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Lettera Stampa

Quando ero piccola giocavo sotto i tavoli imbanditi in cortile che la cugina Giovanna preparava per i Pellegrini,ed il profumo della trippa che cuoceva nella cucina della trattoria mi accompagnava per tutto il giorno mischiato a quello delle frittelle e dei dolci sulle bancarelle, le Ave Maria recitate le sere della Novena, l'inno alla Madonna, i colori magnifici dei paramenti in chiesa e la statua della Vergine, la processione, la meraviglia dei banchetti in strada agli occhi di me bambina........Per tanti anni ho vestito i panni della Venturina , sperando sempre di crescere in altezza per poter portare la stampella (mai fatto ero sempre la più bassa!) il suono delle campane a festa e la marea di gente che arrivava in paese per rivolgersi in preghiera alla nostra Madonna, i fuochi d'artificio e la pioggia d'oro che scendeva dal campanile.........

Così sono cresciuta essendo nata propio ai piedi di questo santuario con tutte le tradizioni che anno dopo anno rivivo come nuove e profonde, le ho sempre amate e vorrei contribuire a mantenerle.

Queste sono le ragioni che ho detto al parroco don Livio, quando avendo saputo di alcuni problemi creatisi quest'anno, gli ho chiesto di potermi occupare della realizzazione dello spettacolo pirotecnico. Non volevo perdere una tradizione, che sicuramente è ai margini delle celebrazioni prettamente spirituali, ma che mancando toglierebbe qualcosa alla festa. In questi tempi di profonda crisi si tende, giustamente, ad eliminare il superfluo ma credo che propio in questi momenti lo sforzo per mantenere vivo il passato ci aiuti a tracciare il futuro. Cosi con Manuela (e la signora Gina che ringrazio di cuore), abbiamo fatto un piccolo "comitato fuochi" e con la benedizione del parroco ho raccolto i fondi per lo spettacolo.

Voglio ringraziare pubblicamente (con il loro consenso) chi ha contribuito economicamente ai magnifici giochi di luce e colori nel cielo, anche questo un modo per dire grazie a Maria Vergine: Parrocchia di San Pietro Apostolo di Desenzano, Erreti Car, Brunetti Costruzioni, Cotonificio Albini, Colombi Off. Meccanica, Grazioli Studio, Polimec, Tattoo studio, Zanga Case, Build Costruzioni, IG Immobiliare, Garden Piante e Fiori, RTS Comenduno, Castelletti Dott. Michele, Noris Ribaltabili, Macelleria Moroni, Pizza & Sfizi, Robi parrucchiera, Pasini frutta, The Simple Life bar, Carrozzeria Remondi Ezio, Fonderie Custall, Nova Edil snc, Farmacia Centrale, Fassi Vittorio e Alessandro, Ina Assitalia Albino, Sun-Mac srl, Fratelli Pagani Campane, AU architettura, Palazzi abbigliamento, Fulgosi Roberto cicli, ditta G&G, Credito Bergamasco, Banca Carige, Credito Valtellinese, Banca Intesa, Banca Credito Cooperativo.

E grazie anche a coloro che hanno voluto restare nell'anonimato.

Unica nota negativa, e mi spiace perché in municipio è presente un ufficio "tradizioni locali", riguarda la nuova amministrazione comunale che per motivi non ben definiti (ad oggi una risposta scritta non è pervenuta) ha negato il consueto contributo (volto non solo per i fuochi). Ringrazio ancora il nostro Parroco Don Livio per la fiducia accordatami, grazie a Tiziano della ditta Martarello spettacoli pirotecnici, alla Polizia Municipale e a tutti coloro che mi hanno aiutato.

 

Testa Emanuela

Gentile sig.ra Cerea,

mi permetto queste poche righe per chiarire pubblicamente la posizione di

questa amministrazione rispetto alle feste patronali. Noi riconosciamo

queste ricorrenze come caratterizzanti la nostra storia, le nostre

tradizioni, e anche la nostra cultura. Quindi abbiamo ritenuto giusto e

doveroso contribuire, per quanto ci è concesso dalle esigue disponibilità di

bilancio, alla loro organizzazione e alla loro riuscita. Abbiamo deciso di farlo accordando un contributo a quelle parrocchie che vorranno farcene richiesta e lasciando a loro la decisione di come utilizzarli, se per i fuochi artificiali o per altro. Inoltre abbiamo riconosciuto la festa patronale della Madonna della Gamba il patrono della città di Albino, proprio in nome della tradizione che la caratterizza.

Mi permetta però di sottolineare che la differenza tra un festeggiamento ed una tradizione sta nel fatto che il primo deve riproporsi e reinventarsi nel contesto storico ed economico di ogni sua ricorrenza. Una tradizione non è mai del tutto uguale a se stessa. La tradizione delle feste patronali si concretizza nel festeggiamento del Santo patrono come atto di devozione, con richiesta di una sua intercessione a beneficio della popolazione. In tempi di crisi come quelli che soprattutto Albino e la Valle Seriana stanno attraversando, viene da chiedersi se la scelta di non rinunciare ai fuochi d'artificio (non solo per la frazione di Desenzano), ma nemmeno di provare a ridimensionarne la magnificenza dello spettacolo, sia rispettoso delle tante persone che si trovano sempre più in difficoltà.

Andrea Chiesa, assessore alle "tradizioni Locali"

Cara Emanuela,

ti rispondo anch'io perché, conoscendoti e stimandoti, quello che ho sentito da alcuni negozianti di Desenzano mi da fastidio. Fortunatamente non riguarda di persona ma un signore (o ragazzo che sia, non so, comunque un uomo) che ha girato per la raccolta benefica di quattrini pro fuochi. Trattandosi di un offerta LIBERA a fondo perduto, la persona in questione non può rifiutare i 10 euro apostrofando o denigrando il negoziante di turno: si prendono i soldi, si esce dal negozio e solo allora puoi pensare e dirti tutto quello che pensi. L'anno che si va a chiudere (e mettici anche il 2008) non è stato economicamente florido per nessuno e i negozi di vicinato sono quelli che forse hanno sofferto di più (basta vedere in via Mazzini quanti hanno definitivamente abbassato la saracinesca). Un'ultima cosa, l'offerta in quanto tale, mi ripeto, è LIBERA e ANONIMA: se io dono 5 o 500 euro per una determinata cosa, faccio il gesto perché ci credo e non perché mi interessa che "Tizio, Caio e Sempronio" lo sappiano.

Paolo Salamoni

 

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