EDITORIALE: Benessere urbano, ecologia e vivere civile |
Alcuni giorni fa è arrivato in redazione un articolo di un lettore dal titolo “ Il benessere urbano è fatto anche di piccole cose: IMPARIAMO COPIANDO DAGLI ALTRI” pubblicato a pagina ... di Paese Mio. Leggendolo, ho preso spunto per alcune riflessioni. In primo luogo ho pensato: “copiare? Sì, va bene; del resto lo ha fatto il Giappone che, per risorgere dalle ceneri della guerra, ha costruito un impero economico anche copiando, appunto, a destra e a manca. Quindi, copiare va bene ma bisogna MIGLIORARE ciò che si copia. E poi, per il bene della comunità bisogna fare una cernita di quello che si copia: NON TUTTO E' ORO QUELLO CHE LUCCICA! Nell'articolo si fa riferimento a due comuni vicini: Alzano e Nembro. Attenzione, anche qui ci sono “cose” che non piacciono alla maggioranza dei residenti (indipendentemente dall'area politica di appartenenza). Prendiamo ad esempio Nembro: al di là della biblioteca e di piazza della Libertà (di fronte al comune) che, effettivamente, poco hanno a che fare con l'ambiente circostante, se i nembresi dobbono recarsi in comune lo possono fare solo in macchina lasciandola nel parcheggio A PAGAMENTO sotto il Comune stesso, oppure parcheggiare al di là del provinciale dove c'è (passatemi il termine) quell'orrore di edificio ECOLOGICO (anche se la classe di appartenenza non è indicata sui cartelloni appesi alle balconate dello stesso); questo sì, non c'entra nulla con l'ambiente circostante. E poi, da una parte c'è il provinciale, dall'altra la fonderia, cambiando finestra si guarda la ferrovie e, per finire, dall'ultima si vedono i lumini del cimitero!!! ..Ad Albino posso liberamente parcheggiare nella piazza del mercato e raggiungere a piedi il Municipio e, come dice l'autore dell'articolo inviato in redazione, fare un po' di mobilità sana ed ecologica.
Seconda riflessione; ma per essere ECOLOGICI bisogna proprio realizzare delle piste ciclabili e costringere le persone ad andare in bici? Io non credo che spendere migliaia e migliaia di euro per delle lingue in terra battuta, utilizzate solo nei fine settimana d'estate, possa risolvere o migliorare il problema dell'ecologia. Perché vengano sfruttate e rendano così un servizio a TUTTA la popolazione vanno valorizzate. Innanzitutto, come dice l'autore, bisogna inserirle in un contesto storico e/o paesaggistico; bisognerebbe, per favorirne l'accesso, creare dei parcheggi (anche piccoli) ogni TOT di pista ciclabile; fare in modo che chi va in bici sulla ciclabile possa usufruire, agevolmente e a un prezzo accessibile, a un ristorante (il turismo enogastronomico può e deve essere una risorsa per la popolazione). Insomma, bisogna poi costruirgli un tessuto tutto intorno! Terza e ultima riflessione: cosa vuol dire essere ecologici? Come dicevo prima, non basta andare in bici per essere ecologici, anche perché, con la vita che conduciamo oggi gran parte di noi non può permettersi questo mezzo di trasporto. Secondo me, l'ecologia è un stato d'animo; è la sensibilità che ha ognuno di noi verso l'ambiente che ci circonda: uomini, cose e natura. Io non posso muovermi in bicicletta però sono 20 anni che ho l'impianto a metano sull'automobile: quando la cambio, lo smonto dalla vecchia e lo rimonto sulla nuova. Prima che entrasse in funzione l'impianto a Nembro, spendevo mezz'ora ogni 3 o 4 giorni per andare ad Azzano a fare il pieno. Ancora, mentre si è a tavola con la famiglia, si spegne la televisione; quando ci si lava i denti (o si fa la doccia) non si tiene aperto il rubinetto; al mattino esco 5 minuti prima ma porto i bambini a scuola a piedi; non accendo il camino quando vanno i termosifoni (o uno o l'altro); non butto le cartacce o i mozziconi di sigaretta per terra.........Piccole cose che però, sulla quantità, possono aiutare tantissimo l'ecologia. |