Corso di formazione museale: in pista i musei albinesi |
Valutata la presenza di diverse strutture museali sul territorio di Albino, tutte dotate di capacità ricettiva di tutto rispetto e con sempre maggiore affluenza da parte di visitatori di ogni età, ecco che la Comunità Montana Valle Seriana propone un interessante e utile corso, dal titolo “Progetti Perfetti”, inserito nell’ambito del ben più vasto progetto di gestione associata dei servizi museali. “Perché non è sufficiente disporre di strutture culturali – commentano alcuni dei potenziali fruitori del corso - Ci rendiamo conto che, in tempi di utenza ancor più diversificata di quanto non fosse fino a qualche anno fa, non solo in termini di età ma anche di esigenze linguistiche e di comprensione di quanto viene proposto, si necessita del supporto di corsi di formazione a misura, destinati alle figure professionali dell’insegnante e dell’operatore museale”.
Ad Albino sono diversi i musei che potenzialmente possono iscrivere propri membri al corso vallare: Museo Etnografico Valle del Lujo, Museo Etnografico della Torre di Comenduno, l’Aula Museo degli alpini di Albino, tra l’altro di recente inaugurazione, e perché no anche il Museo del Ciclista del Colle Gallo, così vicino alla realtà albinese, sono solo alcuni dei siti culturali che verranno positivamente investiti dal progetto formativo, insieme, ad esempio, a strutture più corpose presenti in Valle Seriana, come il MAT – Museo Arte Tempo di Clusone, che il 4 novembre scorso ha ospitato l’incontro introduttivo: “Insegnanti coraggiosi: il difficile rapporto tra la scuola e il museo”, tenuto dalla responsabile dei servizi educativi della GAMeC, Giovanna Brambilla Ranise.
Il corso, curato dai Servizi Educativi della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, sarà di tipo laboratoriale; si prefigge di supportare gli insegnanti nella creazione di progetti didattici legati ai beni culturali del territorio, ed è articolato, al suo interno, in due momenti: un incontro teorico introduttivo che esplora l’importanza di una relazione stretta tra la scuola e il museo, che si strutturerà in forma seminariale, con intervento partecipato; un modulo pratico, supportato da un metodo di lavoro in gruppo e finalizzato ad un confronto costruttivo tra i partecipanti; questo secondo momento sarà volto all’ideazione e alla progettazione di un laboratorio in tutte le sue fasi, mirato alle classi in cui si opera, da poter successivamente riproporre concretamente alle scuole. Mediante un processo creativo, operatori museali e insegnanti presenti, coadiuvati dal docente del corso, compiranno in prima persona le esperienze che verranno successivamente proposte agli alunni in aula, calibrandole anche sulla base della propria esperienza professionale; il tutto è finalizzato alla assunzione di un atteggiamento consapevole nella realizzazione di figure che operino nel settore artistico, capaci di farsi tramite tra le opere e gli alunni, o più in generale tra il bene artistico e i suoi fruitori. Inoltre il corso si prefigge anche di fare apprendere un metodo per decodificare e produrre immagini, o manipolare dei materiali, o proporre riflessioni su utensili della cultura materiale. Durante gli interventi, gli insegnanti potranno condividere con le educatrici museali della GAMeC strategie, metodi, saperi. Ma ecco, nel dettaglio, la tempistica degli incontri; l’educatrice Clara Luiselli terrà i sei laboratori specifici per la scuola primaria, nelle seguenti date: venerdì 20 e 27 novembre, venerdì 4 dicembre, giovedì 10 e 17 dicembre, presso il Patronato S.Vincenzo di Clusone. Alla scuola d’infanzia sono invece rivolti gli incontri tenuti dall’educatrice Anna Zanga di giovedì 19 e 26 novembre, 3, 10 e 17 dicembre, presso la scuola d’infanzia Clara Maffei di Clusone. “Una formazione che, ci auguriamo, possa servire a costruire figure professionali più adatte a rendere comprensibile il linguaggio artistico a un numero sempre maggiore di utenti – spiegano alcuni insegnanti del corso - Si auspica che anche altre realtà della provincia di Bergamo imitino questo passo compiuto in Valle Seriana, al fine di formare nuove persone capaci, anche in collegamento ad altre strutture museali, presenti sull’esteso territorio della provincia di Bergamo. Sarebbe un’opportunità d’alto valore per molti professionisti che operano a contatto con studenti di ogni ordine e grado”. Lucilla Pezzotta |