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Lista Rizzi - Deboli con i forti, forti con i deboli Stampa

Ci risiamo, nel giro di poche settimane è accaduto nuovamente, l’attuale Amministrazione non è stata in grado di opporsi alla volontà di importanti operatori nel settore dell’immobiliarismo.

 

Ricordate sicuramente tutti come nel Consiglio Comunale di settembre la maggioranza, con il voto favorevole della Lega Nord, deliberò l’unione delle due medie strutture commerciali del Piano Integrato di Intervento Honegger cedendo alle pressione di un importante operatore del settore e andando nella direzione opposta prevista dal Piano del Commercio del nostro Piano del Governo del Territorio. Di fatto, con quel provvedimento, si è aperta la strada ad un grande centro commerciale che sicuramente danneggerà tutti i nostri piccoli commercianti del centro storico.

 

Non solo, la realizzazione di una mega rotonda in zona del Pianto a servizio del nuovo centro commerciale comporterà l’eliminazione dell’attuale sottopasso, quando invece era auspicabile un suo miglioramento per renderlo fruibile anche ai diversamente abili. In poche parole, per esaudire le richieste di un forte sono stati calpesti i diritti, le esigenze, le necessità dei cittadini di Albino, siano essi piccoli commercianti che si fanno un mazzo per tirare avanti, siano essi semplici persone che usufruiscono del sottopasso del Pianto per evitare l’attraversamento di una strada ancora trafficata e che lo sarà ancor di più se aprirà il centro commerciale.

Ebbene, nell’ultimo Consiglio Comunale, l’attuale maggioranza ha ancora gettato la spugna di fronte alla volontà dei più forti, questa volta sostenuta non solo dalla Lega Nord, ma anche dal PDL.

La questione certamente è di minor peso rispetto al PII Honegger, ma può avere comunque risvolti altrettanto devastanti. Per farla breve, è passata sotto il naso dell’Amministrazione la totale demolizione di un edificio storico in via Roma a Desenzano. Per la precisione, l’intervento di ristrutturazione edilizia dell’edificio, ora completamente scomparso, è in mano ad un importante operatore del settore e non certamente ad un povero cittadino che vuole ristrutturare un vecchio edificio per sé o per il proprio figlio. Di fronte ad una nostra interpellanza sull’accaduto, né il Sindaco, né l’Assessore all’urbanistica sono stati in grado di riferire quale sia stato il parare preciso della Commissione Paesaggio in ordine alla demolizione completa dell’edificio compresa la sua facciata, riconoscendo comunque l’esistenza di elementi architettonici di interesse che dovevano essere tutelati. Non solo, a fronte di nostre specifiche richieste, ci è stato detto che gli oneri di urbanizzazione verranno conteggiati ancora come se fosse ristrutturazione (quindi molto di meno) e non come nuova costruzione visto che verrà realizzato un edificio ex novo. Non solo, di fronte ad una nostra puntualizzazione sull’impossibilità del recupero del sottotetto per un edificio abbattuto in centro storico, ci è stato invece ribattuto che l’edificio verrà alzato di più di un metro e potrà recuperare il sottotetto. Alla faccia !!! Ora ci chiediamo, cosa sarebbe accaduto se tale pratica edilizia fosse stata portata avanti da un semplice cittadino ?!? Rispondeteci Voi Albinesi, che siete sempre alle prese con le lungaggini e le briglie di una burocrazia asfissiante.

Ma non è finita qui, adesso ascoltate la ciliegina sulla torta per cui questa vicenda potrebbe avere degli esiti nefasti. Come se non bastasse, dopo la nostra interpellanza, ecco che l’Amministrazione ti arriva con una proposta di deliberazione con cui si chiede al Consiglio Comunale di andare in deroga al PGT (per quel genere di edificio classificato CS3 è richiesta la conservazione della sagoma della facciata) e di consentire all’operatore di ricostruire l’edificio modificandone la sagoma della facciata preesistente. Tutto ciò dettato, dicono, da esigenze di pubblica utilità, ovvero allargare il marciapiede di 20/30 cm. e magari sottraendo anche qualche metro quadro al povero operatore. Ma ci vogliono prendere in giro ?!?!? Dopo aver abbattuto un muro antico di 1 metro e mezzo e ricostruendo un edificio con uno spessore del muro perimetrale di 30/40 cm ci sembra che di metri in più calpestabili ce ne siano a iosa, e certamente è più facile e meno oneroso ricostruire un muro dritto invece che curvo come sarebbe dovuto essere se si fosse rispettata la sagoma della facciata. Ma quel che è più grave è che con questa deroga viene a costituirsi un precedente per cui chiunque potrebbe chiedere per gli edifici in centro storico classificati CS3 di non rispettare la sagoma in fase di ristrutturazione. In tal modo è messa a rischio quella che è la fisionomia di un centro storico, le line guida e le prospettive delle sue vie e dei sui vicoli, quella percezione del centro storico che da anni si è sedimentata nella mente e nella memoria dei cittadini albinesi.

Come già anticipato, tale ordine del giorno è stato votato non solo dalla maggioranza, ma anche dalla Lega e dal PDL. Solo noi ci siamo opposti ed abbiamo votato contro, ma invano, a volte ci è parso quasi di combattere contro i mulini a vento, come nell’occasione dell’unione delle due medie strutture di vendita al PII Honegger.

Cari cittadini albinesi, più di questo non possiamo fare, se non informarvi, ma anche questo diventa arduo quando la maggioranza decide di ghettizzarci in uno spazio chiamato “le minoranze” e si riserva per sé pagine e pagine del notiziario comunale. Durante il precedente mandato amministrativo, seppur in maniera sofferta, si era arrivati alla scelta condivisa di creare sul notiziario comunale uno spazio riservato ai “gruppi consiliari”, uguale per tutti e con pari dignità per tutti. Va da sé che sia giusto che Sindaco ed Assessori abbiano il proprio spazio, ma ci pare esagerato che il gruppo consigliare di maggioranza abbia due pagine intere in più e le minoranze siano schiacciate in un’unica pagina. Ma quel che è più grave è che questa nuova impostazione del notiziario sia stata decisa senza coinvolgere o almeno informare le minoranze attraverso quell’organo che è deputato a fissare le regole e gli strumenti per esercitare la corretta attività amministrativa, ovvero la Commissione Istituzioni.

Vorremmo spiegarvi tante altre cose, anche sul bilancio e sui nuovi mutui che l’attuale Amministrazione ha assunto, ma non c’è più spazio, dobbiamo rimandare il tutto al prossimo appuntamento. Un cordiale saluto a tutti.

 

 

 

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