottetempo colpita nelle proprie case, nella propria intimità, ad essere ripulita delle cose più care e preziose, il più delle volte dal grande valore affettivo, che ognuno di noi gelosamente custodisce e subire, al risveglio, un trauma psicologico, morale ed economico. 2° tema : La Corte Europea ha emesso una sentenza, a dir poco, sconcertante! Riguarda l’Italia, ma può riguardare tutta l’Europa. Il problema non è limitato al Crocefisso nelle scuole, ma riguarda la nostra cultura, le nostre tradizioni e quanto di più vicino alla nostra vita quotidiana. Il cristianesimo ha lasciato segni indelebili nel nostro passato e li lascerà anche in futuro. Basti pensare che il nostro vivere, il nostro tempo è scandito dalla data “ZERO” che coincide con la nascita di Cristo. La nostra storia è separata da uno spartiacque: prima e dopo Cristo. I segni che il cristianesimo ha lasciato sono notevoli anche nell’arte. I musei più famosi espongono opere di inestimabile valore che hanno ad oggetto temi cristiano-religiosi. Le città d’Europa, anche dell’est, non solo dell’Italia, sono disseminate di cattedrali inneggianti al cristianesimo; i nostri padri, i nostri avi, noi stessi siamo cresciuti nella tradizione cristiana; il cristianesimo è parte integrante ed essenziale della nostra vita, della nostra cultura, delle nostre tradizioni. Si potrà mai immaginare un calendario senza il Santo Natale, la Santa Pasqua, senza la celebrazione dei nostri defunti? Rinunciare ad un simbolo così importante per la nostra vita, significa tradire noi stessi, svuotarci dei sentimenti più intimi in cui i nostri padri sono cresciuti e ci hanno cresciuto. Non è possibile immaginare una società civile che non abbia rispetto per la propria cultura e per i suoi simboli che rappresentano i momenti più cari e caldi della nostra vita; sarebbe una società vuota senza il richiamo dei migliori valori morali! Auspichiamo che il consiglio comunale di Albino, nella sua unanimità, trovi il senso politico di approvare le nostre mozioni, così come abbiamo sostenuto quella dell’attuale maggioranza riguardante il “patto di stabilità” e quella successiva sul “federalismo” nella versione proposta dalla maggioranza stessa. Non vogliamo sentire il Sindaco fare affermazioni del tipo “siamo appena arrivati, fateci capire” ovvero “non ci sono i soldi, non possiamo fare nulla” perché significa abdicare al proprio ruolo, non assumersi le proprie responsabilità e rimandare ad altri la soluzione dei problemi. Non crediamo, inoltre, che per dare le risposte ai cittadini sia estremamente necessario indire assemblee per dimostrare alle lobby localistiche e frazionistiche che la nuova amministrazione comunale è veramente intenzionata a saldare i debiti contratti elettoralmente, quali l’eliminazione del vero polo scolastico per mantenere la scuola a Bondo; lanciare il messaggio a Comenduno che il “polo” si farà solo per loro; ridurre il vero ponte sul Serio ad una semplice passerella che serve soltanto a coloro che vogliono dimostrare d’aver portato la pista ciclopedonale in valle; inventare un parco del castagno in un luogo dove di castagneti non ce ne sono. Tutto ciò non può essere finalizzato all’interesse dell’intera cittadinanza, ma soltanto ad una minoranza di cittadini che a parole sono molto aperti al dialogo ed alla città, ma di fatto pensano soltanto al loro orticello. Le assemblee devono tenersi per informare la cittadinanza che non frequenta “il palazzo” e per raccogliere le loro istanze. Sappiamo che governare è difficile, farlo bene e per tutti è molto arduo, ma qui si accontenta una netta minoranza: coloro che hanno votato gli arancioni al primo turno elettorale (circa 3.700 elettori)! Mentre per le esigenze della maggioranza non di sinistra (circa 7.500 elettori) esiste il problema delle entrate e del patto di stabilità. |